Siamo rimasti senza parole. Un pò per logica, un pò per semplicità. Siamo dei semplici.
Uomini venuti dalla luna con le tutte giallo e blu della protezione extraterrestre.
Sono discesi dal cosmo infinito con un regalo per la popolazione teramana. Un abete di Natale. Piazza Martiri. La splendida piazza aprutina. Scelta tra le prescelte. Quattro mega blocchi di cemento come base.
Quattro pesantissimi mega blocchi di cemento. La pavimentazione non ringrazia. Guardate a terra.
Ore e ore per decidere la localizzazione attraverso complicati calcoli, ottenuti con moderni calcolatori logaritmici. Il peso sostenuto da un centimetro quadrato, è uguale al peso, che devono sopportare le nostre teste durante un simili intervento.
Oddio che male. Alla fine la scelta delle scelte. Attenzione...reggetevi forte...i quattro pesantissimi blocchi di cemento e l'Abete, sono stati posizionati sul continuum del sottopassaggio di piazza Martiri. Vi rendete conto sull'unico punto "bucato", cavo della Piazza. In poche parole sul solaio. Come mai? Si voleva essere coerenti con l'altra parte di corso San Giorgio che sta sprofondando? Quello per intenderci, antistante il negozio di Oviesse. Passateci con la macchina e vedrete che montagne russe. Un abbraccio al maestro Abete, che possa sopravvivere. Mi auguro che Teramo non debba aver bisogno di nulla. In stato di calamità, rifiuterei qualsiasi aiuto...stiamo bene così...crollati di nostra cafoneria.
Grazie.
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Commenti
@Messaggio per Roberta che ovviamente non è Roberta. Cara "politico" fa il bravo. Ti ricordo che esiste (ancora) la libertà di critica. Ti ricordo che la politica viene stipendiata con le nostre tasse. Ti ricordo che se un politico non sopporta la ragion dovuta può scegliere un'altra strada...tornare a lavorare. Un abbraccio...