Il manager Varrassi diventa un grande Maestro di comunicazione quando parla di problemi organizzativi e dimentica la sospensiva del Consiglio di Stato. Tre liberi pensieri sull'Ospedale di Atri. Tre ascolti. A voi il giudizio.
Gabriella Liberatore: Ha davvero dell'incredibile la comunicazione a firma del Direttore Generale della Asl di Teramo con cui dispone il ripristino di tutte le attività antecedenti i provvedimenti aziendali relativi a Unita' Coronarica,Unita' di Urologia, Servizio diagnosi e cura Unita' di Psichiatria, del presidio ospedaliero di Atri,in attesa di risoluzione di importanti motivazioni interne!
> Si fa sempre piu' arduo il ripristino della verità in tutta questa paradossale vicenda! Urliamo e urleremo in tutte le sedi che quelle che Varrassi chiama 'motivazioni interne ' non sono altro che conseguenza del provvedimento di sospensiva del Consiglio di Stato da cui discende obbligo di rispetto ed esecuzione!!!
> Sarebbe stato certamente piu' opportuno, da parte sua, richiamarsi a quest'ultimo e non invocare presunte ragioni organizzative che, toh, come d'incanto, sopraggiungono all'indomani della pronuncia di sospensiva, si sarebbe risparmiato una davvero misera figura .
> La verità e' che il Direttore Generale ha clamorosamente smentito se stesso, le sue parole e il suo atto aziendale che ha difeso strenuamente fino a due giorni fa , quando esultava di fronte alla sentenza del TAR Abruzzo.
> Crediamo, pertanto, che ,alla luce di scelte assunte con così estrema superficialità, sia necessario un rafforzamento di vigilanza da parte nostra , della comunita' atriana e degli operatori del San Liberatore ,perché e ' evidente che siamo di fronte ad una politica sanitaria che poggia le sue basi solo ed esclusivamente su squallide logiche politiche e di potere!
> Aspettiamo la cittadinanza,operatori, forze politiche ,associazioni venerdi 16 Settembre alle ore 17 in piazza Duomo ,perché insieme stabiliremo tutte le azioni future per continuare la nostra battaglia di civiltà .
Aurelio Tracanna:Occorre partire da ciò che è presente sul territorio dalle qualità esistenti a cui i cittadini hanno fatto e fanno riferimento chiedendo quei servizi, e da questo costruire quel processo virtuoso ed intelligente che porti ad un piano sanitario sostenibile e migliore per tutti i cittadini perché non c’è legge divina o naturale che possa giustificare il mantenimento ed il rafforzamento di un asse Teramo-Giulianova che andrebbe a discapito di tutta la collettività provinciale favorendo li sì doppioni e sovrapposizioni creando discriminazioni e privilegi tra i cittadini che contribuiscono al pari alla spesa sanitaria.
Constatando che non vi è nulla di quanto auspicato e già richiamato dal sottoscritto in occasione del Consiglio Provinciale tenuto sulla sanità lo scorso Luglio e ribadito in una lettera aperta al Governatore Chiodi, occorre difendere con tutti i mezzi legittimi e democratici l’esistente sia con quelli giudiziari che con quelli partecipativi coinvolgendo l’intera cittadinanza provinciale ed in particolare dell’intera area vasta che gravita sul nostro nosocomio ( vedi assemblea pubblica venerdi 16 c.m ad Atri), affinchè si chieda di conoscere se c’è, il progetto sanitario provinciale che necessariamente deve integrarsi in quello Regionale, di condividere le logiche e le responsabilità, di sapere cosa deve essere potenziato e cosa dismesso e perché, e non essere tacitati con promesse di questo o quel macchinario, ben sapendo che il vero nodo è nel creare dei poli sanitari specialistici di eccellenza il più possibile diffusi sul territorio, andando ad utilizzare le stutture ospedaliere esistenti ed impiegare quelle risorse paventate per le costruzioni dei 5 nuovi ospedali nella Regione, per potenziare e migliorare il servizio sanitario sotto tutti i profili.
Herbert Tuttolani: Il pasticciato comunicato diramato ieri dal sindaco Astolfi, merita una riflessione. Tralasciando la figuraccia sulla confusione delle date, sintomo di un evidente imbarazzo sulla vicenda cui si vuole rimediare di fretta e furia, il PD di Atri non tollera che le sorti dell’Ospedale di Atri vengano decise e “concordate” nel chiuso di una stanza, tra i notabili del PDL, senza il coinvolgimento di tutte le parti politiche e sociali rappresentanti la città, che pure ha espresso un Comitato a difesa dell’Ospedale, presieduto dal compianto Giovanni Verna, nonché una Commissione consiliare, voluta anche dal Sindaco e composta da tecnici esperti del settore.
Non possiamo, inoltre, non stigmatizzare la schizofrenica gestione della ASL: nel piano di riassetto dell’Ospedale Urologia e Psichiatria erano diventate H12, ora sono tornate H24, ma fino a quando? Le parole di Varrassi, ormai, lasciano il tempo che trovano, visto che ha detto tutto e il suo contrario: insomma, c’è poco da credergli!
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