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Quella Montagna dimenticata: Valle Castellana senza Uffici Postali

2 minuti

La montagna quella vera, quella lontana 30 e più chilometri dalla città capoluogo, quella che durante la stagione invernale vive annualmente l'emergenza neve, quella che fa i conti con i posti di lavoro che non esistono, quella che fa i conti con gli sciacalli e con i predatori delle poche risorse naturali rimaste, quella montagna, ha subito un altro duro colpo dalla società o meglio da una delle più note SpA d'Italia. Le Poste Italiane.
Prima il caos per le strade franate ancora non riparate, poi la condizione del manto stradale a dir poco vergognoso,poi la paura dell'inceneritore e ora anche uno di quei pochi servizi che ancora restano sul territorio, lo storico Ufficio Postale, sta per scomparire.
Valle Castellana, secondo comune d'Italia per estensione con una densità di 10 abitanti per kmq, con frazione tra loro distanti anche più di 30km, rischia la chiusura di 3 uffici postali su 3.
Come pubblicato sul sito del corriere, la società poste italiane ha redatto l'elenco degli uffici postali che intende chiudere e Valle Castellana, compare per 3 volte, come un'antica tortura cinese.
Se Poste Italiane condurrà una simile politica di tagli, questo Comune rimarrà senza uno sportello e i numerosi pensionati dovranno prendere l'autobus e andare ad Ascoli Piceno, per ritirare la propria pensione, pagare un vaglia o qualsiasi altro servizio.
L'appello dell'Amministrazione è rivolto alla politica, quelle rimasta con una coscienza civile, affinché possa tornare a tutelare il territorio, in particolare quello montano, già profondamente penalizzato dalla politica del Parco Gran Sasso.
La politica non può come le banche e le aziende fare i conti solo sui numeri. Esistono altre ragioni auree, come la storia, la cultura, il sociale, la stessa vita.
Valle Castellana conta 60 sorgenti potabili per 40 frazioni e oggi 4 di queste erano per l'ennesima volta senz'acqua.
Siamo la comunità del buon cibo, delle bellezze naturalistiche, dell'acqua, ma c'è ancora, chi prova... a darcela a bere.
Ora basta.
 

PS: Altro articolo uscito sull'argomento (mauriziodibiagio.blogspot.it/2012/07/taglio-agli-uffici-postali-per-protesta.html)

     Ing. Camillo D'Angelo
  vice sindaco di Valle Castellana
 

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Commenti

Da tempo le Poste Italiane hanno perso, come le ferrovie e altri servizi che, dallo stato, sono stati privatizzati, il loro ruolo "pubblico". Non resta che sperare in qualche operatore privato, magari selezionato dalle future unioni dei comuni (che aspettano i comuni di Gran Sasso e Monti della Laga a consorziarsi? D'altra parte tra un po' saranno obbligati...), con bando pubblico, sostituisca l'attuale servizio postale, incrementandolo, magari con un "ufficio mobile" che serva tutto il territorio proponendo altre opportunità (consegna farmaci, vendita altri bene di prima necessità, prenotazioni visite mediche e esami specialistici, ecc.)....
...caro Camillo.... Purtroppo, nella regione "Giardino d'Italia" la politica progetta di realizzare inceneritori, che come diceva il governatore chiodi "_...e non ditemi che fa venire il cancro, perchè non è vero..."; Oppure la politica cerca di aggirare leggi e popolazioni per poter scavare e perforare coste e terreni interno per trovare il petrolio!!!!! (vedi la nota sindrome del ginecologo impazzito di cui soffrono gli uomini del pdl). Oppure si inventano nuove teorie che sconvolgono in toto il lavoro di luminari ed illustri scienziati, come quando tancredi esclama "_...l'incenerimento è la perfetta conclusione del ciclo dei rifiuti...", si perchè la cenere tossica prodotta dall'inceneritore non è un rifiuto, la si può usare per concimare campi dove cresceranno pomodori color melanzana al sapore di merda!!! Ma quanto sono lontani dalla realtà sti scienziati??? Al CERN devono andare a lavorare, non in regione! E' ORA DI SMETTERLA DI METTERE NELLE MANI DI QUESTI IMPIEGATI DI PARTITO IL BENE PUBBLICO E' ORA CHE CHI AMMINISTRA ABBIA UN SOLO REFERENTE, I CITTADINI.
Complimenti al vice sindaco. Parole che giungono dal cuore ai cuori. Finalmente.
Un amministratore con le palle. Pane al pane vino al vino. Vediamo chi ha il coraggio di fare lo stesso. Fate sentire la vostra voce. Forza.
La Tavola è meravigliosa e descrive perfettamente lo stato di isolamento dei giovani della Montagna.- La droga è un altro spettro. Invito, il vice sindaco, D'Angelo, che mi sembra giovane e attivo, a organizzare convegni sul tema in montagna, invitando la politica vera. Come Docente, vorrei evidenziare il linguaggio scelto per comunicare. Gli americani da anni utilizzano la scrittura a fronte, sinonimo di verbo diretto. Bravo.
Caro D'Angelo, noi siamo per l'abolizione di tutti i consorzi e i BIm, lei? Con i soldi dei carrozzoni potremo finalmente investire in montagna.
Grazie a Giuliana di Candido...

Gentile Prof.ssa Di Candido la ringrazio per l'apprezzamento e le lascio su questo blog i miei contatti con i quali se vorrà, potrà contattarmi per proporre iniziative di sensibilizzazione e di approfondimento sul territorio. L'amministrazione della quale faccio parte è attenta e vigile e investe moltissimo sul sociale. Saremo in grado di suscitare l'interesse della politica "vera" ?

cell. 3493299515
mail cami.dangelo@libero.it

Caro collega Montanaro, seguendo il mio profilo facebook e le mie precedenti dichiarazione noterai che sono uno dei pochissimi amministratori( fatta eccezione per il Sindaco di Rocca Santa Maria e di Penna Sant'Andrea) che conti alla mano ha dimostrato l'inutilita dei Bim e di altri carrozzoni simili. Proprio dopodomani i comuni del Bim Tronto andranno in Regione per definite i tempi e i modi per la chiusura. Per quanto riguarda gli altri enti purtroppo troppi sindaci della montagna sono ostaggio di poltrone e di partiti sminuendo il danno economico che si arreca ai comuni mantenendo in vita questi enti TotalmentE inutili. Il comune di Valle Castellana con i soldi del Bim Tronto ridurrà la Tarsu ai cittadini, è preferibile pagare il 50% di immondizia o avere una fontana restaurata con la targhetta del Bim sopra?
Salve, se andrà in porto questa decisione delle Poste Italiane non lo so, e spero vivamente di no, ma è esattamente il contrario di quello che si dovrebbe fare per le nostre zone di Montagna, probabilmente chi pensa di togliere l'ufficio postale di Valle Castellana non conosce nemmeno dove sia e veramente si farebbe "macelleria sociale", una "spending review" insopportabile, se ciò accadesse le Poste Italiane sarebbero meno Italiane. In bocca al lupo agli Amministratori locali. bruno