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L'IZS è Teramo nel Mondo...va protetto

4 minuti

La UILFPL esprime viva preoccupazione per la situazione venutasi a creare all’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, un’eccellenza del territorio che va tutelata e difesa da qualsiasi possibile forma di depauperamento e indebolimento. In quest’ottica la UILFPL ha tenuto nella giornata di ieri un’assemblea del personale dirigente dell’IZS aperta ad iscritti e non, nell’intento di conoscere in maniera più approfondita le criticità attuali e condividere una strategia comune.
Dall’incontro è emerso che le preoccupazioni sono giustificate e condivise dal personale, che ha preso atto di uno  stato di conflittualità tra il Cda e la Direzione Generale dell’Ente, che ha raggiunto il suo apice  con la valutazione negativa di  quest’ultimo da parte del CDA.

Valutazione basata, a detta dei presenti, su considerazioni tecniche assolutamente non condivisibili. Dalla approfondita discussione è infatti emerso un pieno appoggio alle contro deduzioni formulate dalla direzione Generale e dai Dirigenti interessati.
I presenti hanno esaminato esaustivamente le possibili soluzioni al momento di difficoltà che si è venuto a creare per l’Istituto. Hanno convenuto sulla necessità di evitare qualsivoglia forma di Commissariamento dell’Ente, sostenendo con forza la necessità di assicurare un periodo di  continuità alla attuale gestione, che deve garantire tutti i passaggi dovuti ,al fine di giungere in tempi contenuti ad un recepimento della legge di riordino del comparto sanitario.  

Da qui la richiesta alla Politica delle due regioni che hanno  competenza sull’Istituto, di mettere immediatamente in cantiere le attività propedeutiche al recepimento del DECRETO LEGISLATIVO 28 giugno 2012, n. 106, che consentirebbe un riordino della Governance dell’Ente.  
Nel condividere le preoccupazioni e le considerazioni dei convenuti,  la  scrivente organizzazione ne sostiene le richieste e fa propria la necessità di anticipare nei limiti del possibile, le tempistiche previste dal Patto per la Salute,  recentemente siglato dallo Stato e dalle Regioni, che prevede la scadenza ultima del gennaio 2015 per la attuazione del riordino degli Istituti Zooprofilattici, da parte delle Regioni che non hanno già provveduto.

Auspicando una dovuta attenzione particolare degli organismi regionali alle problematiche esposte, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede  un incontro urgente, congiuntamente alle altre OO.SS.,  con i Governatori delle Regioni  Abruzzo e Molise, per discutere in maniera fattiva le  problematiche esposte.
In conclusione la UIL FLP  lancia un appello al Cda ed alla Direzione, affinché vengano esplorate tutte le possibili soluzioni al conclamato stato di contrapposizione interna, che sicuramente non apporta alcun beneficio all’Istituto, che sempre con maggiore difficoltà si trova a competere sullo scenario nazionale ed internazionale.

E’ il caso di sottolineare che il finanziamento pubblico copre meno del 65% delle esigenze dell’Ente, e che la restante parte del budget viene reperito sul libero mercato, grazie al lavoro ed all’impegno del patrimonio umano dell’IZS.  E’ di vitale importanza anteporre le esigenze dell’Ente ad altri interessi a volte personali, non sempre molto qualificanti. Emblematica, a nostro avviso, è la questione del compenso autodeterminato dal Cda, calcolato in percentuale rispetto agli emolumenti previsti per il Direttore Generale, (dal 30 al 40% a seconda della carica ricoperta all’interno del CDA dal singolo membro, per un compenso individuale oscillante dai 36.000 ai 48.000 euro annui). 

Compensi non  condivisi dal Direttore Generale prima e dal Ministero della Salute poi che ha infatti invitato il Cda ad adeguarsi alla media nazionale. Il Cda , pur recependo alcune prescrizioni ministeriali allo Statuto, ha di fatto  lasciata inalterata  la parte relativa ai compensi.

La conclusione è che  lo Statuto, che avrebbe dovuto rappresentare il primo atto in ordine di importanza da parte del Cda rimane, dopo quasi due anni, ancora da approvare.
Inoltre, nel corso dell’assemblea, sono emerse ulteriori criticità che saranno trattate con il personale dirigente nel corso dei prossimi incontri.

       Alfiero Di Giammartino

Segretario provinciale UILFPL

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Commenti

Titolo giusto. L'IZS è la ricerca . Ci manca Caporale che non tornerà ma ora c'è bisogno di una guida attenta e preparata.
caro coraggio se andassero via certi 11 livelli "ecco una guida attenta e preparata".........................................
L'Istituto non è soltanto Caporale, né soltanto Lelli. Finiamola una buona volta di tirare in ballo questi due individui ogni volta che si parla dell'Istituto, quasi che nulla si potrà fare di buono senza di loro.
@ "Primoli": Indubbiamente ci sono anche altre persone capaci all'interno dell'istituto, ma l'amministrazione di Caporale, se pur con modi di fare discutibili, è sempre stata dalla parte dell'istituto perchè visto come creatura del padre. Nessuno amerà e proteggerà mai più l'istututo come ha saputo fare Vincenzo Caporale. Nessuno. Ed il decadimento generale, su tutti i fronti ne è la conferma.
O primoli , ma che ne sai tu dello Zooprofilattico? L'Istituto è stato sempre "Caporale" e dinanzi a tale nome tanta gente dovrebbe togliersi il cappello. Chi procurava i finanziamenti? Chi sponsorizzava l'Istituto per il mondo? Quanti dirigenti si trovano all'interno dello Zooprofilattico? Quanti di essi ha sostenuto un concorso pubblico? Quante pubblicazioni scientifiche ( fiore all'occhiello dei Caporale) portano il nome di ricercatori dell'Istituto? Quale riuolo ricopri tu e cosa hai mai fatto per farlo crescere?

O anonima, innanzitutto inizia a firmarti con nome e cognome. Io quando parlo, e sull'Istituto lo posso fare, parlo senza timore e mettendoci la faccia. Chi è stato il motore di tutte le attività dell'Istituto? Certamente chi lo guidava, certamente chi ne dirigeva le attività, senz'altro... ma il cuore dei successi dell'Istituto è dato da chi OGNI GIORNO fra quelle mura, in quelle stanze, in quei laboratori lavora. E lo fa senza palcoscenici, senza polemiche e senza la protervia che certi satrapi hanno preteso di poter avere. Io, come tanta altra brava gente lì dentro, lavoro per l'Istituto. E ne sono fiero. E non permetto a nessuno, in carica o ex che sia, di mortificare l'onestà e la dignità del lavoro mio, dei miei colleghi e dell'ente al quale appartengo.

caro anonimo e cara anonima morto un papa se ne fa' un altro.....di dirigenti vincitori di concorsi ce ne sono pochi soprattutto di 11 livelli adesso ci sta un dir.generale un dir.sanitario e un cda come in altri izs d'italia che il caporale ha una testa che fa paura nessuno lo mette in dubbio ma la sua gestione(du palle) figli e figliastri litigate con tutti ,persone che passavano dal 4livello al 7 perche' non si sa!!!!!! ma smettetela sempre e solo caporale l'izs se si trova cosi in italia e all'estero e' anche merito dei dipendenti non per i tanti dirigenti di san.gabriele o dei corsi concorsisti alla prossima puntata
Sig. Primoli, risponda alle domande che Le sono state fatte dall'anonima così possiamo intendere meglio cosa succede allo Zooprofilattico. Il motore dell'Istituto Lei lo conosceva? Al momento chi si atteggia a motore o a motorino,magari a ciclette da camera? Che si combina " OGNI GIORNO TRA QUELLE MURA" lo dica Lei così ci dà l'oppurtunità di capire.
In genere amo dialogare con chi è in grado di farlo, senza nascondersi dietro al comodo paravento dell'anonimato (che poi, in fondo, tanto anonimato neppure è). Ma si sa, qualificarsi talvolta può risultare scomodo, soprattutto in circostanze come quelle attuali. Fatto questo, magari poi possiamo anche parlare di «motori», «motorini» o «cyclettes da camera». Perché da dire ce ne sarebbe tanto. Ma veramente tanto. E già che ci siamo, cara lizard, il francese impariamolo. Sarebbe ora, no?
colui che fa le serenate a bRUCCHI si è svegliato col culo scoperto.
L' IZSAM è oggi un'eccellenza a livello mondiale perchè chi l'ha gestito negli ultimi 20 anni (il Prof. Caporale) oltre ad essere un brillante scienziato è stato,nel bene e nel male, soprattutto un manager capace di innovare e di investire con largo anticipo, rispetto ad altri IZS, in nuovi servizi e campi di ricerca che a distanza di anni si sono dimostrati vincenti (Pet terapy, anagrafe, CIFIV , CESME, etc...). Personalmente credo che tra tutti i dirigenti in pianta stabile presso il Caporale, il Dr. Arnolfo abbia scelto come direttore sanitario il migliore sulla piazza, vedremo se il Dr. Savini avrà la "possibilità" e il modo di dimostrare di essere oltre ad un grande ricercatore di fama internazionale, anche un grande manager.
Ahi ,ahi,ahi Signot Primoli, eppure era semplice verificare che il francese non si "azzacca" un tubo. La lingua italiana si evolve, cicliette e cyclette per me , ma non solo per me, pari son... Lei continua a non rispondere alle domande che le sono state rivolte, lo faccia. A proposito ma Lei pedale sulla ciclette da camera?
O Primoli, nessuno mette in discussione le capicità, l'impegno ed i sascrifici di chi "OGNI GIORNO fra quelle mura, in quelle stanze, in quei laboratori lavora", come da te citato. Qui si sta parlando, di chi, proprio quelle persone deve elevarle a livello internazionale, si sta parlando proprio di chi il lavoro di quelle persone deve mostrarlo e saperlo rivendere al mondo scientifico. Detto questo non potrai negare che proprio Caporale è stato capace di far ciò, a differenza dell'attuale direttore. Parliamo di manager capaci, che OLTRE alla preparazione scientifica, DEVONO avere l'occhio lungo, DEVONO arrivare prima degli altri e se serve devono essere anche stronzi, perchè devo sgomitarsi tra i loro pari degli altri enti. Tutto questo era Caporale, che trattava l'Istituto come fosse cosa sua, opinabile, ma sicuramente come un padre di famiglia, che vuole bene alle sue creature ed alla sua creatura. SVEGLIA!!!! SVEGLIA!!!! SVEGLIA!!!! SVEGLIA!!!! Tu parli da politico... Ancora non hai capito che la politica DEVE stare fuori dall'IZS, altrimenti ne decreterà la fine!!! Arriverà arriverà... Buon fine settimana.
carissimi,lo zooprofilattico e' un ente publico....prima era gestito da PRIVATI,adesso?
no ferma "COME UN PADRE DI FAMIGLIA" MA CHE CAZZO DITE AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
.Da "LA NUOVA SARDEGNA" SASSARI. Scoppia la bufera sui vaccini per combattere la Lingua blu. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta. E c’è anche una ipotesi su cui i magistrati lavorano. Per la Procura i vaccini per debellare la Lingua blu servivano in realtà per agevolare la sua diffusione. Due dirigenti pubblici sono accusati di aver messo su una catena criminosa che, negli anni, anziché prevenire la malattia negli allevamenti avrebbe contribuito a fare strage di pecore e capre. Con ingenti danni per l'erario, in particolare per la Sardegna, prima regione in Italia per allevamenti di ovini e caprini. Già da anni tra i pastori serpeggiava il sospetto che i vaccini contribuissero a favorire la moria del bestiame. Ora a sostenere la stessa tesi è la Procura di Roma. Secondo il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, infatti, Romano Marabelli, direttore generale del Dipartimento alimenti e sanità veterinaria del ministero della Salute, e Vincenzo Caporale, direttore dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise, avrebbero «cagionato la diffusione della blue tongue, per siero conversione da virus vaccinale, provocando ingenti danni al patrimonio zootecnico nazionale». Marabelli e Caporale, che sono tra i 41 indagati nell'inchiesta sull'influenza aviaria - dipendenti del ministero della Salute, dirigenti degli Istituti zooprofilattici sperimentali di Padova e Teramo e manager di aziende farmaceutiche - a cui è stato appena notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, avrebbero disposto per la campagna contro la Lingua blu del 2003-04 l'utilizzo di un vaccino prodotto in Sudafrica senza una sperimentazione adeguata che ne valutasse gli effetti sugli animali. Un farmaco, vecchio del 1947, che non avrebbe mai superato collaudi e controlli di sicurezza in Europa, fatta eccezione per quelli dell'Istituto zooprofilattico di Teramo, centro di riferimento per le malattie esotiche, a cui nel 2002 l'allora ministro della Salute, Girolamo Sirchia, aveva affidato le indagini. Lo stesso istituto che poi avrebbe vinto la gara per l'importazione dei vaccini. La Procura di Roma accusa inoltre Marabelli, insieme ad altri quattro dirigenti del ministero e tre manager di aziende farmaceutiche, di corruzione, rivelazione del segreto di ufficio e falsità ideologica, per aver imposto «attraverso una gestione dispotica e monopolistica dell'emergenza Blue tongue la vaccinazione contro il virus della febbre catarrale su tutto il territorio nazionale» e per aver disposto, in assenza di una reale emergenza sanitaria, «l'acquisto in esubero da parte del ministero della Salute di 3.578.800 dosi di vaccino non utilizzate per le campagne 2006-07, 2007-08, 2008-09». Una spesa che avrebbe causato un ingente danno all'erario, che solo per la Sardegna è stato quantificato in due milioni e mezzo di euro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 14 luglio 2014