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L'Ultimo regalo di Varrassi: L'UCCP di Montorio...

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Ogni volta che in un documento ASL di Teramo, ( f.to Emmelle) troviamo la firma del Direttore Generale, Giustino Varrassi, oramai ex, il fu " Er meglio sul territorio", i miei bat segnali si emozionano.
La notizia è sicura, certa, come il mio taglio dei capelli di domani e quello del sindaco Brucchi.
Come il riporto di tanti pavidi scarso criniti.
Parliamo dei nuovi e inaugurati UCCP, ovvero, Unità di Cure Complesse Primarie.
Qual era la mission di queste strutture?
Le Unità di Cure Complesse Primarie dovevano servire a portare sul territorio i servizi medici specialistici e diagnostici, alleggerendo il carico sulle strutture ospedaliere, in collaborazione con i medici di famiglia.
Nelle prime due UCCP della ASL di Teramo, inaugurate nei mesi scorsi a Martinsicuro e S.Egidio alla Vibrata, i medici di famiglia locali, turnandosi
garantirebbero la presenza costante di UN medico dalle 8 alle 20 nei giorni feriali.
Come da convenzione, state bene attenti, un e dico un medico.

Che cosa è successo a Montorio?
Un accordo dalle larghe intese.
Sette medici di base di Montorio hanno chiuso i propri ambulatori nel centro città e si sono trasferiti gratuitamente nella nuova struttura ospedaliera.
Il Distretto si trova a circa due Km dal centro di Montorio, abitato da quasi 2 mila persone.
La maggioranza anziani.
Anziani e poco mobili.
Secondo voi è dimostrare di conoscere il territorio,  di conoscere il fattore sociale epidemologico, chiudendo gli ambulatori dei medici di base in città per far trasferire i mutuati di ben quattordici medici di base, negli angusti locali del nuovo mini, mini, mini, ospedale?
 
Il primo mese di attività dell'UCCP di Montorio è trascorso attraverso numerosi problemi dei pazienti e del maltempo.
Si sono registrate code interminabili e l'assoluta assenza di privacy, vista la presenza dei mutuati di ben 14 medici di base, per fortuna solo i 7 medici di Montorio hanno chiuso i loro ambulatori mentre gli altri professionisti dei comuni in orbita montoriese, hanno continuato ugualmente a servire i propri assistiti anche negli ambulatori comunali.
L'UCCP di Montorio è stato investito dal panico tra influenza, vaccini, malattie varie ed eventuali.
I racconti dei mutuati sono da enciclopedia.
Spazi stretti e tanta gente.

I servizi specialistici?

Ancora nulla. Come mai?
Gli affitti gratuiti?
Vi ricordo che i medici di base sono professionisti privati convenzionati con l'ASL. Perchè non pagano l'affitto dei locali?
Soggetti privati ( liberi professionisti convenzionati con il SSN) ospitati gratuitamente in una struttura pubblica.
Non solo il risparmio sulle spese di affitto/proprietà/gestione degli ambulatori privati ma anche un ricco incentivo.
Quanto percepiscono di benefit a fine anno?
Come è stato assunto il personale?
Risulta essere vero che ci sono dei parenti stretti e lontani dei medici di base?
Tipo per dire e solo per dire, diciamo allora, un figlio o una parente acquisita.
Una coincidenza, un caso o il fato?
Siamo sicuri di no.
Domani controlleremo.

Ma cosa contiene l'accordo tra i medici e la Direzione Generale della ASL di Teramo?

- costo complessivo del primo anno di sperimentazione: Euro 320.000 (trecentoventimila)
- incentivo ai medici aderenti: Euro 11 per assistito all'anno, per ogni medico (Euro 16.500 in più all'anno, quasi 1.500 Euro in più al mese per
lavorare quattro ore al giorno per cinque giorni a settimana), comodamente frazionato in dodici mensilità
- Euro 60 all'ora per il sabato mattina
- fornitura gratuita di tutta la dotazione informatica (hardware e software), compreso il supporto tecnico e la formazione
- "blindatura" del parco assistiti (per evitare fughe) attraverso l'inserimento di una clausola che di fatto limita la libertà del singolo assistito (fatto gravissimo) che recita: "I pazienti che intendessero revocare un Medico di Medicina Generale della struttura e scegliere un altro della stessa struttura, potranno farlo esclusivamente previa accettazione del Medico di Medicina Generale scelto"

Che cosa?
La chiamano libertà? Ma chi scrive questi accordi?
Un esercizio di stile dal sapore delle larghe intese.
Spulciando tra i nomi dei medici fortunati si legge" 
Dr Alfredo Nibid - Vicesindaco Comune Montorio (Lista civica maggioranza PD) Dr Carlo Di Cesare - Consigliere Provinciale (PDL) Dr Fiorenzo Catalini - Assessore Comune Montorio (Lista civica maggioranza PD).

A loro chiedo, visto il doppio ruolo di amministratori e medici,  lo sapevate che i pazienti, in giro per il centro storico portano economia?
Il Bar, la tabaccheria, la merceria, l'edicola, gli alimentari, la lavanderia, il negozio di scarpe, il tutto a 1 euro.
A loro chiedo, visto il doppio ruolo di medici e amministratori, vi sembra ben organizzato una struttura così lontana per la media sociale del comune di Montorio e comuni limitrofi dal moribondo centro storico?

A loro annuncio che questa convenzione verrà impugnata da un nascente comitato di cittadini.
Esposto denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica.
Si chiederà di valutare e di indagare su tutto, procedura di assunzione compresa.

La trasparenza come pillola da prendere con un poco di zucchero...e tutto va giù....anche i bocconi amari.
Salute.







 





 

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Commenti

Giancarlo sei grande! Organizziamo una raccolta firme. Una vergogna
E quando sarà costruito il " Nuovo Polo Scolastico " ( a tre chilometri dal Centro Cittadino ) cosa succederà ? Polo Scolastico su cui tanto ho scritto e documentato, ma in ordine al quale ( quanto agli aspetti " critici " da me evidenziati ) è sceso un silenzio tombale. Questa è Montorio e questi sono i montoriesi: si esce dall'apatia civica soltanto quando vengono toccati gli interessi particolari o di categoria. Poi, passato il momento di protesta ( che, di solito, non produce effetto alcuno perchè, in progresso di tempo, i dissidenti, uno dopo l'altro, rientrano - docilmente e come unn gregge di ovini - nei ranghi consueti ) si torna ... a dormire !
giancarlo ti informo che il personale di segreteria e le infermiere sono assunte a carico dei medici della uccp ,spesso tramite una cooperativa medici gia formatasi anni addietro a tutti gli effetti di legge. saluti
Ci pensa 'caz a current!!!'

Caro Pippo, ci sono sei rimandi di giurisprudenza che parlano di uso e assunzioni in locali pubblici. Ti ripeto non è un mio problema ma di chi farà il ricorso. Io ho solo riportato la notizia. Salutissimi ;)

La vera porcata? Liberi professionisti convenzionati ed pagati in base al rimborso. non dico altro nn ha nessun senso logico in ambito operazionale ed economico L'Italia
UCCP non è una vergogna di per se, 2 km dal centro abitato non mi pare una grossa distanza, e per chi ha problemi motori, si potrebbe pensare ad un servizio pubblico efficiente, dove non arriva la famiglia... esistono in tutto il mondo, ma da noi so all'italiana. Il problema come al solito siamo noi. Andate nei paesi nordici, non nelle capitali, nei paesini, troverete anche i complessi unici scolatici.... scuola, palestra (spesso anche piscina coperta), parco annesso, servizio navetta, mensa con cucina...... sono più fregni? no siamo noi più stupidi. Siamo il fratello schifoso di re mida, ogni cosa che tocchiamo diventa merda. Possiamo prendere la migliore idea del mondo....e realizzarla all'italiana, rendendola la peggiore in assoluto.
INCREDIBILE!!! Forse (e dico forse) avere un unico presidio sanitario puà anche essere più efficace ma, di grazia come si fa a tollerare che questa pseudo razionalizzazione costi di più della vecchia. Ma che senso ha incentivare i medici a fronyte di una diminuzione di orari di ambulatorio? e i costi della struttura perchè dobbiamo pagarli noi???. Per fortuna Varrassi se ne va, almeno limitiamo i danni. e che dire degli amministratori/ medici di Montorio. come fanno a non capire che un poliambulatorio a 2 Km dal centro è una pazzia sia per i pazienti che per il tessuto economico del centro. ma tantè. E pensare che proprio il vice sindaco/medico Nibid ha la delega per il centro storico. mi viene da pensare che la sua missione era quella di desertificarlo il centro storico. Ma almeno una buona notizia c'è: pare che nessuno degli attuali medici/amministratori si ricandiderà alle prossime elezioni. D'altra parte tutto il danno che dovevano fare l'hanno già fatto e ripetersi sarebbe impossibile.
Il problema non e' Varrassi che dopo aver servito ha avuto il ben servito.I problemi li ha dati e continuera' a darli chi resta.
Questo articolo non è veritiero difende gli interessi di pochi commercianti rispetto al maggiore interesse collettivo dell'UCCP che serve un bacino di utenza di 20.000 pazienti; cittadini che ora, oltre al medico di famiglia, hanno altri 14 medici a disposizione. Per il motto "fatti non pregiudizi" mi sembra che il Sig. Giancarlo sia un po troppo fazioso con tutti quei punti interrogativi, difende l'interesse personale di pochi senza equità. Per pochi click di successo non si spara sulla propria croce rossa. Posso replicare alle sue chiacchiere quando vuole, ma le rispondo con un fatto vero: dal 04/11/2013 tutti i cittadini del comprensorio Montorio-Basciano possono contare su una valida struttura oltre al proprio medico di famiglia.

Cara Daniela lei può, può, può, ma perchè non replica?
Sprecare il suo tempo per un commento insignificante è senza rispetto per il tempo stesso.
Le consiglio la lettura de Il Centro di questa mattina, Sabato 30 Novembre, le critiche sono molto simili.
Ma lei può....

Qui il problema non è UCCP sì o UCCP no, bensì l'anomalia che si è verificata a Montorio nella sua realizzazione: a Villa Rosa e Martinsicuro i medici di famiglia hanno mantenuto i propri ambulatori periferici, per cui gli assistiti hanno beneficiato dei nuovi servizi (in realtà pare ben pochi anche lì) ma soprattutto non hanno dovuto sopportare i disagi che invece incontrano adesso tutti i giorni gli assistiti montoriesi. Venite all'UCCP di Montorio in un giorno qualunque e potrete vedere di persona il risultato di cui vanno tanto fieri Giustino Varrassi (lo conosciamo tutti ormai) e Ercole Core (segretario FIMMG Teramo, sindacato dei medici di famiglia o Medici di Medicina Generale): il caos più totale. Alla sig.ra Bellachioma vorrei dire invece che qui non si tratta degli interessi di pochi commercianti (pur legittimi, direi, visto che contribuiscono all'economia locale) bensì di quelli dei circa 2.000 (duemila) residenti del centro storico, per quanto anche tutti gli altri subiscono le conseguenze poichè sempre alla "vucciria" dell'UCCP devono rivolgersi per i propri bisogni sanitari. Ma l'aspetto più critico è che allo stato attuale la "valida struttura" non offre nulla di più del servizio prestato dai MMG: non solo non c'è traccia di alcuno dei servizi specialistici o diagnostici promessi ma mancano addirittura i materiali più elementari per prestare anche solo semplici prestazioni infermieristiche. Potrei già scrivere un libro con la raccolta di episodi che mi hanno riferito gli utenti appena usciti dalla "valida struttura" (quattro vani di numero per 20.000 persone, saranno al massimo duecento metri quadri, ma tranquillamente anche meno): affollamento e promiscuità al limite della civiltà, la conseguente negazione di ogni forma di privacy. Gente disperata che litiga e discute per il turno faticosamente conquistato, alla disperata ricerca del proprio medico o quantomeno della sua segretaria. Comunque stavolta la misura è colma, la gente non ne può più: la prossima settimana partono la raccolta di firme e altre iniziative, sottoscritte da associazioni di cittadini, pensionati, categorie varie.
Giancarlo non sai che io ti stimo e di solito non ci diamo del Lei, altrimenti sapresti che posso replicare eccome ma con carte alla mano non a chiacchiere, ho condiviso molte tue battaglie e spessissimo anche approvato le critiche che hai mosso alla sanità teramana e non solo. Ti ho visto anche all'inaugurazione della struttura e mi spiace aver constatato che non hai capito assolutamente cosa è una UCCP, hai dimostrato di non conoscere la materia di cui stai parlando fornendone una realtà solo negativa. Nel tuo articolo difendi una decina di commercianti che si preoccupano del loro profitto personale e a cui non frega niente dei problemi di salute dei Montoriesi, tranne forse alla farmacia che hai dimenticato di citare nel tuo elenco. Non sta a me affermare se sia giusto o sbagliato aprire gli UCCP e non sono autorizzata a raccontare a te i servizi che la struttura dovrà garantire. L'articolo de "il centro" di oggi mostra a tutti che la cara Antonella ha solo riportato le tue "INESATTEZZE" con critiche che partono dall'ignoranza in materia. Anzi giusto per dovere di cronaca vi ha già risposto il Segretario Regionale dei medici di famiglia: http://www.news.radiocentrale.info/notizie/politica/2266-si-accxende-la… Per le inesattezze nel tuo articolo: - i Medici che si sono completamente trasferiti nella struttura sono 4 - NON 7 - L'UCCP non è solo l'ambulatorio del medico di Base è un luogo dove se ti senti male ho non trovi il tuo medico di riferimento ottieni assistenza sanitaria. - I medici dopo le 4 ore di ambulatorio si fanno altre 4 ore di visite domiciliari e rispondono al telefono anche in piena notte (spero non ti sentirai mai male ma in caso servisse scoprirai che è così). - I servizi specialistici sono in parte già arrivati come è arrivata la strumentazione tecnica ecografi, elettrocardiofo ecc. - Formazione e assistenza tecnica sono a carico dei medici stessi con tecnico specializzato privato - Il personale è stato assunto per meritocrazia e esperienza diretta formata in anni di lavoro tramite una cooperativa esterna che ha - per fortuna - ritenuto giusto non far licenziare gente di Montorio già inserita nel tessuto sanitario. - I medici percepiscono poco più di quanto percepivano prima in quanto già titolari di incentivi di legge legati alla medicina di rete. La ASL ha solo sostituito un servizio che funzionava male con un servizio quasi a parità di costo ma che garantisce una copertura sanitaria di 24 ore e 7 giorni su 7. - I pazienti SONO LIBERI DI SCEGLIERE IL MEDICO CHE VOGLIONO... l'accettazione del nuovo medico serve per copiare la cartella clinica nei nuovi archivi sanitari dell'UCCP ed è una richiesta di carattere tecnico/informatico non una "blindatura" dei pazienti come affermi. "L'UCCP di Montorio è stato investito dal panico tra influenza, vaccini, malattie varie ed eventuali. I racconti dei mutuati sono da enciclopedia" Giancarlo NON E' VERO - il personale dell'UCCP di Montorio ha affrontato questa innovazione e le emergenze derivate con esperienza e professionalità; il servizio è stato garantito a tutti con impegno di medici segretari e infermieri e sono state gestite anche le urgenze, io ho i numeri su carta tu puoi dimostrare il contrario?. Dal tuo punto di vista è più giusto riportare i racconti da enciclopedia di chi ha aspettato un po per ottenere una ricetta “...che ci frega se nel frattempo il personale era impegnato con chi aveva problemi seri e che magari può raccontare di una sanità che funziona...” fa molto meno notizia! Giancarlo ti preferisco quando usi le parole per costruire, sprecare il tuo tempo per un articolo insignificante è senza rispetto per il tempo stesso. Non sta a me spiegarti altre iniziative territoriali che l'UCCP dovrà intraprendere ed anche stavolta rispetterò il tuo parere. Hai forse suggerimenti costruttivi per migliorare questa iniziativa chiamata UCCP ? Questo sì che sarebbe tempo speso bene... Cordiali Saluti Daniela

Daniela non c'ero all'inaugurazione.

Tutto il resto è sbagliato.
Leggi il commento di Merlini è perfetto.

Fa la brava....

GIANCARLO!!! SONO SCANDALIZZATA!!! Dalla sequenza temporale della pubblicazione dei commenti sul tuo post capisco moltissime cose. "Al contrario dell'essere umano i computer non dicono bugie" Il Sig. Merlini pubblica una replica che mi coinvolge "PRIMA" di me... questo significa solamente che ha letto il mio lunghissimo commento prima che venisse pubblicato!! ore 16.04 ed è inutile dire che mi sono stampata tutto. Chi è il Merlini? perché conosce un mio commento prima che viene pubblicato??? Perché ha interesse a leggere i commenti prima della moderazione????? SOPRATUTTO: COME LI HA OTTENUTI??????????? Giancarlo Fai il bravo tu che io non sono fessa. adesso mi dovete spiegare il perché vengono forniti i commenti dei navigatori a terzi personaggi se non per cercare di pilotare l'opinione pubblica. - NON E' DEONTOLOGICAMENTE CORRETTO - Lo censuri questo commento Giancarlo? Perché probabilmente hai ragione tu, all'inaugurazione non c'eri, il Giancarlo che conosco io è una persona equa. Vuoi che ti risponda sul perché a Villa Rosa - Sant'Egidio c'è un solo medico?: NON C'ERA SPAZIO PER GLI AMBULATORI! Risposta Semplice. Per la nostra questione invece credo ci siano gli estremi per interrogativi molto più seri.
E '' bello parlare dall 'esterno senza vivere le cose nel quotidiano con tutte le avversità e necessità che ti travolgono, senza considerare le urgenze da sopperire nella 'immediato.Purtroppo le criticità fanno parte di ogni cosa nuova, ma sta nella collaborazione ,nella voglia e nella determinazione del migliorarsi e del crescere che si cerca e trova la migliore via da prendere per abbracciare tutte le esigenze che la nostra collettività necessita.Respiro l'aria della MMG da tanti anni ,come elemento primo di approccio con i pz ,e non condivido affatto quanto detto fino ad oggi ,poiché so' molto ma molto bene cosa vuol dire vivere questa realtà molto complessa e complicata,unire ideologie molto dure da scalfire,restie alle migliorie del proprio status professionale ,nonostante la professionalità di altri abbia dato loro gli strumenti per poterlo fare.Vivendo questa realtà fa molto male leggere delle cose che proprio non riconosci,soprattutto se ci si lavora sopra ogni giorno donando anche del proprio.Spero molto ma veramente molto che si parli anche di tutto il lavoro fatto con molto sacrificio in tutti questi anni,condiviso o non però Fatto.L 'augurio che mi faccio e'che si dia merito a chi ci lavora quotidianamente anche se a volte può sbagliare accettando le critiche per migliorarsi ma non per distruggere il buono fatto fino ad oggi.Ringrazio di Cuore tutti coloro che si sono adoperati fino ad oggi per tutti i progetti nuovi e vecchi,affiancandoci,formandoci,incitandoli ad andare avanti sempre.a tutti gl'altri dico:andate a lavorare

Cara Daniela, mi fai sorridere e anche un pò di tenerezza. Ci occupiamo di mafia, di banche di appalti e ora per un articoletto sul disagio socio sanitario e e di mancanza di organizzazione devo leggere simili tentativi di spionaggi e complotti vari. Tu pensa non sono neanche io a mettere i commenti.
Ti rendi conto.
Ma come mai ti scaldi tanto?
Ci sono tre persone tra cui un attento ufficio legale.
Un'altra figuraccia.
Buona Domenica.

A Bellachioma: è un complotto, io e gli assistiti montoriesi ci siamo messi d'accordo per attaccare e distruggere i poveri medici, le vere vittime di questa UCCP :-)
Preg.mo sig. Falconi, gentili lettori, sono un ex cittadino montoriese, che da circa 10 anni vive a Teramo, la mia famiglia che vive a Montorio da sempre, da circa un anno ho cambiato il suo pur bravo medico di famiglia che aveva studio nel comune natio per sceglierne uno con studio a Teramo, più vicino a dove vivo e lavoro. Credo di conoscere la realtà montoriese, dove ho vissuto la maggior parte della mia esistenza e conosco bene l’ubicazione e la struttura che recentemente è stata destinata ad ospitare UCCP, anche perché l’abitazione di famiglia è vicino a detta struttura e la stessa è stata da me frequentata in passato. Nonostante non sia più un utente dei servizi sanitari forniti nel territorio del comune di Montorio al Vomano (nella discussione in questione può essere uno svantaggio ma anche un vantaggio se ciò mi consente di valutare l’iniziativa un po’ più freddamente e con maggior logica) pongo all’attenzione di tutti le mie riflessioni: 1) la struttura che ospita l’UCCP già in passato era destinata all’erogazione di servizi sanitari per i cittadini di Montorio, e più ampiamente per i cittadini dei comuni limitrofi e dell’entroterra (guardia medica, locali per visite specialistiche del SSN, sportelli amministrativi inerenti i servizi sanitari erogati e più recentemente, comunque da più di qualche anno, ospita anche i locali destinati ai soccorritori volontari della Croce Bianca) pertanto l’utilizzo di detta struttura all’erogazione di servizi sanitari non può essere considerata una novità; più propriamente detto edificio è nato proprio a tale scopo e i cittadini non hanno mai espresso dubbi sull’ubicazione e sulla destinazione di detta struttura; Se fossi stato un amministratore, avrei visto il suo utilizzo ad ospitare i servizi dell’UCCP più come una scelta rispettosa di criteri di logicità, funzionalità, economicità ed efficienza, che come una decisione estemporanea e non meditata. Cosa facciamo spendiamo risorse per costruire un qualcosa che già abbiamo?; 2) Possiamo anche ritenere che sia completamente sbagliata l’idea delle Unità di Cure Complesse Primarie (UCCP). Ma allora come portare sul territorio i servizi medici specialistici e diagnostici, alleggerendo il carico sulle strutture ospedaliere (sappiamo bene la situazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Teramo) per di più avvalendosi e coinvolgendo i medici di famiglia, realizzando un maggior coordinamento tra i vari organismi che costituiscono la prima linea SSN, in una stessa struttura medici di famiglia e “servizi ospedalieri”, basta cambiare stanza per avere servizi che fino a ieri si ottenevano andando dal proprio dottore e poi all’ospedale di Teramo (e qui altro che file e code); Immagino uno dei miei nonni che, quando in vita, seppur arzilli e combattivi, si trovavano spaesati quanto avevano a che fare con la burocrazia e/o con strutture, persone che non conoscevano, o che comunque percepivano come distanti e non vicini al proprio mondo. Questo può ancora capitare se un qualsiasi “nonno” non sia accompagnato da un figlio o un nipote in una struttura come un Ospedale o nel caso in specie l’Ospedale di Teramo. Invece nel caso ci si debba rivolgere all’UCCP, credo che questo sia più difficile, perché è un luogo molto meglio conosciuto, dove potrebbe lavorarci, o se non ci lavora, incontrare la figlia della vicina di casa che si conosce fin da piccola, e il luogo dove si va spesso a farsi fare la ricetta o la visita dal proprio medico di famiglia e nel caso si debba fare un esame diagnostico un nonno non deve farsi accompagnare da un proprio figlio, e quest’ultimo deve chiedere un giorno di ferie, bisogna solo cambiare stanza e se il nonnetto è arzillo la metà di quanto era uno dei miei, si fa accompagnare direttamente dal proprio dottore, oppure se è “timido” si fa accompagnare della figlia della vicina di casa; basta chiedere, sarà più facile vedere un volto conosciuto o il nipote, il figlio, la nuora, il genero del vicino di casa, o addirittura, direttamente il vicino di casa; 3) Non so’ quanti lettori conoscono il territorio del comune di Montorio, ma credo di non sbagliare se affermo che la zona più popolata non è più il centro storico, ma proprio le zone limitrofe ad esso e sicuramente la zona più vicina al centro che si è maggiormente espansa accogliendo più persone e servizi è proprio quella dove sorge il nuovo UCCP, ed essa e la zona in cui il comune di Montorio può maggiormente espandersi estendendosi lungo la costa, ed immagino in un futuro congiungersi anche con le Piane di Collevecchio (frazione del comune di Montorio, oggi posta ad una certa distanza da esso per mancanza di una strada/ponte che lo congiunga alla zone di espansione in questione). Pertanto penso che la distanza sia un falso problema stante la densità abitativa presente e futura delle zone del comune e di quella dove sorge l’UCCP, nonché dei chilometri che si risparmiano concentrando i servizi sul territorio e non distribuendoli tra gli studi medici e le unità ospedaliere, inoltre penso che ci sia un servizio di collegamento tra il centro e l’UCCP che ricordo non si trova e migliaia di Km ma a 2 dalla chiesa parrocchiale, a meno che non consideriamo cittadini di Montorio o comunque quelli meritevoli di un valido accesso all’UCCP, solo quelli che abitano nel raggio di 100 metri dalla chiesa di S. Rocco o da Pizza Orsini (per i non montoriesi, chiesa patronale e piazza principale); 4) Inoltre voglio porre all’attenzione di Voi lettori che la struttura in cui sorge l’UCCP è nuova (credo che frequentavo i primi anni delle scuole superiori quando la stavano costruendo, sono nato nel 1971, quindi giovanissimo, appena un ragazzo) ed è tutt’altro che angusta (sicuramente nessun studio medico può lontanamente paragonarsi a detta struttura per capacità di accoglienza, e limitatamente agli studi medici ospitati nel centro storico, età dell’edificio, sicurezza sismica e vie di fuga di locali frequentati dal pubblico) essa ha moltissime stanze, un ampio atrio, assenza di barriere architettoniche (se consideriamo gli utenti a cui si rivolge non è cosa da poco soprattutto se li paragoniamo agli studi medici presenti nei vecchi edifici del centro) e un ampio parcheggio dove sostare senza incorrere nel rischio di pagare oltre alle medicine della ricetta medica anche la multa per divieto di sosta, come può capitare nel centro storico dove è più difficile trovare posto per la macchina, a meno che non la si parcheggi distante dallo studio medico, per esempio vicino all’UCCP. Credo che l’iniziativa sia lodevole e meritevole della nostra approvazione, in ogni caso comunque la pensiate, porgo a tutti un cordiale saluto. Ciao.

Grazie Signor Nicolino per la sua civiltà di esposizione.

Sono il dottor Fiorenzo Catalini Ho letto con attenzione i commenti firmati da Daniela Bellachioma e da Giuliano Merlini. Per amore di chiarezza mi sento in dovere di confutare alcune affermazioni dell’una e dell’altro al solo scopo di dare notizie certe lì dove invece vedo affermazioni in libertà dotate di molta approssimazione. Intanto sia chiaro che la UCCP non è una soluzione locale, voluta da pochi, ma rappresenta una svolta epocale nella gestione della medicina del territorio così come è maturata dall’incontro fra gli ultimi governi e le nostre organizzazioni sindacali, nell’ipotesi di dare una risposta forte sul territorio che garantisca migliori servizi e limiti il ricorso incongruo alle strutture ospedaliere. Esperti ministeriali e sindacali si sono incontrati per anni e sembra decisamente presuntuoso voler esprimere valutazioni senza avere né le competenze né le conoscenze indispensabili alla bisogna. Concordo con la signora Bellachioma sul fatto che i medici totalmente trasferiti sono in realtà quattro e non sette e sul fatto che presso la UCCP due medici, spesso tre, sono presenti dalle ore 8 alle 20 per garantire a qualsiasi paziente una pronta risposta alle sue necessità. Sull’orario sono costretto a spendere una parola di più. La nostra convenzione infatti prevede che l’ambulatorio del MMG debba rimanere aperto minimo per 15 ore settimanali ma la disponibilità del medico va dalle 8 del mattino alle 20 di sera. Noi lavoriamo 62 ore a settimana e questo da sempre! Con la UCCP facciamo 20 ore a settimana in ambulatorio e passiamo le altre 42 presso le case dei nostri pazienti: per le assistenze domiciliari programmate o ADP, per le assistenze domiciliari integrate o ADI per le chiamate che, giornalmente ci arrivano. Il dottor Catalini, che non è un’eccezione, dal 4 al 29 novembre ha fatto la bellezza di 110 visite domiciliari! Sorvolo sui servizi specialistici e sui problemi legati alla privacy ricordando che una struttura va valutata a regime e non all’inizio della sua attività. Vedremo se i piccoli problemi logistici oltretutto presenti solo il lunedì mattina ( a proposito: i vani sono sette e non 4 e sono tutti a norma, secondo le odierne disposizioni legislative, in più abbiamo uno spazio per le segretarie, uno spogliatorio, un deposito, un bagno per disabili, due bagni per il pubblico ed uno per il personale) saranno superati nel tempo e se la auspicabile collaborazione con la specialistica ambulatoriale diverrà realtà. Di certo già ora abbiamo una fattiva collaborazione con gli specialisti presenti e contiamo di aumentarla nel corso dei giorni. Abbiamo undici dipendenti. Si 11! Quattro in infermeria e sette in segreteria. Siamo l’unica ditta che nel corso degli ultimi anni ha portato occupazione a Montorio. Li paghiamo noi, secondo i termini dell’accordo e quindi li abbiamo scelti noi. Non sembra scandaloso né irregolare, oltretutto la scelta è intervenuta per valutazione delle esperienze pregresse e dei curricula. Così come è normale che sia. Qualcuno pensa che un privato abbia bisogno del beneplacito di chicchessia per assumere i suoi dipendenti? E via! Anche alla stupidità c’è un limite! Quanto alla retribuzione mi viene da sorridere nel pensare ai numeri che ho sentito negli ultimi tempi! In ogni caso fino ad ottobre, in qualità di medici associati in rete, percepivamo 8 euro lorde/paz/anno. Adesso per essere in UCCP ne percepiamo 11. Questo significa che la differenza è di tre euro lorde /paz/anno. Fatevi i conti sono circa 200 euro al mese. E non paghiamo affitto e utenze. Ci sarebbe mancato solo questo! A fronte della nostra disponibilità all’orario continuato la ASL garantisce i locali, le utenze e le suppellettili. Forse non è chiaro d’acchitto ma la garanzia dell’orario è un impegno di notevole entità: in caso di malattia, in caso di ferie, in ogni caso. L’ambulatorio resterà sempre aperto con almeno un medico operante. Era così anche prima? Persone dotate di comune buon senso comprendono senza sforzo che dal 4/11/2013, per ogni esigenza c’è un recapito certo presso il quale un medico ed una infermiera si troveranno sempre. SEMPRE! Pare cosa da poco? Che dire della libertà di scelta? Anche qui pareri in libertà. Pretendere che il medico scelto esprima un parere positivo dipende solo dal fatto che preferiamo essere informati delle scelte dei pazienti onde evitare che sorgano malintesi fra noi. Chiunque sa , se ha mai lavorato, che nelle realtà lavorative occorre un po’ di diplomazia nella gestione delle varie caratterialità, per il buon rendimento dell’insieme. E veniamo ai numeri. Intanto chiariamo un arcano perché parlano in tanti ma nessuno, al di fuori di noi, conosce la realtà. Allora a Montorio al Vomano ( dati dell’Ufficio anagrafe del Comune, non chiacchiere) gli anziani di età pari o superiore a 65 anni sono 1846. Di essi nel centro storico, intendendo per esso tutta la zona centrale comprese via Gramsci, via Leopardi e traverse ( un bel centro largo!) ne vivono 378, pari al 25% del totale. Questo significa che il 75% degli anziani vive al di fuori del centro storico e sicuramente, per loro ammissione quotidiana, trovano più confortevole la nuova sistemazione della UCCP: per la facilità di trovare parcheggio, per la comodità dell’accesso, per la contemporanea presenza degli altri uffici del Distretto, per la presenza di ambienti confortevoli e dotati di tutti i requisiti previsti dalla vigente legislazione (ascenderia per disabili, bagni per disabili,impianti a norma per l’utilizzo di apparecchi elettromedicali ecc). Inoltre nel periodo dal 4/11 al 29/11 la tanto criticata UCCP ha prodotto i seguenti risultati: sono stati visitati e/o ascoltati 3938 pazienti sono state compilate 8894 ricette sono state effettuate 130 prestazioni presso la medicheria (punti di sutura, ECG in telemedicina medicazioni prime e successive, tamponamenti nasali, piccola chirurgia, infiltrazioni articolari, rimozione di tappi di cerume ecc. In merito agli ECG in telemedicina gli interventi sono stati 13 e in un solo caso si è dovuti ricorrere al PS) sono stati effettuati 13 accessi infermieristici domiciliari ( servizio molto gradito ai pazienti per il quale si prevede uno sviluppo, a breve, di notevole entità sono state somministrate 891 dosi di vaccino ( dato da riferire alle somministrazioni ambulatoriali perché ancora mancano i dati relativi alle vaccinazioni domiciliari). Per essere una realtà non gradita presenta numeri di grosso spessore e promette bene per il futuro! Ma bando alle facezie: il nostro impegno è rivolto al miglioramento del servizio e al superamento delle criticità che il signor Merlini ha evidenziato, pur se con toni apocalittici che non mi sento di condividere. Un’ultima annotazione per rilevare che, dai dati in mio possesso non risulta che gli esercizi commerciali prima della UCCP stessero bene ed ora stiano male. La verità è che il commercio al dettaglio paga da anni la scelta nazionale di sostenere la media e grande distribuzione. Ma questo vivaddio esula dalle nostre competenze e, soprattutto dalle nostre responsabilità di medici e , perché no, anche di amministratori . Grazie per lo spazio.
Nicolino, approfitto del suo commento per precisare alcuni aspetti della vicenda, riprendendo i contenuti punto per punto: 1) Condivido le sue considerazioni sul fatto che il Distretto Sanitario erogasse già servizi sanitari e che fosse la sede elettiva per iniziative di ampliamento ed integrazione con la medicina generale degli stessi ma devo purtroppo precisare che qui le risorse (320.000 euro per il primo anno) sono state spese e proprio per qualcosa che già avevamo, poichè allo stato attuale i servizi erogati sono di fatto gli stessi di prima. 2) Pur criticando fortemente la maggior parte dell'operato del ministro Balduzzi, riconosco la validità del progetto UCCP e speravo potesse essere la giusta occasione per innovare e rendere più aderente alle esigenze attuali il servizio di medicina generale. Purtroppo così non è stato, in parte perchè le scadenze previste dal decreto sono state totalmente disattese in virtù delle difficoltà organizzative della parte pubblica nonchè dello scetticismo diffuso tra le sigle sindacali dei medici di medicina generale, in parte perchè queste incertezze (unite alla difficoltà di reperimento delle coperture finanziarie per le regioni) hanno portato a una situazione realizzativa a macchia di leopardo in tutta Italia. Così, per chi non si trincera dietro il "è previsto dal decreto Balduzzi" che è stato un po' il leit motiv di queste settimane a Montorio, per chi vuole approfondire si apre uno scenario piuttosto variegato a livello nazionale: regioni che stanno procedendo con propri piani operativi in assenza di nuovi Accordi Integrativi Regionali (in Abruzzo, manca anche solo l'Atto di Indirizzo Regionale) disallineati rispetto al decreto Balduzzi e assolutamente privi di una logica di sistema. Sono nate così esperienze sporadiche e territorialmente limitate che spesso non sono altro che una riconversione di piccole UTAP ("precursori" delle UCCP) o Case della Salute (vedi Toscana), se non addirittura di medicine di gruppo inserite in un contesto pubblico, in una logica di frammentazione minimalista che disconosce ogni banale principio di rete integrata e soprattutto di economia di scala. Proprio quel che è successo a Montorio, con tanto di insegna "UTAP" che campeggia sopra la porta d'ingresso dell'UCCP. 3) Anche sulla questione distanza lei riporta considerazioni condivisibili, in particolare sulla densità abitativa delle varie aree. Va però rilevato che i servizi di collegamento sono allo stato attuale assolutamente insufficenti per le nuove esigenze e quel che è peggio è stata da subito esclusa la possibilità di un potenziamento per totale carenza di risorse. Sullo sviluppo anche futuro delle varie aree però mi permetto di aggiungere che un conto è assecondare la crescita fisiologica delle zone che per caratteristiche proprie si prestano maggiormente, altro conto è potenziare e implementare i servizi delle stesse a discapito delle altre (il centro storico) abbandonandole in uno stato di agonia, che mi sembra francamente la diagnosi giusta per il centro di Montorio. 4) L'UCCP occupa i locali che un tempo accoglievano la sede della guardia medica, ovvero ha ingresso separato dal Distretto Sanitario (per capirci la scala sulla destra della struttura) e non condivide con lo stesso nè l'atrio nè altre strutture, ad eccezione del parcheggio (ora insufficente anch'esso a detta di molti). Non conosco la superficie esatta ma ad occhio saranno un paio di centinaia di metri quadri, forse trecento ma forse anche meno: fossero anche quattro, in ogni caso troppo pochi per molte migliaia di potenziali utenti (chiaro che non saranno mai presenti contemporaneamente!). Chiunque può passarci e farsi un'idea di persona. A proposito, tali locali sono stati recentemente ristrutturati e voglio sperare che i 320.000 comprendano anche quelle spese... Una precisazione, infine: i medici che si sono trasferiti chiudendo i propri ambulatori privati sono quattro e non cinque, in quanto un medico era già ospitato (o in affitto, non so) in quei locali del Distretto Sanitario. Buona domenica a tutti G.M.
A quanto pare dagli ultimi commenti, questo articolo è pieno di imprecisioni ed opinioni fatte passare per fatti. Riporto, per comodità, i problemi evidenziati: Errori: 1) il numero di medici trasferiti 2) la scomodità della locazione dell'UCCP per i pazienti poco mobili (gli anziani nel centro storico sono una minoranza) 3) il numero di ore lavorative Opinioni passate per fatti: 1) l'esistenza di un danno economico per le attività del centro storico (non confortata da alcun dato) 2) le allusioni, senza nomi peraltro (pare più un pettegolezzo che una notizia), ad assunzioni che avrebbero favorito parenti Ammetto che però la necessità dell'approvazione del vecchio medico per cambiare mi sembra un'assurdità, ma non so se è una specificità di questo caso. Se fossi un lettore abituale di questo blog (per fortuna il primo approccio mi è bastato a farmi un'idea) avrei il seguente auspicio per il futuro: meno polemiche sensazionalistiche, più notizie, e magari qualche scusa quando si sbaglia.
Ho letto il commento di Catalini e non credo ai miei occhi, di fatto conferma quasi tutti i contenuti dell'articolo de I Due Punti e quello che ho lamentato nei miei commenti. Non solo, sconfessa anche quanto affermato dal suo rappresentante sindacale Core ("È falso, dunque, dire che i medici di base guadagneranno di più lavorando di meno."): per sua stessa ammissione, il contributo c'è ed è di 3 euro ad assistito (per inciso, 3 x 1.500 fa 4.500 che diviso 12 diventano 375 euro al mese, non 200...se fa il calcolo sul lordo, deve esprimere con lo stesso criterio anche il risultato). E anche sull'orario, ci conferma che il monte ore settimanali è invariato, per cui propongo a Core di modificare il suo diktat in "I medici di base guadagneranno di più lavorando uguale". Ci dice poi che "Sorvolo sui servizi specialistici e sui problemi legati alla privacy ricordando che una struttura va valutata a regime e non all’inizio della sua attività. Vedremo se i piccoli problemi logistici oltretutto presenti solo il lunedì mattina saranno superati nel tempo e se la auspicabile collaborazione con la specialistica ambulatoriale diverrà realtà. Di certo già ora abbiamo una fattiva collaborazione con gli specialisti presenti e contiamo di aumentarla nel corso dei giorni." Sorvola? Vedremo? Auspica? Diverrà realtà? Cioè ci dice che il motivo primo per cui nasceva la struttura manca del tutto...e allora perchè vi ci siete precipitati se mancano del tutto i presupposti? E poi, come si può sorvolare sull'aspetto della privacy? Io sarò anche stupido però lei non ne approfitti. Sulla scelta del medico "Che dire della libertà di scelta? Anche qui pareri in libertà. Pretendere che il medico scelto esprima un parere positivo dipende solo dal fatto che preferiamo essere informati delle scelte dei pazienti onde evitare che sorgano malintesi fra noi. Chiunque sa , se ha mai lavorato, che nelle realtà lavorative occorre un po’ di diplomazia nella gestione delle varie caratterialità, per il buon rendimento dell’insieme." Pareri sì, in libertà un po' meno. Quella clausola non va: per prevenire beghe tra di voi limitate la libertà degli assistiti. Chieda un parere legale per averne conferma. Ma veniamo ai dati del primo mese di attività: i dati riportati, molto semplicemente, sono la somma delle prestazioni dei singoli medici associati che sarebbero state erogate comunque anche negli ambulatori privati periferici, non c'è nulla di più, se escludiamo i 13 teleECG e i 13 accessi infermieristici domiciliari. Ora li faccio io due conti: 320.000 diviso 12 uguale 26.666 euro al mese che diviso per le 26 nuove prestazioni fa 1.025 euro l'una. Un po' care, non crede? Diciamoci la verità: questa è medicina di gruppo svolta in una struttura pubblica. E lei lo sa meglio di me. Chiudo con una riflessione. Ma secondo voi, se i disagi lamentati fossero "solo piccoli problemi logistici oltretutto presenti solo il lunedi mattina", staremmo qui a parlarne??
Siccome tutti ritengono di avere ragione e parlano di " cose " che sfuggono all'intelligenza dei " non addetti ai lavori ", l'unica strada da praticare, per verificare quanto è accaduto e per accertare se la " questione di legalità " sollevata da Falconi sia fondata o meno, è la seguente: la pubblicazione delle " carte " ( in primo luogo, della " convenzione " ) in forza delle quali è nata l'UCCP di Montorio. In omaggio al principio di trasparenza dell'agire amministrativo e per rispetto dei diritti dei cittadini. Aspetto.

Caro Lorenzo Di Pietro, si vede che non è un lettore abituale di questo blog. Le diamo il benvenuto.
Grazie per la lettura.
Una cortesia, in democrazia non si sbaglia mai a fare delle domande. Mai.
Da queste domande sono nate inchieste giornalistiche e della Procura che stanno cambiando Teramo e che a noi, hanno portato solo minacce, danni morali e fisici.
Purtroppo.
Quando parla di cose serie che non conosce per il rispetto di anni di lavoro gratuiti per la collettività, le chiederei più rispetto, per evitare simili figure.
Presto l'Avvocato Persia avrà modo di leggere le carte, ma bastava leggere l'articolo di Domenica de Il Centro che nel finale smentiva in parte la replica del Dott. Core.
Per leggere bisogno acquaitare i quotidiani.
Lei evidentemente ha saltato la notizia.
Ci dispiace.
Grazie.

Non volevo mancare di rispetto, e ammetto che tutto ciò che ho letto su questa vicenda sono questo articolo e i suoi commenti, alla luce di questo ho peccato di arroganza nei toni. Rimane il fatto che non mi piace l'allusione senza nomi, e che la replica, vera o falsa che sia, è più puntuale nel riportare dati (purtroppo non posso comparare con l'articolo del Centro). Inoltre non c'è solo la replica di un diretto interessato, ma anche quella di un cittadino che per quanto ne so è disinteressato. Una considerazione più generale. Non sono nella posizione di dare lezioni di giornalismo a nessuno, non è il mio mestiere. Tuttavia da lettore rilevo che ultimamente, di pari passo con l'insofferenza crescente verso le istituzioni e la politica, certi giornali tendono a "cavalcare l'onda" e a cercare lo scandalo a tutti i costi (mi riferisco ad esempio al Fatto Quotidiano, che a mio parere è molto scaduto). Non so se è il caso di questo blog, ma è la mia insofferenza verso questa deriva che mi ha spinto a commentare di getto. Saluti
Io comunque ci sono stato perchè il mio medico non c'era mi hanno visitato due dottori le infermiere erano gentili e ho apsettato al massimo 40 minuti. Io mi sono trovato bene i parcheggi ci sono e mi hanno servito con molta umanità e non mi sembra male. Anzi mi hanno dato medicine gratis e detto pure che hanno un sito web e gli posso mandare pure le email se mi serve ci posso andare pure il sabato mattina se non ci stava il mio dottore. La polemica non la capisco perchè scrivete troppo.