Rimane per me un onore visitare il Cimitero.
Ho i miei nonni, i miei amici, i miei ricordi.
Il rispetto per i defunti è un sacramento.
Un gesto che l'anima compie di buona educazione e di empatia verso la vita.
Un abbraccio di quelli che si ripetono ogni volta, perchè veri, unici, umani.
Un modo per guardarsi indietro e vivere.
Il cimitero di Teramo sta crescendo a vista d'occhio e a parte quel regolamento sui disabili, che meriterebbe un'interrogazione in consiglio comunale, a parte le nuove scale che impediscono la visita ai "cari" tumulati in un angolo alto, l'ambiente è pulito e ben gestito.
Poi il mio solito dubbio.
Il servizio di gestione amministrativa delle pratiche relative alle luci votive è stato affidato a una cooperativa.
Da cittadino teramano, mi piacerebbe conoscere la ragione sociale e il nome della stessa come previsto dalla legge.
Vi facco un esempio.
Se il Comune si occupasse direttamente dello stesso servizio dovrebbe: spedire i bollettini di pagamento e aggiornare in contemporanea i dati.
In allegato al bollettino dovrebbe inviare agli utenti un modulo per la segnalazione e la trasmissione agli Uffici di eventuali aggiornamenti.
Oggi, il domani.
Una piccola e anonima ricevuta, senza intestazione societaria e con il dubbio che la Teramo Ambiente non avrebbe nessuna possibilità di controllo, perchè non compare nessun numero in calce.
Ricevute non numerate?
Chi risponde?
Chi dichiara l'incasso?
Chi dichiara le tasse?
Chi chiede un controllo fiscale?
Le lampade votive, queste lampade votive, avrebbero bisogno per ardere... di alcune fiamme gialle.
Commenta
Commenti