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Mio figlio è un poliziotto

di Anonimo
1 minuto

Caro Direttore, noto con sconcerto e tristezza che da un po' di tempo a questa parte è in atto una crescente campagna denigratoria e diffamatoria  che consiste nel criticare, mettere sotto accusa e, purtroppo, spesso, sbeffeggiare le Forze dell' Ordine.
Mio figlio è un poliziotto, è una persona corretta, onesta, laureata in giurisprudenza, padre di due bambini, si dedica al suo lavoro con competenza e dignita'perchè ha giurato fedelta'allo Stato. Di notte fa turni di lavoro pericolosi e massacranti sulle strade, di giorno è a contatto con la peggiore realta' del nostro paese.
E come lui, tanti altri.
Non è civile mancare di rispetto a persone che credono nel loro lavoro e non sono servi di nessuno.
L 'identificativo?
Ma nessuno pensa alle ritorsioni folli e sgangherate che potrebbero essere messe in atto nei confronti dei figli, delle mogli da parte dei sedicenti "garantisti "?
Perche'l' identificativo non si chiede ai dimostranti che partecipano ai cortei "pacifici", gia' armati di bulloni, sampietrini, mazze da baseball , molotov e quant' altro ..?
Oppure si pretende che davanti ad una pistola impugnata da un qualsiasi delinquente pronto a tutto e consapevole della propria impunità perchè clandestino o ospite abituale delle patrie galere, l' agente si chieda se l' arma sia carica o no ,se ci sia la volontà effettiva di sparare, se si corra effettivamente pericolo di vita?
Forse la gente pensa che io , come tante altri genitori , abbiamo fatto tanti sacrifici per creare le carni da macello ?
Beh....se pensate questo....per quello che mi riguarda andate a rivedervi un bellissimo film con Alberto Sordi che si intitola "Un borghese piccolo piccolo "
.....Grazie per l' ospitalita' ad una voce fuori dal coro.

Lettera Firmata

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CONDIVO E GRAZIE PER LA TUA BELLA LETTERA
Chiunque deve assumersi la responsabilità delle azioni che compie, soprattutto chi ha scelto di dare un esempio di legalità. Consiglio di vedere Diaz di Daniele Vicari.
quindi??? gentile signora ci sono poliziotti "civili ed onesti" cosi' come anche "persone civili ed oneste"... La lettera che lei ha scritto ,la potrei RISCRIVERE pari pari come mamma di "un civile" non poliziotto:cambiando l'ordine dei fattori il "messaggio" non cambierebbe....... Ha dato una sbirciatina ai video delle dimostrazioni??? Ha notato che ci sono poliziotti che non hanno la stessa etica di suo figlio??? e viceversa per i dimostranti.......quindi siamo dalla stessa parte comme mamme!!! Io conto molto sulle forze dell'ordine,li rispetto per il loro lavoro ed il rischio che costamente corrono;ma ci aspettiamo che ci proteggano sempre e comunque ed ancora piu' da"certi figuri " e non che si comportino alla pari di un "delinquente" e non puo' negare che a volte accade!! L'identificativo sarebbe un modo civile,appunto,per proteggere i poliziotti seri come suo figlio in caso di "accuse"..... E comunque ,in germania ,e' accaduto che i poliziotti hanno manifestato civilmente e pacificamente insieme ai civili e potrebbe essere un bell'esempio per tutti!! Alla fine della fiera siamo mamme con le stesse pretese!!!
Condivido in pieno, ringrazio tutte le forze dell'ordine che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita e di conseguenza anche delle loro famiglie e per colpa di un pugno di cialtroni esaltati oltre a difendersi/ci dai delinquenti ora devono farlo anche con l'opinione pubblica
Forse mi si chiama in causa visto che si fa riferimento alla vicenda del rumenoalbanese ucciso o morto che sia. Da dire: ogni poliziotto sceglie il suo mestiere (come purtroppo pochissimi altri possono fare in questa nazione). Quindi io personalmente non devo nessun "grazie" ad una scelta fatta e perseguita da un singolo per sua volontà. Inoltre: io non mi accanisco ad "infamare" le forze dell'ordine, vorrei invece solo chiedere se in una giustizia fatta col tiro al piattello, per quale ragione io dovrei delegare ad un corpo di polizia la mia volontà di giustizia invece di perseguirla io personalemtene. Mi spiego meglio: se un poliziotto fa "giustizia" sparando alla cieca o manganellando in faccia un ragazzo bloccato a terra (senza passare da giudici, tribunali, avvocati, garanzie e compagnia), per quale m0otivo le medesime azioni non potrei farle semplicemente io?
Quando si smetterà di parlare di ruoli e categorie e si inizierà a parlare di persone? Persone brave e persone cattive. Persone violente e persone pacifiche. Persone che fanno il loro lavoro e persone che distruggono quello degli altri. No, le persone non si possono valutare, bisogna stare da una parte o dall'altra. Bisogna prendere posizione...
Cara signora, il suo è un punto di vista parziale, io credo che se un uomo sceglie di fare un mestiere che richiede di portare e all'occorrenza usare una pistola non può essere così mite e pacifico. Aggiungo che a volte i poliziotti sembrano scortesi e arroganti per contratto, anche quando ti fermano sulle strade per un semplice controllo: non salutano, mai una parola gentile, sembra che ti ritengano colpevole di qualcosa a prescindere. Dietro la divisa si credono padreterni. E quando si trovano in circostanze in cui possono sfogare i loro peggiori istinti senza freni, massacrano anche ragazzini inermi. Che schifo.
non scordiamoci anche di tristi episodi chiariti e non,come la morte di aldrovandi,o di Uva ,o di Sandri...... e di tanti(purtroppo) altri........ si rischia da ambo le parti se incontri "persone" con scarso senso di responsabilita'(per non dire peggio).......
L'identificativo sui caschi o sulle pettorine sarebbe solo un simbolo di civiltà. Non vedo perchè un poliziotto che fa correttamente il proprio dovere dovrebbe aver paura di poter essere identificato. Inoltre sicuramente l'identificativo sarebbe un numero di matricola e non il nome e il cognome della persona quindi non vedo come un singolo possa risalire allo sua identità e far scattare eventuali ritorsioni. Io sono un volontario del soccorso e sulla mia uniforme c'è il mio tesserino identificativo, non vedo perchè loro non possano mettere un numero di matricola. Il problema grave è che nelle forze di polizia c'è cameratismo specialmente nei reparti che si occupano di ordine pubblico. Loro sono i primi a non isolare le mele marce che sono all'interno e a coprirsi vicendevolmente.
@moriero tutti quelli che svolgono "un servizio pubblico" dovrebbero avere un identificativo,infatti!!! gli impiegati ed anche molti lavoratori privati hanno il badge.......
Cara Signora apprezzo la Sua lettera in ogni sua parola, Lei sta facendo il Suo eccellente compito di "mamma" nel tutelare un figlio, ma uno dei tanti motivi per cui la nostra cara società è affetta da tanti mali è anche quello che "ogni scarrafone è bell'a mamma so". Suo figlio è un professionista della legalità ed in quanto tale "beneficia" di ciò, ma si mette anche di fronte a delle "ingiuste responsabilità" di cui a mio avviso è colpevole chi "sta al di sopra nell'impartire" . Ed allora se c'è qualcosa che non va in questo modo nel vedere alcuni "difetti" da parte di una minoranza presente nella nostra società in chi il servizio lo svolge veramente, io penso che l'esempio di civilità dovrebbero iniziare a darlo proprio questi poveri ragazzi ,che molto spesso armati in tenuta antisommossa, quando vengano ordinati dai loro superiori con il termine "andate", essi dovrebbero essere obbligatoriamente a chiedere "dove?", e nel momento che gli venga chiesto di "agire", essi si debbano chiedere " ma perchè?", ed allora saremo certi che i nostri figli un giorno saranno tutti belli...perchè UNITI saranno liberi di scegliere. Un abbraccio. https://www.youtube.com/watch?v=RDcL4xtQwds
Gentile signora, io non riesco ad immaginarle le "folli e sgangherate ritorsioni" che secondo lei seguirebbero all'adozione di un numero identificativo. Non c'è il telecronista: -ecco col numero 3 Mario Rossi, detto "spaccaganasse" -col numero 45 Nino Berto, soprannominato "il tranquillo" -in difesa, col numero 27 Gianni Cardo, "il mastino". L'abbinamento numero-nome sarebbe RISERVATO, INTERNO, magari modificabile di volta in volta. Mi risulta che alcuni agenti siano sotto inchiesta per un paio di episodi di Roma. Evidentemente sono stati identificati lo stesso, pur senza il numero. Possiamo parlare di eccesso di garantismo? Di folle e sgangherata ritorsione? Non credo. Se qualcuno sbaglia, è auspicabile possa essere identificato. Personalmente ritengo che adottare l'identificativo sarebbe un gesto di grande trasparenza e di responsabilità, per cui stia tranquilla, signora: l'Italia non è pronta! Detto questo, ritengo che i fatti di Genova siano I FATTI di Genova, che poco o nulla hanno a che fare con l'attualità delle piazze e dei movimenti. Invito le mamme ed i figli , qualora non l'avessero già fatto, a visionare "In onda" del 17 novembre sui fatti di Roma: alcune "dinamiche" del corteo ed agli incidenti sono spiegate molto chiaramente. Mi chiedo se i ragazzi coinvolti fossero consapevoli del "gioco" a cui stavano partecipando. www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50290705
Gentile signora come spesso accade dopo ogni manifestazione si torna a parlare della Polizia, come ogni volta si vuol fare di tutta un erba un fascio come ogni volta ci si vuole nascondere dietro al paravento del duro mestiere del polizioto. Sa che le dico .......anche un operatore ecologico fa i turni di notte sulle strade anche un muratore pericolosamente svolge il proprio mestiere per pochi spiccioli e spesso in nero. Sa che le dico insieme a suo figlio a lavorare (anche se ultimamente la disoccupazione è dilagante) di giorno e di notte ci sono moltissime persone tutte o molte come preferisce lo svolgono con serietà e professionalità e come ogni persona che seriamente svolge un lavoro non ha paura di essere identificato o che si usi mezzi per identificarlo qualora commettesse un illecito o si rendesse partecipe di atti non propriamente legali. Se lei è madre e come ogni madre tiene al bene del proprio figlio per una volta vesta i panni di quelle madri che hanno atteso 11 anni ......che per 11 lunghi anni hanno visto sbattere i propri figli sui giornali, additati come criminali solo perche in una giornata di luglio si trovavano a Genova in una scuola. Le stesse madri che hanno aspettato 11 anni venisse riconosciouta ai loro figli l'innocenza che meritavano gli stessi 11 lunghi anni che si è impiegato in Italia per dare nomi e cognomi a chi si è reso responsabile di un atroce massacro, di chi approfittando dell'anonimato non solo ha massacrato dei poveri giovani ma anche portato disonore a persone come suo figlio che svolgono il proprio lavoro con correttezza e dedizione.....Ecco a cosa serve un identificativo, un codice a non permettere che 4 mele marce possano infangare il nome di persone come suo figlio.
Caro Pato ,forse mi si puo' rimproverare tutto , ma non l' eccesso di "mammismo " dal momento che di "scarrafoni "...io ne ho 4 e tutti maschi dai 27 ai 42 anni ai quali , è vero , mi sono dedicata con serieta' e affetto, lasciando alle spalle la mia esperienza di sessantottina vera che le manganellate le ha prese veramente in testa e, credimi, dalla parte dell' impugnatura . Tu l' hai fatto il 68 ?Altri tempi, altra energia, altri ideali , altra consapevolezza. "Dimmi chi erano i Beatles ..."dice una canzone di Morandi....io te lo posso dire cos' è stato il 68. Ma a chi veniva in mente di denunciare le sole Forze dell' Ordine che ci menavano quando avevamo una societa' intera da distruggere e ricostruire ? Illusi ? Si, oggi , lo riconosco ma allora ci credevamo veramente, noi , i giovani, gli studenti, gli universitari che vivevamo di pane e politica , di dibattiti, di collettivi .Le botte le prendevamo sulle piazze e , se tornavamo ammaccati a casa , dovevamo stare zitti perche' altrimenti erano botte pure dai padri indignati e da madri inviperite. Ho esperienza dei giovani , ho insegnato per 40 anni nelle scuole superiori e in tutto questo tempo (40 anni sono tanti....), ho visto cambiare la societa' ma soprattutto i giovani con cui ho condiviso tanti giorni , tante ore della mia vita e sono testimone di un cambiamento regressivo dell' animo giovanile in cui l' apparire è prioritario all' essere, la tracotanza è confusa con il coraggio, la volgarita' diventa sinonimo di originalita', la violenza fine a se stessa appare manifestazione della propria personalita'dirompente. Le colpe ?Ognuno se le assuma finalmente :la scuola allo sfascio,le famiglie deresponzabilizzate e deresponsabilizzanti,la politica corrotta moralmente e materialmente, tutti noi che assistiamo in silenzio .Ma , credimi, Pato, quando il corteo sfilava per il Corso San Giorgio e i giovani sempre belli ai miei occhi ,scandivano in coro "Il futuro siamo noi ", mi sono sentita stringere il cuore.Ma quale futuro ?Con affetto, credimi ,Aurora.
Gentile Signora Aurora, La ringrazio per la risposta ma mi dispiace non posso condividere con Lei il Suo pensiero relativo al trovarsi in diritto di dare o nel dovere di prendere le botte a prescindere dalle annate o dalle motivazioni......mi dispiace, ma nella mia umile esperienza di vita , come Lei certamente saprà, ci sono uomini di stato (fortunatamente non il nostro) che con la scusa di fare certe "cose" per il bene del popolo lo ha poi ridotto in un nulla. Penso che l'isolare pensieri deviati, non sia la stessa cosa dal reprimere un malcontento che purtroppo ormai sta diventando sempre più diffuso nella nostra società. Per questo una società civile ha bisogno di PROFESSIONISTI DELLA LEGALITA' e UOMINI DI STATO .Ed allora mi chiedo: "ok, siamo arrivati a questo punto...cerco di farmene una ragione con la favoletta che ci viene raccontata ogni giorno relativa al fatto che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità...stupidi bimbi viziati...forse con l'illusoria speranza verso un futuro migliore...ed invece se questo futuro migliore Lei dice che non ci sarà mai, io mi chiedo dal profondo della mia semplicità: Ok, ma tutto questo chi lo ha voluto? il semplice popolino che "chiacchiera" oppure la chiara volontà di chi ci governa per arrivare a ciò? o vogliamo dire che sono TUTTI INCAPACI coloro che ci hanno sempre governato? ed allora io dico a questi giovani: CONTINUATE COSI'! per tutti noi esseri umani vittime di questo sistema virtuale fatto solo dell'oggi e nella speranza di illudersi con il materialismo per ottenere sempre di più il nulla CERCANDO DI SPOGLIARE IL PIU' POSSIBILE IL PROSSIMO! ed allora si che potremo essere finalmente tutti "BOCCIATI" per non essere stati capaci di convivere con questo sistema, per non averne capito i meccanismi attuati dai tecnici che ci stanno salvando,ma per aver studiato bene la disobbedianza civile, in barba alle ideologie ed ai pregiudizi! in barba a questo sistema che annienta la bellezza dell'essere umano! NO AL DIRITTO DI ESSERE VIOLENTI! PER NESSUNO! L'esempio deve partire da Voi giovani! IO CREDO IN VOI! NON MOLLATE! E' VERO IL FUTURO SIETE VOI!