Il PD abruzzese, storicamente a corto di idee, passa ai fatti. E lo fa in una Piazza Martiri uggiosa, mentre una trentina di spettatori infreddoliti attendono la calata di big Luciano D’Alfonso e della Manola cittadina in versione ombrellista muta. Ad un certo punto succede l’incredibile: un nostro attivista, macchiatosi della grave, gravissima colpa di immortalare il verde rimorchio alfonsiano con il suo telefonino, viene investito dalla furia cieca di un soggetto dell’entourage del candidato regionale che gli strappa letteralmente di mano il telefonino facendo a pezzi lo schermo.
L’elegante energumeno, evidentemente epigono del questore della Camera Dambruoso, si rifiuta addirittura in un primo momento di restituire il cellulare e cede solo davanti ad una pattuglia della Polizia Municipale.
Per sua sfortuna il telefonino immortala l’intera scena che ora rimane ad imperitura ed inconfutabile dimostrazione dell’elevato livello di civiltà e di tolleranza degli uomini del pidì abruzzese. Questa gravissima ed emblematica testimonianza la consegniamo direttamente alla premiata ditta D’Alfonso – Di Pasquale, che non ha sentito neanche il bisogno di proferire mezza parola di scuse, ma soprattutto ai cittadini abruzzesi perché valutino attentamente gli atteggiamenti di un potere che ha devastato il loro presente e lo cancellino definitivamente dal loro futuro.
Movimento Cinque Stelle Teramo
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Hanno fatto bene. Questi grillini sono dei provocatori parecchio scostumati. Ma la cosa più grave che non hanno sostanza politica, sono delle nullità.