Avere un'invalidità del quasi 100% e vivere a Teramo.
Un miracolo con tutte le meravigliose e illegali barriere architettoniche.
Poi ci sono quelle umane.
Quelle burocratiche.
Quelle da cartello.
Quelle con cui non ci si può ragionare.
Sabato alle ore 14.
I disabili possono entrare a visitare i loro cari defunti di Teramo.
Al cimitero di Teramo.
L'orario è quello giusto.
Giusto per non marcare la differenza.
Giusto per far sentire tutti uguali.
Giusto?
Non si può entrare con la propria macchina.
Bisogna, al cimitero di Teramo, usufruire di un passaggio con una piccola auto eletrica in compagnia di un addetto.
Senza tener conto della riservatezza, del rispetto, dei modi, moti del pianto e del ricordo.
Intimità.
La nostra amica ha bisogno di tempo.
Non vuole un passaggio ma tempo.
Vuole rimanere con i suoi defunti e fare il giro di altri amici.
Non ci sono ragioni.
In questo periodo di festa non si può entrare con la propria auto.
Premesso che l'auto della Signora è grande come la piccola golf-car.
Ma nulla...
Alla fine?
Due stampelle....e il suo pesante corpo a forza fino al loculo dove è sepolto il marito.
Solo lui...per il resto non c'erano più forze...ma solo un cartello e un regolamento.
La Te.Am del cimitero è questa....la burocrazia dai bianchi sepolcri.
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