Chi non ha buona testa, ha buone gambe” Mio padre mi ha ripetuto fino allo spasimo queste parole ogni volta che in vita mia ho dimenticato qualcosa, lo stesso spasimo che provavo quando dovevo correre a rimediare all’errore compiuto. Di fronte alla “dimenticanza” del Governatore Chiodi è l’unica cosa che ci viene da dire.
Non riusciamo a commentare diversamente come si possa giustificare un tale atteggiamento da parte della Segreteria Generale della giunta regionale, come si possa dire in continuazione ai cittadini che da due anni attendono pazientemente che arrivino i promessi e ripromessi fondi FAS destinati ad arginare i danni della passata alluvione, che si sono dimenticati di compilare la proroga per lo stato di calamità nella nostra regione, che alla fine le speranze di rinascita e di rilancio sono state completamente disattese, annullate, disilluse.
Cosa si può dire ad un territorio già in ginocchio per la crisi economica, che è stato flagellato dalle calamità naturali e che adesso vede sfumare la possibilità di un rilancio, di far lavorare ditte locali e dare un po’ di respiro a gente che da anni può contare soltanto sulle proprie forze?
Questa giunta regionale, continua a sbandierare risultati ottenuti, ma non si ferma a guardare indietro la scia di sofferenza lasciata sulle spalle dei più deboli, dei più bisognosi. Quelli che ad inizio anno, hanno trovato un aumento del bollo auto, quelli che hanno trovato un aumento sulle accise del carburante, quelli che vanno in ospedale e fanno la fila per ore al pronto soccorso o peggio non trovano assistenza sanitaria, quelli che pagano di più la tassa sui rifiuti nonostante la raccolta differenziata.
Gli stessi che vedono che i nostri cugini marchigiani, a due passi da noi, ottengono tutto questo, ottengono l’obiettivo di incentivare l’economia territoriale e godono dell’assistenza di cui la dignità di ognuno di noi avrebbe bisogno. Carlo Levi ebbe modo di dire che “Cristo si è fermato ad Eboli” forse per noi si è fermato ad Ascoli Piceno.
Non sappiamo cosa dire, non perché non ci siano argomenti di cui discutere e dibattere, ma semplicemente perché ormai siamo arrivati all’assurdo, al paradosso, ci sembra di vivere in un incubo senza fine che ci lascia sconcertati, la nostra cara regione, con questa gestione, è giunta al collasso, sull’orlo di un baratro, una specie di bomba ad orologeria con i secondi contati.
Dopo l’ennesimo “errore” l’ultima cosa che vorremmo dire al Governatore Chiodi, è un atto di responsabilità nei confronti di se stesso e dei cittadini abruzzesi, come avrebbe detto mio padre le “buone gambe” in questo caso servirebbero per correre a rassegnare le dimissioni. Ma la nostra regione si sa, in questo è differente.
Moreno Fieni
Presidente Associazione Culturale Centro di Gravità
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