Scrivo e mi emoziono di stagione.
Non è il mio sigaro antico ma è l'amarezza della vita.
Quell'ombra nera che ti preme, comprime, delude, mortifica, accompagna come il duro lavoro, che non verrà mai pagato a sudore.
Liliana è in ospedale.
In rianimazione per una crisi respiratoria.
Accanto a lei c'è il suo amore.
L'amore di una vita.
Tonino.
C'è un intero quartiere di Teramo.
C'è la Teramo che non abbandona, che non promette ma che mantiene il disinteresse dell'amicizia.
Liliana abita in una casa Ater.
Liliana non ha la fortuna di poter prendere un ascensore.
Un diritto.
Un suo diritto che noi paghiamo con le tasse.
Caro Prefetto, Valter Crudo, ci conosciamo dai tempi dello sciopero della fame per il reparto di Oncologia..
Lei sa che non lasceremo soli Liliana e Tonino e non faremo un passo indietro.
Non faremo come Il Governatore Chiodi, come il Sindaco Brucchi o come l'Amministratore dell'Ater, Marco Pierangeli.
Non siamo in campagna elettorale e non trattiamo le false speranze.
Io e Tonino, noi, Tonino e tutti gli altri, al ritorno di Liliana dall'ospedale, ci siederemo sui gradini dell'androne del palazzo per uno storico sciopero della fame.
Prima condominiale, poi di tutta la via, poi di tutto il quartiere...poi si vedrà...poi andremo nei locali dell'Ater dove sempre con le nostre tasse, paghiamo profumati stipendi.
L'Otto Marzo. Il giorno della festa della donna.
Non avremo confini in nome di quel senso civico, di quel senso della famiglia, dell'amore che unisce il cuore dei giusti.
Lei è invitato.
Fino alla fine...
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Grazie Rodlfo, grazie di cuore a nome di Tonino e Liliana.