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Caro Prefetto di Teramo, ecco la verità...

di Anonimo
2 minuti

Noi de I Due Punti avevamo scritto la verità. Oltre la propaganda politica e sportiva. Caro Eccellenza, ecco la verità dalla penna di un genitore..

"La vera cronaca di una giornata esaltata dagli organizzatori, ma vissuta diversamente, grazie alla testimonianza di un genitore.
La giornata si presenta subito in salita per i giovani disabili, si, quella dell’autobus (gentilmente offerto dall’Arpa). L’amara sorpresa è pressoché immediata per i tre ragazzi in carrozzella, il pullman non è di quelli atti all’ospitare ragazzi con diversa abilità. Nessuna pedana, nessun posto per la carrozzella. Come sacchi di patata, grazie all’autista dell’Arpa che si è prodigato oltre misura, caricati sulle spalle e fatti salire per la stretta scaletta. Le autorità a seguito ????... si ma non con il pullman , con due comode auto blu. Ma i disagi e le problematiche non finiscono qui. L’incontro con Totti ed i giocatori, di pochi minuti, in fondo, il tempo di farsi immortalare dall’addetto stampa della provincia (infatti solo uno dei giocatori ha rivolto la parola agli astanti), avviene dopo tre ore, un’ora ai bordi del campo con divieto di parola anche. Due ore sotto al sole in attesa della “ doccia” dei campioni, il tutto per quei tre miserabili minuti con facce tirate, per non dire scocciate. Il preannunciato e pubblicizzato pranzo in un parcheggio, senza bagni, e si è concretizzato in un panino, una bottiglietta d’acqua e un’arancia. Nulla questua all’iniziativa lodevole, ma che si debba assistere alla sua esaltazione mediatica non può che non far esprimere la propria amarezza e la sensazione di sentirsi presi in giro, o meglio come oggetti di un circo mediatico a favore del potente di turno no …non ci consente di starci. E’ giusto che il Prefetto sappia di cosa è consistito il pranzo da lui offerto, è giusto che l’Arpa il suo presidente e consigliere Tramano Flaviano Montebello sappiano di aver fornito gratuitamente un pulman non all’altezza della situazione. E’ giusto che l’opinione pubblica e la stampa sappiano cosa sia veramente accaduto attraverso la testimonianza di uno dei presenti, un genitore".

Arturo D’Alessandro.

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Commenti

non ho parole, e pensare che chi ha propagandato il tutto è un medico....
...basta con l'ipocrisia. Che si sappiano, queste cose: genitori e ragazzi che convivono, con dignità e amore, con condizioni diversamente difficili e particolari, non sentono davvero il bisogno di essere presi in giro, dalla incredibile deriva della politica e dei suoi rappresentanti. Vergognatevi.
Fin dal momento in cui nasciamo abbiamo tutti in dono la stessa possibilità di avere uno spazio, un posto e un'esistenza da consumare in questo mondo. Ad eccezione dell'estrazione sociale, del luogo di nascita, dell'etnia alla quale si appartiene o della famiglia nella quale si viene al mondo, a tutti il destino e la vita stessa offrono quelle che noi chiamiamo opportunità, le chanches che dobbiamo poter cogliere e sfruttare per costruire e dare, nei limiti del possibile, una direzione alla nostra esistenza. Ma nella vita accade talvolta che, per motivi vari e innumerevoli, ad alcune persone, sia dalla nascita o che accada per spiacevoli incidenti o malattie, queste opportunità siano negate e tutto questo si riassume in una sola parola: disabilità. Ora in questa situazione è il senso civico di un paese che interviene, che lavora animato da sentimenti di solidarietà, fratellanza e giustizia, assicurando a queste persone la possibilità di avere le stesse pari opportunità dei cittadini che non si trovano a vivere questa condizione. Bella definizione "pari opportunità", recentemente inflazionata a destra e a manca, ma se nella vita reale essa non si mette davvero in pratica non è altro che un soffio d'aria con la quale riempirci la bocca. Oggi su tutti i giornali campeggiavano a grandi caratteri titoli altisonanti sulla giornata a Roma vissuta da un gruppo di ragazzi disabili: "I ragazzi teramani abbracciano a Trigoria i campioni della Roma". Se permettete io sottotitolerei questi articoli in un altro modo, dopo aver ricevuto il racconto della visita da parte di un genitore di un ragazzo disabile che ha partecipato alla giornata: "I ragazzi teramani "imbracciati" a Trigoria per incontrare i campioni della Roma". Avete capito bene signori miei, "imbracciati", perchè alla partenza l'autobus offerto gentilmente dall'Arpa, per consentire un viaggio ai ragazzi disabili, era sprovvisto di pedane per le carrozzine, un mezzo inadeguato per l'occasione, completamente disagevole per l'accoglienza a persone con queste problematiche. Or bene signori miei, non starei qui a parlare di sensibilità, di pari opportunità, quando si deve assistere al carico di questi ragazzi sul pullman imbracciati a spalla o issati su come quarti di manzo inanimati. Queste sono persone, con un cuore che batte, pensanti e sensibili, che non devono in nessun modo vedere lesa la propria dignità. Offrire loro le opportunità significa offrire loro mezzi, occasioni di socializzazione, supporto e assistenza, e perchè no? anche queste lodevoli iniziative purchè siano attuate con la massima sensibilità e attenzione verso la dignità massima che contraddistingue ciascun essere umano, comprese le persone diversamente abili. Non possiamo assistere consensienti a che queste persone vengano fatte salire sul carrozzone mediatico e pubblicitario, accompagnate da squilli di tromba e illuminate dai riflettori perchè siano utili a propaganda o a ritorni di immagine di qualsiasi parte politica. Queste persone soffrono spesso in un silenzio assordante e isolatorio, e spesso hanno intorno persone che lavorano e soffrono con loro nello stesso identico silenzio. Persone che come loro affrontano con coraggio e col sorriso le difficoltà insormontabili di questo mondo sommerso e silenzioso, al riparo da luci e clamori, lottando ogni giorno per i loro diritti ad una pari opportunità, che vadano dalla scuola alla sanità, dal diritto al lavoro all'abbattimento delle barriere architettoniche, continuamente calpestati. Bisogna continuare a lavorare per loro ma rivalutando una parola che in sè racchiude il più grande significato riferito al valore di ciascun essere umano: il rispetto. Barbara Monaco Osservatorio Diversabilità Teramo
Dopo aver ascoltato dalla televisione la replica del dott.Rasicci, mi corre l'obbligo di chiarire alcune cose. Premesso che per chi vive la condizione della disabilita' le umiliazioni sono all'ordine del giorno, per me e mio figlio l'esperienza di Trigoria e' stata una delle tante per cui avevamo deciso di tenerci tutto per noi. Ma l'aver letto sui giornali la glorificazione di tutti i personaggi di questa vicenda ci ha convinto a dire la nostra versione della giornata. Ma veniamo ai chiarimenti: all'arrivo a piazza S.Francesco per la partenza mia moglie ha chiesto perche' non era stato noleggiato un pullman idoneo. La risposta del dott. Rasicci e' stata:costava molto di piu'. Questo a dimostrazione che forse esiste un mezzo attrezzato a tale scopo. Nel pullman ho contato dieci posti vuoti per tutto il viaggio di andata e ritorno,dimostrazione che le due auto blu sono state una spesa superflua,e forse la presenza sull'autobus di questi eminenti statisti sarebbe stata apprezzata dai ragazzi. Ho sentito parlare anche di personale specializzato nell'assistenza dei ragazzi a bordo del pullman. Preciso che mio figlio e' salito e sceso dal pullman solo grazie al mio aiuto,un altro ragazzo e' stato aiutato negli stessi movimenti dall'autista del pullman, persona dalla grande umanita' e l'altro ragazzo e' potuto salire e scendere solo perche' era presente il fratello che con tanta fatica ha dovuto issarlo in spalla piu' volte nella giornata. Per finire, Totti. Dopo aver assistito all'allenamento, finito alle ore 12,abbiamo aspettato 2 ore sotto il sole, fuori la porta d'ingresso del centro sportivo,finalmente si e' degnato di uscire, il tempo (tre minuti reali) di fare due foto di gruppo e senza scambiare una parola con nessun ragazzo, Eravamo partiti per passare una giornata con Totti, abbiamo passato tre minuti con un estraneo infastidito. Arturo D'Alessandro
CONOSCENDO I POLITICI CHE SONO STATI A ROMA CIOè IL DOTT.RASICCI IL CONSIGLIERE LUCA CORONA,ECC.. CHE SONO PERSONE VERAMENTE DI CUORE E SONO SEMPRE PRESENTI A QUESTI EVENTI DI NATURA SOCIALAE E SPORTIVA DICO SOLO CHE CHI SCRIVE MALE DI LORO... SI DEVE VERGOGNARE......PERCHè, NN SOLO HANNO DIMOSTRATO UNA SENSIBILITà UNICA, ORGANIZZANDO QUESTI EVENTI COSA CHE MAI NESSUNO FA; TANTOMENO UNA PARTE POLITICA NN VICINA A LORO ,CHE HA ROVINATO LA PROVINCIA DI TERAMO IN TUTTI SETTORI PER 18 ANNI DI MALE GESTIONE.CREDO CHE HANNO FATTO VIVERE A QUESTI MERAVIGLIOSI RAGAZZI UNA ESPERIENZA UNICA....COMPLIMENTI VICE PRESIDENTE E CONSIGLIERE CORONA GRAZIE A VOI IN QUESTA ITALIA SI VEDONO COSE BELLE DA AMMIRARE. TANTI AUGURI E CONTINUATE NEL VOSTRO LODEVOLE LAVORO