Prendete la macchina, come tutte le mattine, uscite dal vostro garage, vi immettete su una strada e vi chiedete se siate effettivamente ancora nella vostra provincia o se qualcuno vi abbia catapultato improvvisamente in una giungla.
L’erba alta ai lati delle strade, o in mezzo alle rotonde ed agli spartitraffico, vi impedisce di vedere correttamente gli altri utenti della strada, proprio mentre siete costretti a zigzagare tra migliaia di buche per evitare di buttare la macchina, o a fare percorsi di sterrato come novelli piloti di rally.
La nostra provincia è veramente in ginocchio, così malridotta da non sembrare più se stessa.
Ci chiediamo dove siano finite le promesse di assunzione di cento cantonieri per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali e se non sia paradossale, per non usare altri termini, che addirittura siano diminuiti di dieci unità, ci chiediamo come sia possibile pensare di procedere allo sfalcio dell’erba solo a partire dal 20 giugno, mettendo così seriamente a rischio la vita di migliaia di automobilisti che ogni giorno le utilizzano.
Ci chiediamo se l’attuale amministrazione provinciale di Teramo abbia stipulato una qualche forma di convenzione con le concessionarie che vendono fuoristrada, perché affrontare manti stradali sconnessi, pieni di buche, di fango ancora non rimosso delle frane che si verificano ad ogni temporale, parzialmente crollati, con segnaletica di pericolo praticamente invisibile, richiede mezzi attrezzati ed una buona dose di coraggio.
L’alluvione che ad inizio marzo ha flagellato la nostra provincia, a tre mesi di distanza ha ancora il suo strascico di pesanti conseguenze: nemmeno un euro è stato stanziato per venire incontro alle necessità dei comuni maggiormente colpiti, che hanno dovuto fare affidamento sulle già scarne risorse di cui dispongono, togliendole a capitoli di spesa quali il sociale, il welfare, il lavoro, di cui pagheranno le conseguenze cittadini già oberati dal taglio dei trasferimenti centrali.
La promessa nomina del presidente Catarra come commissario, non è ancora avvenuta e questo inevitabilmente rallenta il processo di stanziamento dei fondi, nonostante il centro destra sia attualmente in grado di dispiegare una “filiera politica” completa, che oltre l’amministrazione provinciale, comprende quella regionale, in cui è inutile ricordare la presenza di ben quattro assessori teramani ed ancora il governo nazionale.
Mentre la regione Veneto, a suon di minacce e ricatti al governo di cui politicamente è parte integrante, chiede ulteriori finanziamenti per risollevare le sorti del proprio territorio e la cugina regione Marche, anticipa milioni di euro ai comuni colpiti dalle stesse disgrazie atmosferiche, il presidente Chiodi non riesce a fare di meglio che mettere a disposizione, per fronteggiare una simile emergenza, i pochi fondi per la manutenzione ordinaria.
L’incapacità gestionale e amministrativa di questa compagine politica è sotto l’occhio di ognuno di noi, ogni giorno, l’incuria dimostrata nei confronti del territorio in cui essi stessi vivono è lo sdegno e la denuncia dei cittadini di cui vogliamo farci portartori.
Sandro Mariani vice segretario provinciale PD Teramo
Camillo D’Angelo
Moreno Fieni segretario provinciale GD Teramo
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Un anonimo che mi chiede di Metterci la Faccia?....Sei un ossimoro...
Caro Anonimo avrei potuto non pubblicare questo commento, ma in fondo è bene tracciare la differenza di educazione e di classe. Io non appartengo a nessuno, non ho tessere di partito, ma seguo il mio istinto di morale e di etica. Non accetterò mai nessuna candidatura perchè non sono all'altezza e neanche incarichi politici, continuerò con il suo permesso a rappresentare le segnalazioni dei cittadini. Grazie.