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Stefano Gavioli e quel forte odore di Casta

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Le nostre voci sul tentativo di fuga dell'ex AD della Teramo Ambiente Stefano Gavioli hanno trovato riscontro in diversi articoli sulla rete. Scrive Alberto Zorzi sul Corriere del Veneto :" Le fiamme gialle della Guardia di Finanza non hanno risparmiato nulla: la villa a Cortina, una barca a vela, varie automobili e soprattutto le quote societarie, tra cui la proprietà dell’area Sirma, che vale più di 30 milioni di euro. Nei giorni in cui è tornato nella bufera per il progetto di Ste — lo stoccaggio di rifiuti tossici a Marghera, riproposto alla commissione Via regionale—un’altra tegola si abbatte sull’imprenditore mestrino Stefano Gavioli. Ieri mattina la Finanza ha eseguito una maxi-ordinanza di sequestro firmata dal gip di Catanzaro Abigail Mellace, bloccando 90 milioni di euro di beni, quasi integralmente di Gavioli. Un sequestro necessario perché — come riferito dal procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo — «Gavioli stava per alienare tutti i suoi beni per portare il denaro all’estero». Paolo Albi, capogruppo di FLI in consiglio comunale, si dimostra preoccupato e fatalista sulla questione della Teramo Ambiente. Ci racconta dei mesi di battaglia, del sindaco Brucchi immerso in un'infanzia letteraria lontana e di molti altri dubbi.

"ll Sindaco, come Alice nel Paese delle meraviglie-esordisce il consigliere Albi- oggi perviene alle nostre conclusioni, dopo essere stato, per mesi e mesi, difensore ad oltranza del socio privato della TE.AM. e solerte minimizzatore, in buona compagnia del sen. Tancredi, (sotto il vile, strumentale  e ricattatorio usbergo della pretesa difesa dei lavoratori della TE.AM.)dei gravi problemi all'interno della Società, per altro evidenti a qualsiasi osservatore dotato di un minimo di acutezza.La verità storica è che né i componenti di nomina pubblica del CDA della TE.AM., né l'amministrazione attiva del Comune di Teramo, per lunghi anni, a partire dal Sindaco Chiodi, hanno esercitato un minimo di doveroso controllo sulla Società e sulle condotte del suo socio privato. Ciò comporta , da parte nostra e dell'opinione pubblica, un doveroso giudizio politico di condanna di questi amministratori in quanto almeno superficiali.Adesso FUTURO E LIBERTA' chiede al Sindaco l'istituzione di una commissione consiliare di inchiesta sulla TE.AM. per verificare se anche all'interno di questa Società si siano verificati, come in altre parti d'Italia,  comportamenti anomali del socio privato che abbiano portato ad evasioni od elusioni fiscali o al gonfiamento di costi di gestione finiti nelle cartelle della TIA pagate dai cittadini. Altri poteri dovranno accertare se il comportamento  omissivo dei dovuti e naturali controlli, e  una serie di comportamenti agevolativi, siano dovuti a semplice faciloneria e superficialità amministrative  o se abbiano trovato un vincolo sinallagmatico di utilità varie e se questi comportamenti agevolativi e/o omissivi abbiano facilitato o permesso la commissione di reati. Su questo io ho detto tutto quel che c'era da dire nel mio intervento in Consiglio Comunale del giorno 4 agosto 2011.
 Se qualcuno ha sbagliato, è ora che paghi o dal punto di vista della sanzione politica ed elettorale o dal punto di vista di altre sanzioni previste dall'ordinamento giuridico italiano. Se qualcuno ha procurato, con un  comportamento negligente, danni alla Comunità, è doveroso che sia chiamato a risarcirla. A questo proposito e su queste vicende, FUTURO E LIBERTA' respinge decisamente quello che è stato l'invito del senatore Tancredi sulla stampa e dell' Assessore Di Dalmazio nell'ultimo Consiglio Comunale ad una solidarietà  forte tra politici e partiti, solidarietà che, nelle condizioni presenti,  dà tanto olezzo di casta. Se ci sono verità scomode, queste devono venire tutte fuori! Al di là di questo, il giudizio politico di FUTURO E LIBERTA' non può che essere di netta condanna di una  condotta che ha irresponsabilmente messo il Comune di Teramo, la TE.AM e i lavoratori della Società in uno stato di grave incertezza e problematicità. Sul prosieguo dell'attività della TE.AM., FUTURO E LIBERTA' torna a chiedere l'effettuazione di una gara europea per l'individuazione di un nuovo Socio privato, che dia un servizio migliore a costi inferiori per i cittadini, come siamo convinti che sia possibile fare. FUTURO E LIBERTA' è pronto ad assicurare ogni collaborazione ed ogni sostegno politico ad un'azione dell'Amministrazione che sia finalmente seria ed autorevole e che non prescinda dall'individuazione di eventuali responsabilità di quanto accaduto. Muovendo da questi presupposti, FUTURO E LIBERTA' trova naturalmente ridicolo - oltreché gravemente irrispettoso per i cittadini - il balletto che già si è aperto sulle nomine del Consiglio di Amministrazione della  Società TE.AM., balletto inverecondo al quale non intendiamo in nessun modo partecipare, e indica invece la linea maestra della nomina da parte del Comune di tre dirigenti comunali nel CDA, tagliando i costi della politica, facendo risparmiare ai cittadini costose indennità, assicurando finalmente, nei fatti e non a parole,  l'alto controllo strategico dell' Ente Comune sulla Società partecipata, e tagliando fuori, come è giusto che sia, la politica dalla conduzione delle Aziende pubbliche che devono essere gestite secondo irrinunciabili criteri di trasparenza, efficacia ed economicità."







 

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Commenti

Ben detto Paolo, peccato solo che ai tempi di Chiodi tu stavi con lui.