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Il LIbro: Se mi chiami mollo tutto...Però Chiamami

4 minuti

Dedicato a tutti quelli che hanno ancora voglia di essere diversi e di combattere contro quelli che ci vogliono uguali”.

Ci sono libri che pretendono che tu li legga. Ti osservano, tra gli altri, ma tu senti già che ti appartengono. Emanano un richiamo empatico e li senti tuoi al primo sguardo.
Se mi chiami mollo tutto…però chiamami”, romanzo di Albert Espinosa, edito da Salani  (appena uscito in Italia), ha il gusto delle favole e ha una bella copertina: un individuo è in un bosco, non ne intuiamo l’età, non sappiamo se si sia perso e se stia passeggiando, sappiamo però che siamo sul far della sera e lo comprendiamo dalle ombre degli alberi.
Quella sera non corrisponde necessariamente al finis vitae, ma senz’altro a un momento di cambiamento.
All’inizio del romanzo la vita di Dani è a un bivio: sta perdendo la donna amata e sta perdendo se stesso: “Io e lei…Merda, fa così male parlarne”. All’improvviso una telefonata lo distoglie dal torpore: è il padre di un bambino che è stato rapito. È  il suo lavoro: lui si occupa dei bambini scomparsi. Questo caso lo porterà di nuovo a Capri, la magica isola, dove da piccolo si era rifugiato durante una fuga da casa, dopo la morte dei propri genitori “a Capri si erano concluse la mia infanzia e la mia adolescenza”.
Allora gli torneranno alla mente i “due diamanti” della sua vita, Martìn e George, coloro che gli riveleranno in momenti diversi dell’infanzia il senso della vita.
Guarda da quella finestra. Le vedi tutte quelle persone che camminano meccanicamente in una direzione? Lo vedi che vanno tutti da qualche parte, con uno scopo preciso? Ma né tu né io faremmo a cambio con loro in questo momento. Perché ci piace la nostra vita, la nostra faccia, il nostro cammino…Non riusciamo a capire dove vadano, cos’abbiano bisogno di fare…Di notte, però, tutto cambia. A notte fonda, guarda le finestre dei palazzi più alti e vedrai che ci sono pochissime luci accese. Sono quasi tutti a letto, quelli svegli sono in pochi…Ma sono questi, quelli che cercano e che trovano…Piccolo Dani, fa’ in modo che nella tua vita le notti superino i giorni” dice Martìn al ragazzo in un ospedale poco prima di morire.
Su un traghetto per Capri  poi George suggerisce a Dani, percependo in lui una forza sotterranea:  “Siamo energia. Quelle che vedo attorno a me sono tutte energie: che ti sommergono quando le vedi, le ascolti, le desideri. (…) Energie che ti permettono di trovare il tuo cammino. Affina il tuo corpo e le energie che possiedi, e sarai sulla buona strada per ottenere quelle di cui ancora hai bisogno”.
Ma Dani soffre perché i suoi genitori e il fratello sono nani, per lui la madre sogna un destino diverso: “Sei la cosa più bella della mia vita, mio piccolo gigante”. “Io volevo diventare alto e forte…Crescere. Lo volevo con tutta l’anima”. E la vita lo accontenta. Diventerà alto, ma dentro gli resterà l’angoscia di essere nano. Questa paura lo porterà ad allontanarsi dalla donna amata per il desiderio di un figlio.
Ma il ritorno a Capri e il ritrovamento del piccolo Izan gli permetteranno di amare finalmente senza paura, lasciandosi alle spalle il passato e aprendosi al desiderio di paternità. Lì  invierà un messaggio per ricomporre la crisi. Arriverà immediata la risposta nel bisogno assoluto di condivisione.
L’amore non ha pause.

Maria Cristina Marroni
 

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Commenti

Oggi ho acquistato il libro e non vedo l'ora di leggerlo
Questo libro mi incuriosisce, anche se solitamente non sono una buona lettrice.
comprato ieri sera e già finito! Capitoli brevi , tutti intrecciati fra di loro ma non fanno perdere il filo della storia anzi incuriosiscono sempre più. Mi informerò su altri libri dell'autore. Buona giornata a tutti.