Era il 26 Novembre del 2012.
Scrivemmo : " Tutte le strutture sanitarie che concorrono a garantire gli obiettivi assistenziali debbono operare secondo il principio della efficacia, qualità e sicurezza delle cure, dell'efficienza, della centralità del paziente e dell'umanizzazione."
La storia va raccontata con distacco. Vi assicuro che è molto difficile.
Un paziente fisicamente integro viene ricoverato nel reparto di Psichiatria di Teramo. Un paziente che non ha un tutore o un curatore. In analisi con uso di psicofarmaci. Il problema sarà stato il dosaggio?
Lo stesso paziente non più fisicamente integro viene ricoverato in un altro reparto dell'ospedale Mazzini per lesioni, frattura di una spalla, operato nel reparto di ortopedia, versamento di sangue in un organo interno e lividi in ogni parte del corpo.
Le foto raccontano di una storia umana molto triste. La famiglia del malato ha dato mandato all'avvocato del foro di Teramo, Gianni Falconi, di richiedere immediatamente la cartella clinica, il referto medico del primo reparto e del secondo reparto, la relazione del Primario del Primo reparto e soprattutto del secondo reparto, di denunciare la natura dei traumi alla Magistratura, per confrontare la natura e l'origine degli stessi.
Compatibili con una caduta? Più cadute vista la presenza di molti lividi. In questo caso perchè non è stato sorvegliato come da regolamento? Compatibili con operazioni di contenimento? Abbiamo un progetto di contenzione?
A che punto siamo?
Il procuratore della Repubblica ha esercitato l'azione penale con citazione diretta in giudizio per il dott. F. S. M., in qualità di primario del reparto.
L. O. in qualità di medico in servizio.
M. F. in qualità di paramedico capo turno in reparto.
Art.590 c.p....per aver cagionato, per colpa consista in negligenza e imprudenza a Di G. G.,lesioni gravi consistite in: frattura spiroide metafisiaria prossimale all'omero dx con distacco della tracite omerale e frammenti liberi adiacenti il focolaio fratturativo; lussazione gleno-omerale-inferiore, parziale obletarazione del recesso articolare anteriore in possibile a relazione modesto versamento.
In particolare, per quanto di rispettiva competenza non disponevano ne ponevano in essere i dovuti controlli sulla libertà di movimento e sulla capacità di autogestire la propria deambulazione, in modo tale da provocare la caduta accidentale del paziente, risultante accaduta mentre la p.o. si spostava liberamente all'interno della struttura ospedaliera".
Il Procuratore della Repubblica, ha disposto di ascoltare sei testimoni tra medici, p.g. e altre persone a conoscenza di fatti di cui all'imputazione.
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