Salta al contenuto principale

La Regione Abruzzo è Maschilista

di Anonimo
3 minuti

L’orizzonte su cui si è svolta la recente campagna elettorale si fa sempre più nitido e chiaro, così come oscuro e preoccupante si fa il futuro del territorio di Teramo e della sua provincia.
La sensazione ,soprattutto per chi è stato in prima linea come candidato, è che si sia  giocata una partita “truccata”, già decisa prima ancora del risultato emerso dalle urne.
A preoccuparmi è la scarsa attenzione rivolta a Teramo città ed a gran parte della sua provincia. 

A dire il vero, lo avevo temuto. Se è vero che la giunta Chiodi aveva  prodotto un’anomalia , nell’evidente  squilibrio di rappresentanza , determinando un precedente di cui oggi, forse, paghiamo il conto,  è altrettanto vero che in tanti abbiamo invocato ,e per  questo “messo la faccia”, un cambiamento ,un’inversione di rotta.
Negli anni vissuti da consigliera  di minoranza al Comune di Atri  ho combattuto contro la lottizzazione sfacciata e volgare, contro la prepotenza che ,forse, ancora troppo idealmente , imputavo ad una “ parte” . 
Prendo atto, oggi, che il “copione” è ,invece, sempre lo stesso.
Cambiano gli uomini, ma non i metodi.

Già ,gli uomini. Apro una parentesi sull’ipocrisia della sbandierata rappresentanza di genere : fiocchetto rosa necessario solo a chiudere le liste ( per imposizione di legge), quando i giochi erano più che fatti.
Il risultato?
Un governo  regionale più maschile e maschilista di sempre.
E non si dica, per favore,  che le donne non votano le donne !
Le donne candidate, la gran parte di esse, hanno trovato un campo già saturo quando è ufficialmente iniziata la campagna elettorale. Basta per favore, non abbiamo più nulla da imparare!

Quello della territorialità è ,oggi, la vera emergenza, la vera priorità che può  trasformarsi  in contrapposizione tra territori. Le quattro province abruzzesi ,diverse per peculiarità specifiche ma uguali nell’importanza, rischiano di vedersi condizionate da logiche di priorità ,non di programmi, ma di ruoli, già preconfezionati prima ancora che fossero presentate le liste .

Il primo requisito ,in politica, come nella vita ,è la coerenza ,nelle parole e nelle azioni. Per carattere e per autonomia, ho sempre detto quel che penso , e torno a farlo. Avrà forse ragione Brucchi? 
Mi chiedo ,ora, cosa ne pensi, cara  Manola. Ti ho sostenuta ,perché ho creduto che fosse possibile cambiare rotta. Ti sei battuta perché questo fosse possibile…ora hai davanti una sfida enorme, e l’hai verso i tuoi amici, senza più alibi, perché  è  il tuo partito, di cui sei presidente .  

Riponi gli abiti dell’ appartenenza e indossa quelli  della  teramanità. La territorialità non s’invoca a fasi alterne.

Gabriella Liberatore

Commenta

CAPTCHA

Commenti

La Signora Liberatore è a conoscenza che i consiglieri regionali non hanno vincolo di mandato? Ecco un'altra nostalgica del campanile! Ma per piacere.......
Grande Gabriella! Come sempre non hai paura di dire la verità. Un saluto da un tuo amico di Atri!
Brava Gabriella . Finalmente una donna che non ha paura di dire le cose come stanno. Non solo la regione abruzzo e' la piu' maschilista d'Italia ma anche il PD abruzzese e' il piu' maschilista di tutti. Infatti, avendo eletto una sola donna in consiglio, invece di cercare, per quanto possibile, di rimediare attingendo dalle elettorali una seconda donna da portare in giunta che fa? ....... tira fuori dall'archivio PCI-PDS-DS-PD Giovanni Lolli, gia segretario regionale PCI, gia' 2 volte onorevole, gia' sottosegretario, gia' membro delle segreteria nazionale del partito con Veltroni. Ma vivadio, stiamo facendo a meno di Veltroni e non possiamo fare a meno di Lolli???? In questa deprimente vicenda quello che piu' sorprende e' il silenzio imbarazzante delle donne del PD! Alle prime avvisaglie della scivolata maschilista, alcune di loro, sollecitate a farsi sentire, rispondevano di aspettare la fine della campagna elettorale per poi fare sfracelli. Le hai sentite tu Gabriella? Io no, io ho sentito solo un grande silenzio!
Cara Signora Liberarore, mi perdoni, anzi, perdoni la mia grande ignoranza, ma io non riesco a capire quale sia l'enorme sfida che ha datanti la signora Di Pasquale. Mi sarebbe piaciuto sentirla al momento della sua richiesta di una candidatura regionale o al momento della stangata a Giovanni Cavallari. Parlare adesso dopo lo sfacelo politico non ha senso.
Per Adespoto. Troverà,proprio su questo blog,il mio pensiero a proposito della vicenda di Giovanni. Con un pò di pazienza nella ricerca, la troverà. Buona serata
Una previsione: D'Alfonso elargirà poltrone alla vecchia maniera. Ad esempio non chiuderà gli enti inutili, li utilizzerà per sistemare fidi e fidati. E' già tutto a posto, tutto incontrato, tutto promesso. Siccome è di parola, tutto già fatto. Nel teramano persone del teramano e così via, la territorialità è salva. Volti già visti e rivisti, la restaurazione al posto del rinnovamento. Ma lo si sapeva anche prima del voto. Agli abruzzesi va bene così.
Signor Enzo Scalone, probabilmente il democristiano D'Alfonso ha inteso premiare uno come Lolli che ha contribuito, insieme a Veltroni e tanti di voi, a trasformare la più grande forza della sinistra italiana in una vecchia, ma moderna democrazia cristiana. Non c'era, mi pare, una donna che potesse rivendicare gli stessi indiscutibili meriti. Complimenti per la foto... un capolavoro di sintesi.
Scalone, Di liberatore oramai il tempo e passato per voi fatevi da parte ci sono i nipoti
Cos'è...la rivendicazione dell'assessorato esterno da parte di chi non è stata prescelta dall'elettorato? o... la strategia dell'alzare la voce per carpire un incarico presso uno degli enti pubblici? Vecchi metodi!!! Vecchia politica!!! Chi non è stato eletto non dovrebbe essere riciclato!!!!
Caro Scalone, un attacco a Giovanni Lolli da parte tua mi sembra quasi uno scherzo. Voglio pensare e credere che negli ultimi anni un po' come tutti ex PCI, PDS, DS, e ora PD sia subentrato in tutti voi un di voglia di amministrare a tutti costi. Qualcuno vi potrebbe definire mascherati democristiani. ovviamente non mi rivolgo solamente a te perché questo virus ha colpito molti di voi come la sig. Misticoni, Melarangelo, Ruffini etc etc. Mi sarei aspettato da parte dell'intera provincia un comunicato contro il Sig. Ruffini che dopo aver sbandierato a tutto campo che non si sarebbe più candidato alla regione ha buttato la maschera con un accordo personale con il sig. D'Alfonso per andare a svolgere il capo di Gabinetto. sapete per quale motivo ha tanto rincorso questo incarico perché il poverino non ha ancora raggiunto l'età pensionabile e se non avesse avuto questo incarico rischiava di tornare a fare il geom. al comune di Nereto. Poverino. Vive con i soldi della politica da oltre trenta dico 30 anni . Poverino. Attaccate Lolli la pagliuzza e non vedete Ruffini la trave. Al posto del sig. Ruffini non ci poteva stare qualche bravo giovane che potesse aiutare questa provincia per i prossimi 15- 20 anni. Per esempio l'avv. Renzo Di Sabatino = all'avv. Mazzarelli ?
sig. liberatore . La inviterei a chiarire meglio il passaggio della sig. ra Di Pasquale ovvero quando dice " Mi chiedo ,ora, cosa ne pensi, cara Manola. Ti ho sostenuta, perché ho creduto che fosse possibile cambiare rotta. Ti sei battuta perché questo fosse possibile…ora hai davanti una sfida enorme, e l’hai verso i tuoi amici, senza più alibi, perché è il tuo partito, di cui sei presidente . " Mi scusi ma a che si riferisce ? Lei crede che l'avv. possa pensare alle donne in senso lato o la invoca ad impegnarsi per se stessa? Perché di questo non si deve preoccupare.
Gent.ma Prof.ssa Liberatore, mi dispiace dirlo ma io fui profeta in patria. Le parole che oggi leggo con molto dispiacere sono le medesime che io, le dissi in un breve ma intenso incontro con Lei. Non esiste cosa più brutta che sentirsi tradita dalla sua stessa coalizione per non parlare di persone per le quali sono stati spesi soldi, tempo, messo la faccia e chiesto il voto facendo credere che con questa persona le cose potevano cambiare. Io ti capisco e ti sono vicino. Prima o poi ci ritroveremo e saremo ancora più. . . . . . . . fessi di oggi.
Nessun ostracismo nei confronti di Lolli ci sarebbe stato da parte mia se lui : a) si fosse candidato b) fosse stato eletto c) fosse stato il più votato Allora si che avrebbe avuto tutte le carte in regola per fare l'assessore regionale , nonché il vicepresidente di giunta. E' immorale che nel PD regionale, dopo tanto parlare di rinnovamento , di "metodo Renzi" e tante " grida " di manzoniana memoria a favore della rottamazione, si facciano accordi tra maggiorenti di lungo corso, nati e cresciuti nella prima repubblica, pasciuti nella seconda , che godono di frutti acquisiti dall'altrui fatica . Ancora più immorale è che dopo tanto "renzismo " sbandierato a destra e a manca da tantissimi capibastone , solo pochi sparuti militanti alzano la voce contro cotanta ingiustizia , mentre la stragrande maggioranza rimane muta e prona in attesa di essere gratificata con il solito piatto di lenticchie dal monarca di turno.
@Signora Di Liberatore il chiacchiericcio che si è fatto ultimamente su queste benedette nomine sfocia sempre in discorsi retorici sino a toccare il ridicolo nelle ultime elezioni quando siamo stati costretti a votare con l'imbroglio della parità di genere. Imbroglio si perché si vuol far passare come reale problema la mancanza di rappresentanza femminile quando sappiamo benissimo che nella nostra politica è sopratutto nel PD ad essere meno rappresentato di tutti è l'intelligenza. Ho sempre auspicato che le donne prendessero il potere ma che lo facessero non tramite mezzucci tipicamente maschili ma proprio tramite quella intelligenza tanto ricercata che molto serve e servirebbe alla nostra politica. Invece cosa mi ritrovo leggere stupide guerre di campanile che tutto fanno tranne l'interesse comune qui si spartiscono poltrone, si caldeggiano nomi celati dietro parità di genere e presunte rappresentanze territoriali.....eppure mi sembra che l'elettore si sia espresso. Poi mi permetta di “unirmi” all'invito che fa alla presidentessa del Pd spero cambi rotta il prima possibile...e il prima possibile molli una futura candidatura con l'ultima sconfitta ha fatto l'en plein.... il pd continua a candidarla e farla auto candidare e di pari passo brucia possibili “cavalli” vincenti e giovani promettenti... Ecco la vera sfida!
Fra la presente nota di Gabriella Liberatore e l’articolo pubblicato sempre su questo blog “Il PD di Teramo verso il commissariamento” (9 giugno scorso), ho letto tantissimi interventi che, seppur pubblicati pressoché totalmente da teramani convinti militanti piddini (notoriamente “convinti” perché i post li hanno firmati col proprio nome e cognome, o certamente “convinti” perché li hanno strutturati con tale dovizia di particolari da far capire inequivocabilmente che sono personaggi con altissima cognizione di causa piddino-teramana), riflettevano tali e tante divergenze fra loro e tali e tante critiche su quanto da un altro (o da altri) sostenuto, da far apparire un confronto fra un gruppo di SEL ed uno di Forza Nuova alla stregua dello scambio dei regali in famiglia sotto l’albero di Natale. Tutto ciò altro non comprova se non che quando il PD è maggioranza, la querelle fra chi ne fa attivamente parte sulla distribuzione delle poltrone giunge più puntuale dell’ora segnata da un orologio atomico costruito nei laboratori del NIST. Ed il PD teramano non fa eccezione, anzi… E’ oggettivamente singolare che questa caratteristica, evidentemente insita nel DNA del partito di Renzi, qui a Teramo (per non generalizzare così da restare in linea con i due summenzionati articoli) non è che viene sottolineata dagli avversari politici – Chiodi e Brucchi su tutti… li avessi sentiti una volta fare un vago riferimento agli argomenti dei quali qui si disquisisce, fosse anche solo per bieca strumentalizzazione – bensì da chi dimora stabilmente all’interno dello stesso PD locale, o da chi ci dimorava e adesso se n’è scappato a gambe levate per sua scelta o perché è stato messo nelle condizioni di doverlo fare. E pensare che i teramani diretti interessati in ragione del loro orientamento politico piddino che oggi si infervorano sul “perché Lolli e non chi dico io?”, o sul “perché Ruffini invece che…?”, o sul probabilmente ancor più scottante “perché la Di Pasquale e non Cavallari?” (quest’ultimo dilemma interno al PD cittadino da non tralasciare, visto che, a quanto pare, si tratta di una faccenda niente affatto sopita fra gli attivisti del medesimo partito), sono gli stessi che per raggiungere il fine di defenestrare Chiodi in Regione (riuscendo nell’intento con un esito più che positivo) e Brucchi al Comune (non riuscendo nell’intento in maniera straordinariamente negativa se rapportata al trend nazionale e regionale del PD), hanno utilizzato quale argomento prevalente per ammaliare i propri elettori la necessità di sbarazzarsi di chi aveva sino a quel momento governato badando solo a spartirsi il potere. Siamo davvero in presenza del bue che dice cornuto all’asino, con l’aggravante che il bue lo sa benissimo di avere le corna. Si tratta del proverbio che penso sia quello che rende meglio l’idea pertanto nessuno se la prenda, perché l’ho citato assolutamente senza l’intenzione di offendere i componenti del PD di Teramo (fra i quali, peraltro, vi sono diversi miei buoni amici). Se ne avessi trovato un detto più appropriato l’avrei usato, ma non l’ho trovato. Mi scuso comunque se ho urtato la suscettibilità di qualcuno, spero si comprenda che ho solo voluto esprimere il più chiaramente possibile un mio parere.
Ma chiedersi perche' le donne abbiano preferito votare uomini no? Evidentemente le candidate non erano all'altezza. Basta scuse. La doppia preferenza di genere e' antidemocratica e soprattutto fa apparire le donne come invalide elettorali in cerca di aiutini.
Santa Crux vatti a leggere l'Ifigonia e potrai capire.......
Caro Antonio (Scognomato direbbe Toto') forse non ti sei accorto che da tempo mi sono tirato indietro e che il mio residuo impegno politico e' volto solo a che altrettento facciano tutti quelli della mia eta o che almeno da un ventennio fanno politica. Ciao
@ Scalone. Allora ti stai impegnando anche per far ritirare la Di Pasquale che da oltre 20 la vediamo candidata a tutto. Se ti capita di incontrala sulle che prossimamente si vota per l'associazione nazionale d candidati che più di quattro volte sono stete clamorosamente sconfitte .Aiutaci anche con Melarangelo un meno giovane ma sempre piu anziano a mandarlo a casa. Specialmente quando fa analisi politiche come ieri sera. Per lui il risultato e' soddisfacente mentre per me e' disastroso. Se ci sono questi potresti quasi rientrare con loro.
@il dubbio...esatto ! La preferenza di genere e' un'offesa a tutte le donne !!! Avrebbero dovuto ribellarsi per questo aiuto di cui non avevano bisogno. Ma daltronde chi legifera non ne azzecca una dall'ultima glaciazione. Le donne ci sono superiori in tutto. Punto. Entro 50 anni saremo estinti...:):):)
@ Scalone. Dimenticavo io scognomato ma tu scoglio. . . . .to
Non sta al sottoscritto difendere Scalone, ma vi posso assicurare che se c'è uno con le polle nel PD è proprio lui. Mi auguro che ci possa essere un campionato dei trombati, il PD Teramo sicuramente riempirebbe il podio come pure, in caso di un campionato di autonominati comquisterebbe il primo posto. Domanda: parrebbe che un dirigente del PCR si sia impegnato a chiedere voti per un esponente del PD, sarà vero? Se si, che aspetta il partito della rifondazione a cacciarlo? Com'è bella la politica.
Mio Dio che orrore di foto... Io porterei quel carico ad una sola condizione: quella di mettergli fuoco arrivata alla fine della salita (accendendolo con la sigaretta, ovviamente) per poi spingerci dentro quel disgraziato. Teramano, tu sì che hai capito tutto della vita!!! ;-)