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Teramo balla con i Cigni

di I due Punti
3 minuti

Grande affluenza di pubblico al Teatro Comunale di Teramo, questo 5 Dicembre, per la rappresentazione di un grande classico della tradizione russa, Il Lago dei Cigni.
Lo spettacolo proposto dal Balletto di Mosca “La Classique”, ha intrattenuto platea e gallerie, gremite non solo di esperti del settore ma anche di appassionati, che hanno assistito ad una mise en scène curata al meglio.
È sorprendente come il forte dualismo  del personaggio di Odette/Odile, che si rivela creatura delicata ed eterea la prima, sfrontata ed aggressiva la seconda, possa ancora riscuotere un così straordinario successo.
Il doppio personaggio racchiude in sé la conflittualità presente in ognuno di noi e più in generale tra il “bene e male”, una tematica tanto cara al pubblico ottocentesco.
Suggestive le scenografie di Evgeny Gurenko per l’ambientazione a corte, ma ancor di più quelle utilizzate per gli “atti bianchi”.
L’incatevole gioco di luci e di ombre creato sulle rive del lago, ha permesso la realizzazione di una splendida atmosfera onirica, come quella del quarto quadro del II atto, nel quale l’ombra dei Cignetti è proiettata contro la scenografia in proscenio, grazie ad un’illuminazione color ghiaccio in controluce.
Maestosi i costumi disegnati da Natalia Pavana e rigorosamente confezionati a mano come vuole la tradizione della compagnia moscovita; appassionanti le celebri note di Ciaikovskij che evocano l’atmosfera voluta da Petipa e che ancora oggi incantano ogni generazione.
La struttura del balletto di Alexander Vorotnikov, differentemente dal Lago dei Cigni  di Marius Petipa e Lev Ivanov, si divide in due atti e quattro quadri.
L’atmosfera surreale e fantastica del lago, in cui spiccano le costruzioni geometriche del corpo di ballo, si contrappone al virtuosismo tecnico delle danze di carattere e ai divertissement  ambientati a corte, eseguiti dai danzatori con grande maestria.
Si nota l’assenza dei primi ballerini, l’ètoile Nadejda Ivanova e Andrei Shalin; sicuramente buona  l’interpretazione di Odette/Odile della giovanissima Diana Kosyreva, qualche dubbio sulla resa tecnica del Principe Siegfried di Dmitri Smirnov; molto apprezzate invece dal pubblico le notevoli qualità tecniche e artistiche del Buffone di Roman Shuparsky.
L’organico della compagnia comprende circa cinquanta danzatori provenienti dalle migliori Accademie dell’Europa dell’Est e della Russia. Un così vasto numero di artisti può aver influito sulla performance della compagnia, che ha dovuto riadattare la coreografia per il palcoscenico del Teatro Comunale di Teramo forse poco spazioso.
La Stagione Internazionale di Danza promossa dalla Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli”, e avviata nella nostra città nello scorso anno, ha avuto un ottimo riscontro di pubblico.
Ci si augura quindi che Teramo continui ad accogliere iniziative di questo tipo per far rivivere quella grande tradizione teatrale che sta pian piano morendo in Italia.

Fabiana Fratoni

 

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