Vi siete mai chiesto cosa respirano i nostri figli, i nostri nonni, noi stessi, quando saliamo su di un Bus di linea a Teramo?
La vecchia Staur.
Precisa e puntuale.
In fondo un vanto.
In fondo sempre piena nelle ore di punta della scuola.
In fondo mai un'altra corsa per aiutare le sardine e la sicurezza.
In fondo scala della pulizia.
Ho deciso di acquistare un paio di biglietti e di fare un giro con tranquillità.
Diversi giri.
I famosi mezzi pubblici.
Senza studenti, scuola chiusa per le festività natalizie, mi aspettavo mezzi lindi e pinti.
Invece?
Ne ho fotografati tre.
Due solo le cose: Sono stato sfortunato o è la norma igienica di questi mezzi di trasporto.
Sarà la Staur con un meraviglioso, pomposo, estroso comunicato stampa a smentire parole e foto?
Sarà la Staur a chiedere scusa agli utenti teramani?
Abbiamo riscontrato: Bocchette dell'aria sporche, impolverate, scure, da respiro alla menta.
I sedili pieni di polvere.
A terra il caso tra cicche, fanghiglia sparsa e sporco residuo di molti giorni.
La base dei vetri, i reggi mano, le griglie lunghe, ospitano un grigiore dei tempi andati.
Il sudore emerge come sottofondo senza mughetto.
Impregnato da fritto di calgionetti.
Il problema è la pulizia interna.
Ora immaginate un bus pieno di studenti.
Immaginate i germi, i batteri e i virus.
Immaginate altro e buon pranzo.
No Monnezza?...no party con il bus a Teramo.
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