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Teramo balla sulle punte

di I due Punti
2 minuti

Quando mi hanno proposto una rubrica sulla danza classica ho sorriso. Ma chi la leggerà? Un sorriso da idiota che è durato il tempo di ricordarmi de I Due Punti. Le visioni diverse fanno cultura. Benvenuta Fabiana.

"Una produzione sontuosa apre la seconda Stagione Internazionale di Danza presso il Teatro Comunale di Teramo, organizzata dalla Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” di Teramo, a cura di Silvio Paolini Merlo.
Parliamo di un grande classico come il “Lago dei cigni” , in scena il 5 Dicembre 2011, interpretato da una giovane compagnia di fama internazionale, il Moscow Ballet “La Classique”.
Il Lago dei Cigni, balletto in due atti e quattro scene adattato per il Balletto di Mosca, è danzato avendo come sfondo le scenografie realizzate da Evgeny Gurenko.
Il capolavoro di riferimento, dal quale ebbero vita le innumerevoli versioni, nacque nel 1895, dalla cooperazione del coreografo francese Marius Petipa che firmò il I° e il III° atto e il russo Lev Ivanov che curò gli eterei “atti bianchi”, II° e IV° atto.
In realtà la prima rappresentazione del balletto fu nel 1877 a Mosca, ma la coreografia di Julius Reisinger, così come le musiche, non furono all’altezza di una così delicata trama.
A seguire sarà la volta dello Slovak National Theatre di Bratislava, in scena il 24 Gennaio 2012, con un grande classico del tardo romanticismo, “La Bayadère”.
La trama, particolarmente intricata, tratta temi decisamente cari alle platee ottocentesche: esotismo, promesse amorose tradite, sentimentalismo, romanticismo, gusto per il soprannaturale.
L’affascinante mix di queste componenti ne decretarono il trionfo al Teatro Imperiale di San Pietroburgo, nel lontano 1877.
La produzione della compagnia dello Slovak National Ballet è stata creata sulla base della versione originale di Marius Petipa, rispettando le possibilità dell’organico e la percezione del pubblico locale.
A conclusione della Stagione di Danza, il 28 febbraio 2012, vedremo una nuova e attuale versione di  “La Carmen” di Luciano Cannito, con Rossella Brescia e Josè Perez.
La trama si discosta completamente dal libretto originale  di Meilhac e Halévy, scritto per l’Opera lirica di Georges Bizet e le musiche sono state riadattate dal compositore Marco Schiavoni.
Una ventata di aria fresca per tutti coloro che amano ancora sognare nella magica atmosfera di un teatro.
Il successo dello scorso anno della Stagione Internazione di Danza e l’apertura del nuovo Liceo Coreutico lasciano sicuramente presagire una rivalutazione della tradizione coreutica sulla scena teatrale Teramana"
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Fabiana Fratoni
 

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Commenti

Caro Falconi sei gentile ad ammettere la tua ignoranza. La danza è l'altra metà dell'uomo. Tradizione e cultura. "La danza è una carriera misteriosa, che rappresenta un mondo imprevedibile ed imprendibile. Le qualità necessarie sono tante. Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione, la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza.Il mio non fu proprio un bell’esordio. Fui quasi scartata. A distanza di anni di lavoro, di danza appunto, sono sicura che ci debba essere qualcosa di innato che conduca a fare la ballerina.Ballare il repertorio, certo, è stato importante ma, forse ancora di piu, è stata significativa la mia capacità di rinnovarmi, di trovare nuovi personaggi da interpretare e proporre. Importante il decentramento che mi ha portato a danzare in paesi piccoli ed in teatri piccolissimi". Carla Fracci
Approfitto di questa occasione per ringraziare Silvio Paolini di questa iniziativa, ma soprattutto per fargli sapere di quanto affetto c'è nel mio cuore per quella grande "Maestra di Vita" oltre che di danza che è stata sua madre. Sono stata sua alunna per molti anni iniziando da piccolissima, purtroppo quando è stato il momento di decidere di proseguire e andare fuori a studiare i miei non me l'hanno permesso per vari motivi. Quando si studiava danza con lei non era come fare uno sport di oggi dove c'è competizione anche tra genitori, ma era lavorare, lavorare, sudare, sudare. Faceva tutto il contrario di quello che accade ora...severissima, rigorosa, onesta, non c'erano figli di papà che passavano in" prima fila" te la dovevi sudare; non gli interessava il lato economico anzi faceva di tutto per dissuadere dal proseguire quando non vedeva impegno; solo i più forti e caparbi resistevano. Un grazie e un bacio alla mia Grande Meastra che adesso sicuramente farà ballare anche gli Angeli!!!!
Caro Falconi solo lei riesce a riempire quegli spazi culturali che i giornali e gli altri siti non sanno comprendere. Della danza abbiamo letto solo comunicati di poca valenza che venivano copiaincollati dappertutto. Speriamo di leggere della danza come estro, come passione, e, come piace a lei, anche come poesia. Grazie!!!
Cara Fabiana, è un gran bene che tu scriva di danza. In tempo di TV commerciali è quasi vitale dare voce ad eventi che ci fanno riappacificare col senso del bello, con l'armonia evocata dalla danza. Continua a parlarne, grazie