Non avevo visto l'ultimo consiglio comunale.
Preferisco la replica in televisione. Quella cattiva maestra TV.
In realtà li ho studiati tutti. Minuto per minuto.
Sono un fan di Brucchi & compagnia stonando.
Perdo il sonno, dopo.
Incubi e l'insonnia che divora lentamente il tempo.
Tic e tac, almeno profuma l'alito.
L'intervento del vice capo gruppo del Partito Democratico, Gianguido D'Alberto, è stato puntuale e preciso.
Villa Carbone, l'intesa per la ricerca di idrocarburi gassosi, che toccherebbe con le trivelle anche San Nicolò.
San Nicolò è comune di Teramo.
Lo so, si sa. Ma non tutti.
La risposta del sindaco Brucchi è stata sorprendente.
Vi cito alcuni passaggi da verbale " Villa Carbone non sta proprio sul territorio teramano, (?????????????) confina con territorio teramano, però non fa parte del territorio teramano. Ora vede per me il discorso è un pò a più ampio respiro. Noi non possiamo da una parte pretendere e cercare che ci siano posti di lavoro, chiediamo che vengano fatti degli sgravi alle imprese, chiediamo che si abbassino i costi, cioè tutta una serie di....però poi quando si tratta di andare a recuperare fonti energetiche diciamo che ci rivestiamo di una casacca di ambientalista e diciamo no a tutto".
C'è un limite a tutto. Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, non sapeva, non sa, che Villa Carbone toccherà anche il comune di Teramo?
Vi rendete conto?
Parla di occasioni di lavoro?
Ma il lavoro che sarà perduto? Le aziende agricole? Le grandi aziende del Vino Montepulciano? Quelle delle colline teramane? Il nostro olio? Il nostro verde? La nostra aria? Le nostre falde acquifere?
Ha visto mai il sindaco la fine del territorio della Basilicata?
Nella doverosa replica, il consigliere D'Alberto era un pò istituzionalmente imbarazzato " La richiesta di ricerca riguarda anche il comune di Teramo, nello specifico San Nicolò. Il nome è Villa Carbone, poi le consegno magari la planimetria".
Legga Sindaco www.iduepunti.it/lettera-aperta/15_settembre_2013/brucchi-contro-chiodi-trivellazioni-anche-teramo
Poveri noi....qui ci trivellano tutto....infatti COOR. NAZ.LE NO TRIV - ITALIA NOSTRA ABRUZZO - LEGAMBIENTE ABRUZZO - WWF ABRUZZO hanno espresso una forte preoccupazione nell'ennesimo comunicato stampa.
"Secondo la Corte Costituzionale (sentenza n. 239/2013) “l’adozione, da parte della Regione, di una condotta meramente passiva, che si traduca nell’assenza di ogni forma di collaborazione, si risolve in una inerzia idonea a creare un vero e proprio blocco procedimentale con indubbio pregiudizio per il principio di leale collaborazione e per il buon andamento dell’azione amministrativa”.
La traduzione in termini pratici è la seguente: se la Regione non risponde NEGATIVAMENTE e CON TANTO DI MOTIVAZIONI agli inviti del Ministero per lo Sviluppo Economico si va tranquillamente incontro all’immediato rilascio dei permessi di ricerca da parte del Governo.
Al contrario, dopo aver adottato MOTIVATI atti di diniego, la Regione potrebbe andare al tavolo governativo allo scopo di far valere le proprie ragioni e, come afferma la Corte, per “sostenere un dialogo, e quindi, tenere un comportamento collaborativo, che consenta di pervenire in termini ragionevoli alla definizione del procedimento”. Ovviamente nei termini da noi auspicati: rigetto delle istanze.
Nel caso in cui Governo e Regione non si dovessero accordare, ci sarebbe sempre la soluzione paventata dalla Suprema Corte nella Sentenza 383 del 2005: sollevare conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale.
Questo è quanto.
Comitati, Associazioni e Cittadini/e hanno fatto la loro parte fino in fondo.
Adesso tocca alla Politica tutta e a chi ci rappresenta nelle Istituzioni dare le risposte più giuste ed efficaci.
Decidano, dunque, ed agiscano al più presto".
Avvertite Brucchi, per favore?
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