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Una lettera a Gianni Chiodi

di Miss Marple
5 minuti

In questo periodo, si sa, può capitare di ricevere più posta del solito. Non più di tanta, però, rispetto al ciarpame quotidiano che soffoca le nostre cassette delle lettere: volantini che pubblicizzano le offerte dei supermercati; bollette luceacquagastelefono tutto compreso; una cartolina di auguri dalla vecchia zia strategicamente posizionata alla Casa di riposo e che il tempo per scrivere le cartoline ancora ce l'ha; una lettera che ci annuncia che abbiamo vinto il primo premio alla Lotteria di Malta e giacchè ci siamo dobbiamo intanto versare un paio di centinaia di euro e poco importa se una Lotteria di Malta non è mai esistita....Poi vediamo...pare proprio che non ci sia più niente, dentro alla cassetta. Anche perché per tutto il pattume elettorale c'è ancora tempo e pure quelli che vanno in giro a chiedere voti tutto l'anno, perchè così sono sempre i primi a “passare” e non gli puoi raccontare che il tuo voto l'hai già promesso a uno che è passato prima di lui, beh anche per loro è troppo presto per “sollecitare”graziosamente  il voto tuo, di tua nonna, di tuo figlio e pure del gatto se potesse votare. Dunque, ripartiamo dalla premessa iniziale che le cassette delle lettere non sono poi pienissime di corrispondenza da evadere, di quella seria stiamo parlando. E partiamo anche dal fatto che non c'è più nemmeno tanto tempo nelle persone, e forse neanche tanta voglia, per scrivere una lettera. C'è il cell... gli sms... c'è fb... le mail...Quindi se uno scrive, cioè prende la penna in mano (metaforicamente) è perchè davvero la cosa gli preme molto. Quindi, in linea di massima, un'attenzione la meriterebbe. Aggiungiamo però per onestà intellettuale che questo accomuna le cassette delle lettere di tutti noi comuni mortali. Ma che succederà mai, invece, dentro a quella del Governatore? Gianni Chiodi è persona attenta. Intelligente. Sensibile. Suo è il pensiero strategico.  E' elegante nei modi. Educato. E cosa spinge una persona attenta, sensibile, dal pensiero strategico, elegante, educata, per di più un Governatore, a non rispondere ad una lettera? Sicuramente di tempo ne ha poco, figuriamoci per una lettera. Ma ha sicuramente, nel suo staff, chi sbriga per lui queste piccolezze e quindi avrebbe dato disposizioni.  Allora non gliel'hanno “passata”. Insomma, è stata filtrata. Delle due l'una. In ogni caso, incerti casi soprattutto, è un errore. Strategico. Di comunicazione. Di opportunità. Herrare humanum est. Sì, a pensarci bene non rispondere, in questi casi, è anche un errore sotto il profilo umano. E politico, se il destinatario della missiva  è un politico.Chi scrive al governatore? La lettera l'ha scritta Enzo. Ve ne ricordate? Ve lo abbiamo raccontato, Enzo. Enzo con i suoi 26 anni e la sua sedia a rotelle diventata all'improvviso scomoda e pesante senza più i ragazzi del Servizio Civile a spingerla, senza più il sostegno dell'Anffas. Enzo lasciato solo dalla politica sulla sua sedia a rotelle e la fortuna di avere una famiglia forte e piena di amore. Ma quanti, nelle sue stesse condizioni, possono contarci su una famiglia così? Dunque, è Enzo scrive e fa sentire la sua voce, o almeno ci prova. Lo fa per gli altri. Per chi è più solo e meno fortunato di lui. Bene. Enzo scrive al governatore e poi conta i giorni. Quanto è lungo un giorno? Boh! Con i numeri si fa presto. Ci stanno dentro 24 ore. Dentro ogni ora ci stanno 60 minuti. Dentro ogni minuto ci stanno 60 secondi. Fatevi un po' i conti. In realtà la giornata sulla sedia a rotelle, se non hai chi ti spinge e parla con te e ti condivide un sorriso, ma può andar bene pure una litigata, è immensamente più lunga. Enzo non chiede un lavoro. Non chiede una casa popolare. Neppure una raccomandazione plurispendibile. Quello che sta provando a chiedere è il riconoscimento di un diritto. Un diritto negato. Prima di lui al governatore aveva già scritto la madre di un altro ragazzo disabile. Il contenuto, sempre lo stesso.. In entrambi i casi nessuna risposta. Loro, intanto aspettano. Enzo non ci pensa per niente a mollare. Perchè lo deve ai suoi compagni di questo particolarissimo viaggio che è la vita, soprattutto quello di un disabile. Da L'aquila non arrivano risposte. Il silenzio ha il rumore di una valanga che scende. E se ognuno di noi scrivesse una lettera la Governatore, per la causa di Enzo e di tutti gli altri Enzi ed Enze che stanno annaspando, il Governatore se la sentirebbe ancora non risponderci? Perchè una risposta è una risposta. Può anche non essere una soluzione ma è un segno di attenzione. Almeno quello.

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