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Le Porte di Scapriano sono aperte ai rifiuti...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Ci siamo occupati spesso di Scapriano.
Un quartiere residenziale meraviglioso per panorama, accoglienza, disponibilità.
Una zona di Teramo dove tutti fanno un pò come cazzo gli pare.
L'estro a metà strada tra i veneziani e i napoletani. 
Vi ricordate?
La Piazzetta intitolata in maniera abusiva.
Altre vie che diventano la giusta controfigura di una commissione toponomastica.
Il manufatto in legno con base in cemento senza permesso per costruire.
Tutto in nome della Sagra del Calzone.
Calzoni made in Campli. 
Ma questa è un'altra storia che riprenderemo nei mesi estivi. 

Oggi?
Scapriano è stata scambiata per una discarica modello...La Torre.
Il lancio della busta dal finestrino e l'abbandono seriale di rifiuti.
Maniaci.
Vernici, pannoloni, pannolini, panni senza panini, taniche di olio per automezzi, divani, televisori, frigoriferi, materiale laterizio, fuochi tossici e il vintage di mille soprammobili.
Tutto senza controllo.
Tutto in maniera illegale.
Tutto senza denuncia.
Tutto normale.
Nel frattempo crolla parte della rotonda sul nulla... e tutto tace.
La stampa racconta ma scrive per un can per l'aria.
Moltiplicazioni.
L'importante è il calzone e intanto i residenti sono destinati a essere... fritti....

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