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Teramo e quel vergognoso conflitto d'interessi....

di Anonimo
4 minuti

Risale a pochi giorni fa l’ultimo atto di una Amministrazione incapace e arrogante , emblematico di come la crisi economica e la spending review siano il paravento dietro cui si nasconde chi, per anni, ha manovrato, senza alcun ritegno, a discapito degli interessi  di una cittadinanza  che, nella figura del Sindaco, ha invece giurato di servire in nome della Costituzione.
Nell’ultima riunione il Consiglio comunale, che già vede una maggioranza ciecamente prona ai voleri dell’esecutivo, è stato platealmente ed ufficialmente esautorato nelle proprie funzioni e prerogative con due deliberazioni  non solo esecrabili nel merito, ma anche formalmente illegittime concernenti  le due questioni nodali: il destino delle Società partecipate (in primis della tristemente nota TEAM) e degli asili nido comunali.

La prima delibera, recante il Piano operativo di razionalizzazione delle Società partecipate, è stata presentata, discussa e votata dal Sindaco, nonostante il conflitto di interessi di cui è portatore (a causa del ruolo della moglie nella TEAM) per legge gli impedisca qualsiasi ingerenza.   Questo Piano operativo, approdato in Consiglio l’ultimo giorno utile per la sua approvazione, per un’endemica incuria certo, ma soprattutto per scongiurare anche la più improbabile defezione nella maggioranza, non assolve neppure gli obblighi di legge poiché privo del dettaglio dei risparmi da conseguire, della enunciazione dei tempi di attuazione delle singole azioni previste e della Relazione tecnica a cura del Dirigente competente. L’unica, concreta ed inequivocabile determinazione assunta con questo Piano, che non fa capo ad alcuna precedente deliberazione , né di Giunta né di Consiglio, è di tentare di mantenere in vita la TEAM (la cui scellerata gestione potrà essere definitivamente accertata e sanzionata solo dalla Magistratura ordinaria e speciale) procedendo ad una Gara pubblica per l’individuazione del nuovo socio e per l’affidamento del servizio. 

Tutto ciò, destinando al macero , con estrema leggerezza, più di quaranta posti di lavoro di persone appartenenti alla fascia più debole della popolazione (la stessa sorte riservata ai lavoratori della Tercoop).

La soluzione che garantirebbe la reale riduzione dei costi, la salvaguardia del personale operativo , nonché l’ottemperanza alla volontà popolare espressa con il Referendum del 2011 è la dismissione delle quote TEAM e la contestuale costituzione di due Società in house providing ( a capitale interamente pubblico) , una per i servizi di Igiene ambientale e l’altra per i servizi strumentali  fino ad oggi svolti dalla TEAM.

La seconda delibera è una generica e quindi invalida autorizzazione ad esternalizzare gli asili nido, che nelle premesse, non contiene alcuna motivazione né indicazione degli obiettivi da conseguire e nelle conclusioni neppure individua l’oggetto specifico  dell’atto. E’ stata approvata sotto l’egida schizoide del Sindaco e dell’Assessore “competente” che contemporaneamente assicuravano la volontà di voler conservare gli asili,  la necessità di doversene liberare e l’intenzione di limitare l’esternalizzazione al solo Micronido.

La Pasqua  è festa di resurrezione (nella sua accezione di rinascita, risveglio) un po’ per tutti, credenti e non credenti  e dunque voglio rivolgere a tutti i teramani un augurio ed un invito. L’augurio di rinnovarsi in una maggiore consapevolezza dei propri diritti e delle proprie responsabilità e l’invito a mobilitarsi ed a partecipare in prima persona per esercitare i primi ed assumere le seconde e tentare di mutare le sorti della nostra Città.  

 Paola Cardelli
Buona Pasqua a tutti

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Commenti

FIVE STAR FOR EVER
Perché non si fa intervenire la magistratura?
Si ma mo, mica ci possiamo mettere a fare la rivoluzione con milioni di morti se i nostri amministratori sono tutti ladri, imbroglioni ed incapaci? Se la magistratura e' corrotta se a Teramo non funziona nulla se continua a piovere se la disoccupazione dilaga. Facciamoli fare, lasciamoli perdere, tanto siccome il mondo gira prima o poi tocchera' a noi.
L'unica speranza di salvezza è il movimento 5 stelle, speriamo che gli italiani se ne accorgano prima che sia troppo tardi
Il sindaco Bruschi come Schettino. Da più parti gli è stato consigliato di non interessarsi della TEAM per un normale conflitto d'interessi. Lui sordo: no sono io il comandante! Guido io la barca! Schettino dopo aver portato la nave sugli scogli è stato il primo a scappare e mettersi in salvo. Parimenti Bruschi ha portato la Team sugli scogli (circa 35 licenziamenti) e anche lui si è messo in salvo (la moglie non è tra le licenziando). Caro Sindaco se vuoi veramente essere un capitano coraggioso senza macchia devi berel'amaro calice della serietà: se anche una sola persona della Team devrà essere licenziata, che questa persona sia tua moglie. Questo contribuirebbe, non poco, a risollevare la tua immagine già abbastanza offuscata.
Spending review....cosa significa? significa che si diminiusce la spesa e si manto i servizi allo stesso livello (per quanto possibile), o a parità di spesa si migliorn per la collettività inducendo quindi una migliore ricchezza. Perché dico questo alla luce dell'ultimo consiglio comunale? Perché rivederlo in TV mi ha fatto pensare molto, mi ha fatto pensare che delle proposte per migliorare "alcuni" servizi sono state fatte e come sempre sono cadute nel vuoto. In Tv, consiglieri, giunta e segretaria comunale hanno più volte ripetuto la legge di riferimento che regola i doveri del comune nella gestione dei servizi pubblici e delle relative gare che tutti hanno ricordato si debbano fare. Di conseguenza. .siamo sicuri che i servizi pubblici di questa città sono solo in capo a ruzzo o team? Quali altri servizi ci sono che il comune dovrebbe regolare e di cui non si parla mai? Perche non se ne parla mai? Che corrente politica c'è dietro? Perché, dati alla mano, non si vuole migliorare questo servizio? Da chi è gestito questo servizio? Cittadini sveglia! !
L’articolo 78 del Decreto legislativo n. 267/2000 (T. U. Enti Locali), stabilisce che “Gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado”. Peccato, però, che il coniuge non sia né un parente né un affine (altrimenti non potrebbe essere coniuge). E un'interpretazione estensiva non è ammessa. Dunque è la legge ad essere sbagliata. O no?