Il Partito Democratico della Provincia di Teramo sembra vivo, quasi.
Si muove.
Una semplice raccolta firme all'interno del Pd per chiedere un coordinamento ufficiale.
Che cos'è un coordinamento?
Un consesso democratico anzi il consesso democratico dove confrontarsi in tematiche fondamentali, dove discutere della linea politica, dove cercare di sembrare un partito... democratico sarebbe troppo.
L'accusa al Segretario Provinciale del Pd, Gabriele Minosse, di area Mariani, di altezza Mariani, il prodotto diviso per uno solo, è quella di essere restio alle consultazioni collegiali, alle partecipazioni, alle condivisioni.
La democrazia che diventa sinonimo di una telefonata al consigliere regionale senza altri pensieri.
La minoranza del Partito Democratico non ha gradito la gestione della poltrona Bim, affrontata non come segretario provinciale da Minosse ma come un interessato sindaco di Cortino.
Infatti la prima dichiarazione del presidente Bim, Franco Iachetti, è stata quella di affrontare subito la questione pompa di benzina comunale di Cortino, appunto.
Non solo Bim, ma il Ruzzo con il suo piano industriale da votare o da non votare.
Non solo Ruzzo, ma anche la questione Isola del Gran Sasso e la posizione del consigliere Provinciale Possenti.
Indovinate chi non vuole il suo rientro in consiglio comunale isolano per salvaguardare il ruolo politico in via Milli?
Non solo Bim, Ruzzo, Isola del Gran Sasso ma anche tutto il resto tra Sanità e problematiche sul lavoro.
In parole povere, politica.
Minosse risulta assente e del tutto immobile con una capacità di reazione simile alla digestione di sei panini alla sagra della porchetta di Campli.
Non si ricorda un solo intervento di spessore politico, anche senza spessore, anche senza politica, insomma, un intervento.
La raccolta firma aprirà la strada alla richiesta di uno stato di crisi politica, per i risultati elettorali e per tutte quelle continue decisioni non giustificate, non motivate, non condivise.
Si arriverà in extrema ratio a chiedere le dimissioni Minosse, che forte di una maggioranza e dei suoi numeri continuerà ad andare avanti, in fondo, non è una decisione di Mariani....il resto è fuori da ogni Vangelo.
La gente?
Gli elettori?
Ora è tempo di comandare...per la democrazia bisognerà attendere le prossime elezioni.
Amen.
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