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I vigliacchi intorno a Malavolta

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Lo sapete perchè non ho mai voluto lavorare per l'imprenditore, il candidato, il commendatore, Aristide Malavolta?
Lo sapete perchè mi hanno raccontato tante storie su di lui?
Lo sapete che significa la sua morte?
Io odio i cortigiani, gli avvoltoi, le sanguisughe quelli che si vestono alla simil padrone, che pensano come lui, che ruotano intorno a lui, che vivono di riflesso, flessi.
Quella tipologia di persona che cura il male della società.
Quelli che ti tradiscono alla prima debolezza.
Che ti sfiorano di malelingue. Che trasmettono odio.

Malavolta era un imprenditore.
Sarà anche fallito ma lo era di successo.
Aveva comunque fatto lavorare molte persone.
Aveva pagato molti stipendi.

Non aveva pagato più molti stipendi.
Aveva creato un vero impero.
Era comunque stato amato e odiato.
Aveva degli atteggiamenti discutibili ma sapeva prenderti le viscere più tenere quando parlava del figlio e dei figli.

Non amavo il suo modo e il suo moto con gli operai.
Non amavo molti suoi atteggiamenti.
Non amavo il suo mito di editore.
Una volta ci siamo sfiorati ma non ho voluto raccontare.
Amava la mia penna.
Ci fu un incontro, ma non potevo scrivere quelle cose.

Non amavo i dettati.
Non vado avanti. Io e lui.
Sorridemmo insieme quando gli feci leggere la mia verità.
Mi disse che in questo ambiente non avrei mai lavorato sotto padrone.
Ebbe ragione. Sono limitato. Molto limitato.

Una volta ai Prati di Tivo sbagliò a cambiare da fermo la marcia della sua Ferrari nera.
Una piccola botta al muretto. Scese, mi guardò e ...ciò che disse rimane con me.
Ha dato molto a Teramo, ha tolto molto a Teramo.
Pari? No, perchè le sue battaglie con la Tercas e Lino Nisii, rimangono per me dei passaggi storici.
Veggente.

Lui sa. Io so.
Era circondato da vigliacchi.
Lui lo sapeva. Io lo sapevo.
Io continuo a scrivere...lui a leggere.
Un licenziamento che mi mancherà sempre...

Malavolta aveva un'emozione che nessuno imprenditore di oggi riuscirebbe mai a vivere.
Si ricordava da dove aveva iniziato. Era la sua forza.
Mi giro e vedo solo cafoni e finti uomini di potere...oggi.
Mi giro dall'altra parte e i cafoni nel mondo del calcio aumentano.
Mi giro e vedo che si può essere diversi...non un esempio, ma diversi.

Mi volto e nonostante tutto....questa volta... hai vinto tu...ho scritto sotto dettatura di un non vissuto.
Ciao Padrone....


 

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Commenti

Mi aveva parlato di te. Mi aveva detto che eri un fallito. Mi aveva detto che solo un fallito poteva rinunciare ai soldi per la libertà. Poi, mi diceva anche, che eri imbattibile. Grazie.
Io c'ero al tuo no. Ci rimase male. Te ne disse di cotte e di crude. Tu, impassibile? Hai una faccia come il culo. Ciao Giancà, rimani così, mi deluderesti.
Grazie perche ho lavorato. Grazie perchè mi sono comprato casa. Grazie per i miei figli. Me ne frego del resto. Grazie.
Anche io, ovviamente potrei dire tante cose. Un rapporto tormentato, durato per anni. Telefonate private. Gli ultimi anni. Un suo abbraccio, ad un funerale, quando mi disse: "Serpentì, non gliel'ho fatto a morì". Era stato male. Fece finire Verde Tv, che avevo creato insiene con lui. Non l'ho mai odiato e avrei potuto farlo. L'ho stimato, nei limiti dei suoi difetti, di cui gli parlavo. Ricordo quando, al cospetto dei suoi servi gli dissi un giorno quel che dovevo dirgli. E lui mi indicò la porta. Uscii, dicendogli: "Ti lascio in compagnia dei tuoi yes-man". Non erano solo yes-man, erano soprattutto servi, anzi, mosche cocchiere, peggio: parassiti. Anche oggi, post mortem (suam) ci sono parassiti, tanti, in giro. Anche al funerale di mio figli mi abbracciò e piangemmo insieme. Ricordo una sua lettera, anni dopo, molto toccante. Ricordo un confronto in TV, nel quale ci confrontammo con molta "franchezza". Il rapporto è stato franco fino alla fine. Che squallore vedere che i suoi servi, ce ne sono ancora tanti, non lo nobilitano nemmeno dopo la sua morte, parlandone con la schiena dritta! Aristide, non credo nell'al di là, quindi so che non parli, non ascolti e non leggi più. Quindi non sto qui a ri-dirti quel che ti dicevo, prima, nell'al di qua. Ci siano sempre reciprocamente risconosciuti meriti e demeriti. Ecco, la nostra amicizia, perché amicizia era, rimanga legata al motto: "Rimprovera l'amico tuo in segreto e lodalo in palese".
Riposi in pace. Come ogni persona che muore. Che ha vissuto nel bene e nel male. Che ha fatto del bene e del male. Come tutti. Comprendo la gratitudine degli operai. Perchè non erano a stretto contatto con la proprietà. Solo lavorandoci a stretto contatto si può conoscere una persona. E non parlo dei servi, che avevano il loro bel tornaconto in soldi. Parlo degli impiegati, trattati come schiavi. Costretti a lavorare e segnare le giornate come ferie. Perchè o fai così o te ne vai. E quando uno schiavo aveva l'ardire di andarsene ... bè, lasciamo perdere. Riposi in pace.
vero...circondato da vigliacchi che domani sicuramente saranno anche presenti....a bellante .....riposa in pace caro commendatore
Giancarlo, chapeau ...
Bravo Giancarlo, da uno che ha avuto la fortuna di conoscerlo.

Non tutti possono capire il significato della libertà intellettuale perchè tale concetto è assente nel loro DNA. Caro Giancarlo lascia ciarlare le sirene, i falliti in cerca di padrone ed i ruffiani che non riescono a trovarlo. Le persone per bene alla fine ritrovano sempre la loto onorabilità.

Quanta verità . Fai capire quanto siano piccoli tanti uomini arroganti e quanto siano eroi quelli che si ritrovano da soli perché i cortigiani si prostituiscono al più forte. Ma la storia ci insegna che alla fine gli arroganti rimangono veramente soli. Dio esiste.
semplicemente ringrazio perché per lui ho lavorato ieri e grazie a lui continuo a lavorare oggi......nell`impero da lui costruito ,un impero che fallito si ma morto mai......lui sa come lo ha costruito (come si dice "chi e' senza peccato scagli la prima pietra" e nel mondo imprenditoriale penso che di onesti ce ne siano ben pochi) ma io grazie a lui ho un passato e ancora un presente.
Cari politici e amministratori, dovete sapere che anche con Voi, fino a quando avete potere, vi sono vicini, xche hanno bisogno di voi, ma quelli che sembrano i fedelissimi vi abbandonano. Sentite condoglianze alla famiglia Malavolta.