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Cari Di Pietro, Mascitelli, Costantini...rispondete a Mercante. Non fate i timidi...

9 minuti

Al presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro,
al segretario regionale IdV Alfonso Mascitelli
al capogruppo regionale IdV Carlo Costantini
e p.c. a tutto il direttivo regionale, provinciale e cittadino                                

Con la presente io sottoscritto Riccardo Mercante rassegno le mie dimissioni irrevocabili da membro del coordinamento provinciale di Teramo, dal coordinamento cittadino di Giulianova e comunico la mia intenzione di revocare l’iscrizione al partito dell’Italia dei Valori.                                                           
Continuerò a svolgere il mio mandato di consigliere provinciale da indipendente.
Sono stato eletto per la prima volta in un questa assemblea civica,  nel 2009 aderendo all’Italia dei Valori che per me rappresentava un baluardo a difesa di due principi fondamentali: la legalità e la trasparenza. Due elementi che costituiscono le fondamenta di una democrazia i cui vincoli sociali devono essere retti da regole condivise che a loro volta devono essere concepite in modo che non si materializzino privilegi inaccettabili. Praticamente l’opposto di quello che ho trovato nell’Italia dei Valori.
Perché se la predica televisiva la conosciamo tutti, la pratica interna ai più resta sconosciuta. 
Infatti agli slogan ad effetto e alle intuizioni del presidente IDV, abilissimo a cavalcare l’onda del momento nei Talk Show, troppo spesso non seguono corrispondenti proposte e comportamenti.  Ne viene fuori una rappresentazione desolante, un partito che tende alla conservazione degli status quo acquisiti.
                  
Una gestione interna insindacabile e verticistica delegata al colonnello plurincaricato di turno con l’obiettivo di soffocare il pensiero critico, la partecipazione ed il coinvolgimento dei militanti in prima linea che ci mettono faccia e soldi per affermare il primato degli interessi collettivi su quello privato del più forte.     Un atteggiamento paradossalmente quasi masochistico vista la continua fuoriuscita di iscritti e lo scoramento che pervade la maggior parte dei pochi attivisti rimasti. I dati sugli scarsi risultati elettorali locali ne sono l’evidenza incontrovertibile.
D'altronde non potrebbe essere altrimenti. Salvo importanti iniziative del sottoscritto, l’assenza di una IDV provinciale è sotto gli occhi di tutti, completamente avulsa dalle problematiche del teramano. Lontana mille miglia dalla società civile, dalle reali esigenze del cittadino ormai alla frutta, anzi al torsolo della frutta.
Non potrebbe essere altrimenti perché l’ubiquità non esiste ed i supereroi neanche. Ricordate i famosi doppi e tripli incarichi.
O si è adagiati sulle poltrone di alcantara di Roma a 18.000 euro al mese, o si è su quella di un SUV verso la Puglia alla ricerca di una disperata rielezione in parlamento, o si è su quella della segreteria provinciale accanto agli iscritti e al fianco dei cittadini a parlare di intere generazioni di mezzo che rischiano l’espulsione dal mondo del lavoro.
Mi chiedo ma il luogo di azione di un  partito è il palazzo o la strada? Basta un referendum, ancorché demagogico, come quello sul finanziamento ai partiti e una bandiera sventolata per dire che si è in mezzo alla gente? 
Proprio il tentativo di  cambiare dall’interno la gestione tutta autoreferenziale e centralista della segreteria provinciale che non c’è (come dice Di Pietro) mi ha permesso di constatare di persona che il mancato radicamento sul territorio non solo è una triste realtà, ma cosa molto più grave, è una scelta voluta a tavolino dal partito. Infatti, mantenere uno stato organizzativo in perenne “emergenza” , ripetendo all’infinito “ci stiamo strutturando” se da un lato non permette alla base degli iscritti di partecipare alle decisioni importanti per la collettività, dall’altro inibisce alla radice qualsiasi azione di rinnovamento che inevitabilmente va a minare la rendita di posizione del capobastone locale e di riflesso dei suoi vassalli.
Il copione è: il processo decisionale è  unidirezionale Top Down, dall’alto verso il basso e non si discute.  Così ai veri militanti, quei pochi rimasti, armati di buona speranza non resta che ingoiare la pillola per non usare altro termine. Basta vedere il trattamento riservato a De Magistris che appena ha sollevato i veli sulla questione morale interna ha subito la ritorsione scomposta di Di Pietro che ha sperato di  parcheggiarlo come semplice consigliere al comune di Napoli. Sappiamo poi per meriti esclusivi di Luigi come è andata a finire.  Altro che assenza di questione morale! Nell’Idv è viva e vegeta più che in ogni altro partito.  Essa diventerebbe poca cosa, ancora importante certo, se la limitassimo alla sola “questione giudiziaria”. Ma non basta. La questione morale è , deve essere, questione “etica” questione da ricondurre direttamente ai comportamenti individuali e collettivi di chi fa politica.
Ma  l’aspetto più grave, come accennato prima, che mi  induce a lasciare il partito è la troppa incoerenza tra quello che pratica e quello che predica, o meglio cerca di far intendere alla gente. E’ questa dicotomia (documentata) che  svela in tutta la sua crudezza l’assoluta assenza di credibilità dell’IDV e salvo limitate  eccezioni, dei suoi “politicanti espressione del peggio della politica” come li definisce Salvatore Borsellino quando scarica Di Pietro per aver tradito i suoi elettori. Sono convinto che il gioco perpetrato a  danno di chi ripone la propria fiducia nell’IDV, abusando dei sentimenti e delle sane speranze dei numerosi giovani e simpatizzanti, prima o poi verrà smascherato nella sua intera portata. Perché se è vero che l’Italia è vittima della casta, è anche vero che la casta  l’abbiamo prodotta noi. E a noi spetta mandarla a casa per ridare un futuro e una speranza ai nostri figli.      Non abbiamo scelta!
Chiudo ponendo 3 semplici domande sulla COERENZA dell’IDV al presidente Di Pietro, al segretario regionale Alfonso Mascitelli e all’amico Carlo Costantini:
1 – IDV sta lanciando a squilli di tromba il referendum per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. A parte il fatto che nel ‘93 oltre il 90% degli Italiani si è già espresso contro,  come mai solo un anno fa Aprile 2011 eravate a favore (Donadi, “Ilfattoquotidiano” 12/04/11) ed un vostro deputato Di Stanislao firmava, a sua insaputa(!) la proposta di legge del PD Sposetti per il raddoppio dei soldi pubblici ai partiti?
Avete spiegato ai cittadini che con la raccolta di 500.000 firme intascate 260.000 di euro, cioè 0,52 € a firma. Ma soprattutto per le ultime elezioni politiche IDV ha ricevuto dallo Stato rimborsi elettorali per 21,649 milioni di €. Ha dichiarato 4,451 milioni di spese, dei quali solo 3,340 accertati. Perché allora i 18,309 milioni che ha nelle casse del partito non li restituite allo Stato, cioè ai cittadini? Per esempio destinandoli alle pensioni minime?
2 – IDV tuona in difesa delle fasce deboli e degli operai e si scaglia contro le istituzioni finanziarie e i poteri forti delle banche. Perché allora una banca l’avete fondata tramite il  vostro deputato pseudo presidente-fondatore Augusto Di Stanislao?
3 – A Giugno 2012 decade come da regolamento congressuale la segreteria provinciale eletta nel 2010 e bisognava rifare il congresso provinciale che avrebbe permesso democraticamente un ricambio generazionale ed il pensionamento definitivo del duo in carica Sacco-Di Stanislao. Nonostante reiterate richieste del sottoscritto ed altri stimabili consiglieri comunali di Teramo perché non consentite il loro regolare svolgimento?
Ringrazio e saluto affettuosamente i numerosi amici che militano nel partito che al galleggiamento nello stagno della ipocrisia e della pavidità, in attesa del tozzo di pane, preferiscono mantenere la schiena dritta con i piedi sulla terraferma.

Riccardo Mercante  -  Consigliere Provinciale di Teramo                                          
 

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Commenti

Fischia! Di Stanislao, beccati questa!
Fuori affanculo tutti. Lista indipendente "Movimento 5 STELLE "
Ovvio che ci si aspetta una risposta dai vertici IDV , ma da cittadino qualunque una domanda sorge spontanea : non è che il Sig. Mercante si aspettava qualche "poltrona" dall'IDV ???? Perchè il Sig. Mercante non si dimette anche da consigliere provinciale ????? ...forse perchè in fin dei conti , di questi tempi , una poltroncina fa sempre comodo ????
Questo significa avere i coglioni.
Ne ha messo di tempo per capirlo,ma alla fine ci é arrivato , buongiorno signor mercante finalmente ti sei svegliato.
TEX si capisce dalla luna che sei un vecchio politico con la maschera. Ti consiglio di non allungare i commenti altrimenti la maschera potrebbe caderti.. Azioni e atti amministrativi, non proclami e propositi. Se mi dai l'indirizzo mail ti invio la documentazione. In ogni caso poiche penso che preferirai restare anonimo cerco di risponderti sinteticamente. Resto in consiglio per concludere la battaglia gia iniziata sulle poltrone che dici: dl 78 sui doppi incarichi e doppie indennita dei politici ecc ecc.. Resto in consiglio per tentare di fermare le trivellazioni petrolifere e sostenere lo sviluppo della nostra provincia attraverso la valorizzazione delle sue caratteristiche peculiari ed uniche ovvero: turismo, enogastronomia, agricoltura, paesaggio, viticoltura, pesca ecc.. Resto in consiglio per tentare il salvataggio della Riserva Naturale del Borsacchio. Resto in consiglio provinciale a circa 90 euro di gettone a presenza per promuovere una gestione virtuosa di tutto il ciclo dei rifiuti e per combattere l'insediamento dell'INCENERITORE. Resto in consiglio per tentare di far respirare anche a tuo figlio un po di ARIA FRESCA! In tutti i sensi s'intende!!!
Egr. Sig. Mercante da come ti agiti mi sembra che tu abbia la coda di paglia e come psicologo/indovino vali ben poco visto che io con la politica proprio non "ci azzecco niente" per dirla come il TUO ex amico Di Pietro ! Se poi sarai in grado di fare quello che dici va benissimo !!!!! ...però mi sembra tanto il solito blablablablablabla di voi politici ! Staremo a vedere....
Grazie Riccardo!...ti voglio bene e ti sono vicino...grazie x ciò che hai scritto e ciò che continuerai a fare!...sei davvero un grande!!!
Avevo anticipato l'amico Riccardo Mercante di qualche settimana...ecco il mio comunicato stampa con il quale comunicai l'addio all'IdV (molti punti, come leggerete, coincidono): Con il cuore che sanguina, ma nella piena e totale consapevolezza che questo NON è più il Partito dove ben 9 anni e 5 mesi fa iniziai a "fare politica", nonostante abbia già aderito lo scorso gennaio al tesseramento per l'anno 2012, ebbene LASCIO L'ITALIA DEI VALORI, in data odierna! I motivi, per i pochi che non li conoscessero, li ho riassunti nel breve "curriculum vitae" di seguito leggibile. Ne ho incassati davvero tanti di "pugni allo stomaco" in questi anni, non dall'esterno, bensì dall'interno del Partito...eppure ho sempre tenuto duro, ma negli ultimi mesi ho compreso che per il sottoscritto non ci potrà mai essere un futuro nell'IdV. Innanzitutto per come il Circolo (...) di Spoltore, la città dove risiedo da circa 12 anni, sta gestendo le alleanze (PD, UDC, forse FLI...e "tanto" altro...) in vista delle elezioni amministrative di maggio, candidando a Sindaco (ad oggi stranamente non ancora ufficializzato...) Luciano Di Lorito, il quale certo non rappresenta, per i suoi trascorsi prima di approdare nell'IdV, la discontinuità con il passato, che dovrebbe invece rappresentare il marchio di fabbrica della nuova politica spoltorese, alla luce dei recenti scandalosi accadimenti giudiziari tutt'ora in corso. In seconda battuta, l'evidente ostracismo nei miei confronti dimostrato a più riprese (anche in questo caso basta leggere il curriculum qui di seguito) dai dirigenti locali, i quali hanno sempre dimostrato di non apprezzare le mie qualità, che stranamente in altri settori (Presidente dell'Associazione Espressione Libre e Funzionario dell'Area di Staff della Direzione Provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Pescara con il più alto livello in carica) sono invece tenute in enorme considerazione... Continuerò comunque (forse anche con maggiore determinazione di prima, se possibile) le mie battaglie per la legalità, insieme agli amici di sempre, a quelli che (spero) verranno ed ai miei colleghi di lavoro, perché è la cosa che so fare meglio (credo) e ritengo sia più importante degli interessi dei singoli e della necessità di "vincere a tutti i costi" le elezioni, a costo di venire a patti con ideali ben distanti da quelli che Antonio Di Pietro pose a base della sua discesa in politica e che attrassero a suo tempo anche la mia persona! Resterò, quindi, a disposizione di tutti coloro i quali vorranno, in futuro, condividere con me queste ed altre importanti lotte politiche e sociali. Con molta amarezza, ma altrettanta serenità decisionale, rassegno quindi le mie dimissioni da membro del Direttivo Provinciale, lasciando altresì ufficialmente l'Italia dei Valori, rinunciando al tesseramento per l'anno 2012 che avevo già (come precedentemente scritto) rinnovato. Buona vita a tutti da Fabio Rosica. Spoltore (PE), lì 19.03.2012 BREVE CURRICULUM VITAE DELL'IDV PESCARESE VISSUTO DAL SOTTOSCRITTO A PARTIRE DAL 2002 AD OGGI 2002 ad ottobre il mio ingresso nell'IdV. 2003 mi candido alle amministrative di Pescara, ottenendo 89 voti (5° posto di lista), alle spalle di 3 medici ed un sindacalista funzionario di banca: i primi 2 (Persico e Ciccarelli) faranno i consiglieri, Rudy D'Amico sarà assessore esterno, mentre Bruno Celupica (architetto) e Graziano Magni (commercialista) avranno incarichi comunali senza essersi candidati. 2004 in primavera scoppia il caso Filippo Pasquali che, da primo ed unico eletto nelle elezioni provinciali, nonostante il parere negativo del Direttivo decide di accettare comunque la carica di Presidente del Consiglio provinciale, da cui la conseguenza della mancata nomina di un assessore per l'IdV: Pasquali gestirà 5 anni di anonimato senza che il Partito sia mai riuscito a fare nulla; a novembre crisi del provinciale a causa delle dimissioni dalla carica di segretario del D'Amico (Di Pietro non voleva doppi incarichi); lo stesso Di Pietro interviene nella riunione finale, chiedendo agli iscritti di decidere fra Rosica e Celupica: per un solo voto in più viene nominato nuovo segretario Celupica. 2005 Alfonso Mascitelli prima, Carlo Costantini poi, entrano nel partito; Luca De Renzis nuovo segretario provinciale. 2006 scandalo al Comune di Pescara: Rudy D'Amico deve dimettersi dalla carica di assessore ed il suo sostituto viene scelto nella figura di Rocco Persico (anziché del sottoscritto, come sembrava logico), facendo sì che il 3° (Valeriano Santurbano, sparito all'indomani delle elezioni dalla scena dell'IdV, come d'altronde il 4°) divenisse nuovo Consigliere (tutti ne sconsigliarono tale scelta a causa delle idee politiche dello stesso), mentre si rivelò un totale fallimento anche per il Persico che non seppe gestire nel modo più assoluto il ruolo di assessore allo sport, a lui totalmente sconosciuto. 2007 elezioni a Spoltore, dove con 29 voti sarò 3° di lista, ma l'IdV non ottiene consiglieri con il 2,97% delle preferenze: avevo intuito il pericolo e chiesi un alleanza con i Verdi, rifiutata da Mascitelli e Costantini... in autunno nuovo congresso provinciale e nuovamente eletto Celupica; Costantini a fine anno annuncia la propria candidatura a Sindaco di Pescara per le amministrative dell'anno seguente, ma poi le ritirerà... 2008 inizia l'era Sulpizio, chiamato nel partito da Costantini, che poi, candidatosi a Governatore, verrà sconfitto nelle Regionali. 2009 nuove votazioni amministrative a Pescara (scandalo D'Alfonso) e sproporzione dei voti con le contemporanee provinciali (6,79% contro 12,49%) a causa delle scelte nella lista delle amministrative: i "casi" Sulpizio figlio e Michele Di Marco... 2010 nuovo Congresso Provinciale e nuova elezione (la terza...) per Celupica in qualità di segretario! 2011 Celupica si dimette da segretario provinciale (...) e Mascitelli ne assume ad interim l'incarico fino a gennaio del prossimo anno, allorquando, su decisione unanime del Direttivo, verrà celebrato un nuovo Congresso. 2012 ad inizio febbraio il Congresso Provinciale non è ancora stato celebrato e non lo sarà prima delle elezioni amministrative di maggio, Costantini ne pone il veto in quanto potrebbe "disturbare" i candidati sindaci dell'IdV a Montesilvano (Attilio Di Mattia, vincitore delle Primarie) e Spoltore (Luciano Di Lorito???...), nonostante la maggior parte dei componenti del Direttivo e lo stesso Mascitelli non siano d'accordo.
@Per Riccardo Mercante. Mi risulta che il Tex nostrano (nulla a che fare con l'eroe dei fumetti), non è impegnato direttamente in politica, ma è molto vicino al responsabile di Teramo dell'IDV e quindi a Di Stanislao che lo sponsorizza. Le sue menate sono chiaramente interessate. Detto questo, mi auguro che la tua azione possa servire alla stessa IDV per imboccare una nuova strada che possa vedere protagonisti quei militanti che considero persone capaci, oneste, trasparenti e che non meritano di essere rappresentati da personaggi... Non all'altezza. Ti saluto.
Caro Riccardo, forse non ci siamo mai conosciuti di persona ma a leggere quello che hai scritto mi va di pensare di conoscerti da tantissimo tempo e, sopratutto, di essere tuo amico, come lo sono gia Fabio e Massimiliano. Condivido tutto quello che hai detto e chiesto ai vertici dell'IdV e ti anticipo che molto presto anche io seguirò "formalmente" la tua strada visto che "sostanzialmente" l'ho già percorsa da qualche anno. Sono rimasto allibito, come te, quando ho sentito l' On. Di Pietro lanciare la "demagogica" iniziativa del referendum sull'abolizione del finanziamento dei partiti politici come se il popolo italiano non si fosse già pronunciato sul tema e come se la sua gestione fosse ispirata alla trasparenza ed al rispetto della volontà popolare. Il Presidente Napolitano ha ragione quando dice che bisogna finirla con la demagogia e con l'anti politica, ma l'ex compagno Napolitano sbaglia quando pensa che i "partiti, e sopratutto questi partiti, rappresentano la soluzione alla corruzzione, al malcostume ed alla illegalità. Vedi caro Riccardo, penso che è giunto il momento in cui bisogna far seguire i fatti alle parole e chi ha l'onesta intellettuale e la coerenza per farlo non deve assolutamente mollare. Con la speranza di incontrarti presto, spero in occasione dell'elezione di Fabio a Spoltore, ti auguro un buon lavoro. Fausto Di Nisio
Sono in perfetta sintonia con Riccardo Mercante, anche io ho creduto in una politica nuova e fuori dalle logiche ormai tristemente consolidate, ho dato il mio contributo di idee all'IDV, ho indicato delle strade che non si sono volute gurdarne neanchee per un istante. Bene ha fatto Riccardo a staccare la spina, e bene fa a voler combattere in nome e per conto di chi a creduto in lui; mi auguro che la sua intelligenza politica non venga sprecata. Purtroppo ancora tantissimi politici contano di ingannare l'elettorato credendolo incapace di analisi, pertanto è compito dei "Mercante" di turno dare fiducia a tutti gli ingiustamente vessati che chiedono un veloce e rapidissimo cambiamento. Cerchiamo di capire che le affermazioni populistiche dei politici di professione, sono strumentali a far dimenticare i massacri fino ad ora compiuti !!!!!!!!!!!!
per christian francia- questo significa essere assolutamente normali.......sono tutti cosi non parliamo del pd teramano e rosetano ancor peggio...grazie
di stanislao e' gia stato aggiustato per le feste nel suo paese perdendo sonoramente, per avere veramente le palle questo signore si sarebbe dovuto anche dimettere, cosi facendo ha fatto un atto dovuto e normale.
il suo (ex) partito è agli antipodi nei valori e nelle concezioni con il nostro.... riteniamo quindi coraggiosissimo il gesto politico del Sig. Mercante, "merce rara" nel panorama politico italiano e locale. Avendo seguito esternamente il suo lavoro in provincia, lo riteniamo uomo degno di profondo rispetto.