1) la minaccia del Centro Oli non è stata sventata. Quel titolo minerario è ad oggi vigente
2) la legge regionale è uno scolapasta nei cui buchi entra di tutto. Non introduce alcun divieto, ma solo alcune incompatibilità “tendenzialmente” assolute per alcune aree e più facilmente superabili per altre. In entrambi i casi il Comitato VIA è chiamato a procedere ad una valutazione in base a criteri di “sismicità, problematiche idrogeologiche ed esigenze di protezione e valorizzazione della produzione agricola”.
La legge non stabilisce chiaramente: per queste aree è fatto divieto di esercitare le attività petrolifere oppure per queste aree è consentito esercitare in tutto o in parte le attività petrolifere. Essa si limita ad introdurre una valutazione sui “profili di incompatibilità”. Come dire: esistono alcune aree del territorio regionale per le quali l’esercizio delle attività petrolifere è in via di principio incompatibile; esistono altre aree per le quali, invece, l’esercizio di dette attività è in via di principio compatibile.
Il territorio regionale è oggi tutt'altro che inviolabile
3) Se Ombrina Mare 2 è risorta è grazie all'art. 35 del Decreto Sviluppo su cui anche il Centrodestra (esclusa la Lega) ha votato, a favore assieme al Centrosinistra (tranne Idv). E poi meglio non tornare sulla storia delle note del Minambiente mai pervenute al protocollo della Regione ed alla tardiva trasmissione delle osservazioni della Regione al Ministero
4) A proposito di pareri su progetti di ricerca/estrazione di idrocarburi off shore, da sempre la Regione non ne ha trasmesso uno. L'unico ricorso al TAR presentato contro progetti off shore che riguardassero la Regione Abruzzo, in realtà lo ha presentato la Regione Puglia!
4) L'impianto di Bomba è stato bocciato in sede tecnica per altri 9 motivi oltre a quello indicato dal Governatore (subsidenza, violazione Piano Aria, ecc.). Era tecnicamente insostenibile
5) In un permesso di ricerca non è possibile gas e petrolio. Il titolo è unico: Colle dei Nidi ne è un esempio. Idem Villa Carbone che interessa la città di cui Chiodi è stato per anni Sindaco
6) Per quanto riguarda Colle dei Nidi, il programma dei lavori presentato da GAS PLUS e mai trasmesso in Regione (che ha quindi rilasciato l'Intesa senza mai averne preso visione), non esclude la presenza di petrolio. Ammesso e non concesso che il petrolio sia a solo a Spinetoli e viste le ricadute sul territorio abruzzese, non si comprende da parte del Presidente tanta tolleranza nei confronti di Colle dei Nidi;
7) Colle dei Nidi subentra di fatto ad un titolo minerario preesistente cessato.
8)Vi è documentazione (in libera consultazione sul sito dell'UNMIG) relativa al vecchio titolo che non esclude al presenza di olio
NON E' VERO che "Dacchè io sono governatore non è stata impiantata alcuna trivella, ne sono state concesse intese per la ricerca o la coltivazione di idrocarburi liquidi". Colle dei Nidi riguarda la ricerca di petrolio e gas e l'Intesa è stata rilasciata.
9) Per tutte le altre istanze che presto si trasformeranno in titoli, è necessario che la Regione neghi l'intesa. Diversamente, grazie all'art 38 del Decreto Sviluppo votato anche dal Centrodestra, lo Stato potrà rilasciare il permesso di ricerca in perfetta solitudine.
Tutto chiaro e trasparente ora?
Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni
aderente a Coordinamento Nazionale NO TRIV
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