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Lettera aperta al Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi

di I due Punti
8 minuti

Egregio Sindaco Dott. Maurizio Brucchi, è da un po’ di tempo che desidero sottoporLe alcune domande che interessano la gestione della NOSTRA ASL.
Le pongo la questione, sia da cittadino che  da consigliere Comunale.
E’ scontato dirLe, che tale esigenza, è maturata dopo l’ennesima lamentela raccolta, da operatori sanitari del settore, pochi giorni or sono, entrando in ospedale.
Non avendo nessun potere decisionale in merito, l’unica strada democratica percorribile, in qualità del ruolo di consigliere Comunale che rivesto, e nel rispetto dei cittadini a me rivoltisi, ho ritenuto fosse quella di rendere pubbliche queste mie interrogazioni.
Vorrei che Lei mi rispondesse in primis nella veste di primo Cittadino, e in seconda battuta, solo per ordine numerico, per la sua indiscussa Teramanità di cui tutti noi siamo fieri.
La sanità è un bene comune che riguarda tutti, senza distinzioni politiche, religiose o etniche e va tutelata rispettando nel migliore dei modi tutti i cittadini.
Negli ultimi anni, purtroppo, le scelte politiche amministrative fatte in questo campo, da entrambi gli schieramenti politici, si sono rilevate a mio avviso scelte scellerate.
La precedente giunta regionale nominò un signore dell’Emilia Romagna, e l’attuale giunta un signore Aquilano.
Io vorrei chiedere ai partiti, al mio schieramento, ai cittadini tutti, come sia possibile che non esista un professionista iscritto nell’albo dei direttori generali nella Provincia di Teramo in grado di ricoprire tale ruolo?
La Provincia di Teramo, conta circa 312.000 abitanti, i quali per onestà e laboriosità, non hanno nulla da invidiare ai cittadini della Provincia di Chieti, L’Aquila e Pescara, anzi, preferisco fermarmi qui perché non voglio offendere nessuno.
Bisogna dire che, la precedente giunta Regionale nella nomina del Direttore Generale, pur partorendo una scelta a mio parere errata che generò nella ASL cinque anni di immobilismo, effettuò un percorso programmato che, all’unanimità, portò all’individuazione del Manager tre mesi prima della scadenza naturale dell’allora uscente Direttore Generale.
L’attuale giunta Regionale, invece, si è distinta per la totale mancanza di programmazione, nominando l’attuale Direttore Generale l’ultimo giorno utile, visto che per i papabili locali non si era arrivati ad un accordo dopo un rincorrersi di voci senza fine, e di liti furibonde, all’interno della maggioranza deputata alla scelta.
Con tutto il rispetto di chi è stato nominato, mi chiedo se un Direttore Generale, espresso dal nostro territorio, non avrebbe avuto la possibilità di amministrare meglio grazie alla conoscenza della realtà locale, degli operatori, dei cittadini e se non avesse avuto maggiormente a cuore il legittimo interesse, nella promozione del benessere di tutta la realtà Provinciale e Teramana.
Egregio Dott. Maurizio Brucchi, mi chiedo come mai la ASL si è riempita di universitari Aquilani, ai quali si stende il tappeto rosso, mentre per i professionisti locali non si usa il dovuto rispetto, in quanto sono ripetutamente e prepotentemente prevaricati dagli stessi universitari?
Signor Sindaco, con questo, non critico gli universitari in via pregiudiziale, a Sant’Omero per esempio, vi sono alcuni professionisti eccellenti, ma mi dicono che tali eccellenze siano minoritarie, e che molti nostri professionisti non hanno nulla da invidiare ai nuovi arrivati.
Le lamentele ricevute sull’attuale gestione della ASL di Teramo, sono numerose, ma non intendo entrare nel merito più di tanto, vorrei egregio Sindaco, soffermare la sua attenzione, non tanto sulla responsabilità di chi c’è, ma di chi ha nominato questa amministrazione.
Vorrei che Lei riportasse tali quesiti al suo amico, e stimato da noi tutti, Governatore Teramano, al quale voglio rivolgere una serie di domande: 

•    come è possibile che Lei, Governatore con tutti i suoi numerosissimi e importantissimi impegni locali, e ormai Romani, possa anche diligentemente ricoprire la delega dell’assessorato alla sanità? ;
•    non è che per tale ragione, la ASL è sprovvista di una attenta guida, e vengono permessi inavvertitamente “saccheggi di professionalità e di risorse economiche” ?;
•    non è che l’essere residente, per esempio all’Aquila, la stessa residenza, valga più di una meritata laurea, o di una sofferta e lunga carriera nell’ambito sanitario, o addirittura qualifichi Ditte o cooperative in maniera prevaricante rispetto a quelle locali o Provinciali?;
•    non è che in maniera occulta si continua a far ricoprire il ruolo di assessore alla sanità all’assessore uscente? In tal caso per trasparenza non sarebbe opportuno restituire la delega allo stesso assessore uscente?.
Infine egregio Dott. Maurizio Brucchi, vorrei, che come il suo collega primo cittadino Aquilano, il quale difende in maniera radicale gli interessi e le professionalità dei suoi cittadini, anche Lei sfoderasse la sua nota pervicacia che in passato l’ha vista protagonista indiscusso negli incarichi pubblici che ha ricoperto, affinché il Governatore  possa darci un nuovo assessore alla sanità, magari più attento alla salvaguardia del Nostro territorio e della Nostra gente troppo spesso negli ultimi anni irrisa da OSPITI della NOSTRA TERRA, e di ripensare e rivedere le scelte politiche in divenire.
In particolare, riferendoci all’atto aziendale della ASL, in procinto di essere varato, ho raccolto numerose lamentele degli operatori sanitari, poiché al riguardo, pur essendo stato ampliamente messo a conoscenza di politici, sindacati, e operatori in genere, a nessuno è stato permesso di apportare sostanziali variazioni che meglio avrebbero garantito la tutela della salute dei cittadini.
Egregio Dott. Maurizio Brucchi, queste poche righe che Le rivolgo, non hanno mi creda, nessun colore politico, ma vogliono rappresentare la sofferenza, la frustrazione degli operatori, dei cittadini tutti, e nella fattispecie quelli a me rivoltisi, che ho il dovere come Lei di rappresentare.
La sanità è la cosa più importante che abbiamo, Le chiedo di intervenire per il bene della SUA e NOSTRA CITTA’ e dei NOSTRI TERRITORI, rappresentando questo diffuso malessere al Governatore.
In particolare, Vorremmo sapere in maniera più chiara e meno ambigua chi governa la sanità a Teramo, Venturoni,  Di Dalmazio,  Morra,  Gatti,  Chiodi o chi altro?
Questa domanda se la fanno tutti i cittadini e gli operatori sanitari, sarebbe opportuno dare una risposta chiara, in modo che tutti noi possiamo attribuire le giuste responsabilità.

Ringrazio della cortese attenzione, e resto in attesa di risposte in merito.

  Consigliere Comunale
                                                                                                             

   Silvio Antonini

 

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Commenti

Lettera sgrammaticata e da "beonzo". Non ne avessimo già abbastanza... ci mancava pure Silvio Anmtonini, che magari si incaxa con Chiodi perchè è figlio di Chiodi, con Di Dalmazio perchè è figlio di... aetceterà!
Mi è piaciuta. Domande chiare e sintetiche. Avanti così. Grazie per lo spazio.
intanto non risponde come ha fatto con me !!!
il sindaco Brucchi era stato, solo un paio d'anni fa, il più acceso sostenitore della necessità di interrompere la convenzione che la Asl di Teramo aveva con l'Università dell'Aquila. La guerra tra il Prof. Vicentini (urologo universitario) e i medici Asl, suoi sottoposti (uno per tutti, Robimarga), finì più volte sui quotidiani locali. Poi le cose cambiano e si scambiano...