La storia di Liliana Serafini è la storia di una lunga e inesorabile malattia.
La Sla.
"Il paziente affetto da SLA soffre di una degenerazione progressiva del motoneurone centrale e periferico, con un decorso del tutto imprevedibile e differente da soggetto a soggetto, con esiti disastrosi per la qualità di vita oltre che sulla sua sopravvivenza. Le conseguenze di questa malattia sono la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione (disfagia), dell'articolazione della parola (disartria) e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un'estensione variabile, fino ad arrivare alla compromissione dei muscoli respiratori, quindi alla necessità di ventilazione assistita e in seguito alla morte. La SLA in generale non altera le funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali del malato".
La Sla.
"Il paziente affetto da SLA soffre di una degenerazione progressiva del motoneurone centrale e periferico, con un decorso del tutto imprevedibile e differente da soggetto a soggetto, con esiti disastrosi per la qualità di vita oltre che sulla sua sopravvivenza. Le conseguenze di questa malattia sono la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione (disfagia), dell'articolazione della parola (disartria) e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un'estensione variabile, fino ad arrivare alla compromissione dei muscoli respiratori, quindi alla necessità di ventilazione assistita e in seguito alla morte. La SLA in generale non altera le funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali del malato".
Liliana abita con il marito Tonino in uno stabile Ater a Colleatterrato in via Giovanni XXIII
Ogni giorno il marito con un figlio, con un vicino di casa, porta in braccio Liliana per i 4 piani del suo appartamento. Una sorta di sedia umana.
In una di queste scalate Liliana donna forte e di coraggio, ha avuto una piccola crisi respiratoria.
Oggi è ricoverata in rianimazione all'Ospedale di Teramo.
Oggi è un anno dal Marzo 2013 quando fu protocollata la richiesta dell'ascensore.
Un diritto per chi è invalido al 100%.
Un diritto garantito dalla nostre tasse e da quella carta chiamata Costituzione.
Un diritto per chi è invalido al 100%.
Un diritto garantito dalla nostre tasse e da quella carta chiamata Costituzione.
Nel condominio di Liliana e Tonino risiedono un altro invalido al 100% e un'altra persona con disabilità al 75%.
Le promesse vane dell'Amministratore Unico dell'Ater di Teramo, il dott. Marco Pierangeli, le rassicurazione di impegno del Sindaco Brucchi
http://www.iduepunti.it/il-caff%C3%A8/14_gennaio_2014/brucchi-promette-lascensore-liliana-malata-di-sla
il sorriso del Governatore Gianni Chiodi, il silenzio delle opposizioni, hanno portato all'esasperazione Tonino, la sua famiglia e gli amici.
Per questo motivo, in occasione della festa delle donna, Tonino Serafini, Giancarlo Falconi e la società civile, che vorrà essere solidale con la protesta pacifica, inizieranno uno sciopero della fame ad oltranza, fin quando non ci saranno le rassicurazioni documentate dell'inizio lavori dell'ascensore.
Liliana è una donna.
Liliana non è sola.
Liliana avrà il suo ascensore per sentirsi libera.
Noi abbiamo scelto di stare con Liliana...voi?
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