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ZTL : A Teramo si multano anche i disabili...e basta

di Giancarlo Falconi
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Il Comune di Teramo dovrebbe piuttosto multare se stesso per aver autorizzato la pedana del Babila che penalizza i disabili! Lo scivolo che porta al bancomat della Tercas e' diventato di difficilissimo accesso per chi va in carrozzina a causa dell'orribile rialzo di legno che ha invaso praticamente tutta la via. È' vero che la movida rende più della disabilità ma questo è l'ennesimo scandalo teramano sul quale approfondire e non accettare passivamente. A chi non ha più l'uso delle gambe resta comunque quello di gridare : STRONZI, PROVATECI VOI A SALIRE SU QUELLO SCIVOLO CON LA SEDIA A ROTELLE .... e poi mi dite
Carissimo Giancarlo,La seguo ogni giorno su Teleponte e su " i due punti" e rimango affascinato dalla sua passione e dal suo entusiasmo che traspaiono sempre nelle "battaglie" che conduce a difesa degli indifesi e dei ...bisognosi di giustizia. Data la mia età - 75 anni - ne ho visto di cotte e di crude,ma vedere un giovane come lei che si batte per il prossimo mi ridà un po di fiducia e di speranza per le giovani generazioni. Vede - ma lei lo sa bene - oggi la vita è piena di soprusi e di incongruenze quotidiane che ti costringono a sopportare tutto o quasi. Per concludere un piccolo esempio:ieri mattina ho telefonato alla Asl di Teramo per prenotare una TAC cranio "encefalo" e la risposta è stata OTTOBRE. A pagamento la farò la PROSSIMA SETTIMANA!!!!!! Non me la sento di commentare.
ma al comando dei vigili urbani avranno fatto un corso per il funzionamento delle telecamere e quindi della videosorveglianza del traffico nelle ztl?
La disabilità...l'essere disabili non mi permetterebbe di essere quel che sono. Lottero' affinché vi sia in cambiamento nella mente altrui...affinché vi sia "inclusione". Non voglio integrazione...ma inclusione. La peggior forma di disabilità è quella di prendere concetti e pregiudizi, è quella forma mentale chiusa che non apre e vuol aprire il proprio cuore ed animo animo chi malamente definisce "disabile" Continuo a lottare Grazie Giancarlo
Dico purtroppo ho un invalidità pari al 75% con 104 moderata, percorrendo viale Bovio all'altezza del Bar mi fermo perché sul display del cruscotto mi appare un anomalia , attivo le frecce di emergenza e scendo mi reco al bar per chiamare il meccanico, vedo passare la pattuglia della municipale che senza fermarsi mi multa " al volo" e dopo 2 mesi mi arriva il verbale maggiorato di spese istruttorie pari a € 44,00 , ma io dico perché non si sono fermati? Possono non lasciare la ricevuta cartacea sul parabrezza ? Perché ho dovuto pagare la maggiorazione ? Se avessi trovato la multa sul vetro potevo contestare immediatamente , con la chiamata e l'intervento del meccanico tramite attestazione dello stesso potevo esimermi dal pagamento ....una divisa indossata senza dignità ....puzza !
Scusate, non per polemizzare: la signora ha ragione, da quel che capisco, non tanto perché aveva tempestivamente protocollato la richiesta ben un mese prima della multa, quanto piuttosto perché il titolare di un contrassegno di disabilità non deve ricevere nessun altro contrassegno dal Comune, ma espone solo il contrassegno di disabile. Pertanto la persona disabile non ha modo e non è tenuta (da Regolamento comunale) a verificare che la/e targa/he a lei riferibili siano state effettivamente inserite nella white list, come invece è previsto per gli altri utenti, tenuti ad esporre il contrassegno ZTL che certifica la fattiva registrazione nella white list (registrazione che potrebbe subire un ritardo di cui però l'utente avrebbe contezza non ricevendo il relativo contrassegno ZTL). Quindi la signora, da quel che capisco, ha rispettato il Regolamento ed aveva pieno diritto di entrare in ZTL dal momento stesso in cui ha protocollato la richiesta, così come è il Comune a dover garantire la prioritariamente la tempestiva registrazione delle targhe relative a persone disabili. Questo è l'elemento chiave della questione: non tanto il fatto che si stia parlando di un disabile, quanto che si stia parlando di una persona a cui nessuna leggerezza può essere imputata, avendo rispettato alla lettera il Regolamento. Un disabile che contravvenga alle disposizioni di legge (sarò banale, ma accetto il rischio!) deve essere multato come tutti (ad esempio per le auto con contrassegno disabile che sostano su un marciapiede o sulle strisce pedonali. A me capita di vederne non troppo di rado!) Così come chi rispetta le disposizioni di legge non dovrebbe essere sanzionato, sia esso un disabile o un non-disabile. Se disgraziatamente si viene sanzionati per un errore, un disguido, un malinteso, di solito si deve far ricorso, che si sia disabili o non-disabili, perché di fronte alla macchinosità della burocrazia siamo un po' tutti uguali, disabili e non. Se il disguido, il malinteso, l'errore riguardano decine di persone (disabili o non) un Comune prende atto che qualcosa non ha funzionato nel sistema e decide di abbuonare decine o centinaia di multe, come mi risulta abbia fatto il Comune di Teramo in relazione ai vecchi pass per residenti che non erano ancora scaduti quando è subentrata la "nuova ZTL". Non è stata fatta la stessa cosa per i titolari di contrassegno disabili entrati in ZTL prima che la propria targa venisse inserita nella white list? Evidentemente si tratta di casi isolati. E' da questi casi isolati che vogliamo determinare il rispetto, da parte delle istituzioni e della comunità, della disabilità? Annullare questa singola multa prima del ricorso dimostrerebbe che le istituzioni locali hanno a cuore il tema della disabilità? Mah! A me personalmente (me ne dolgo) non dimostrerebbe nulla e continuerei a pensare che i nostri Amministratori hanno comunque a cuore ben altro! E i teramani in genere? Secondo informazioni di stampa, da marzo ad oggi sarebbero state elevate 11000 contravvenzioni per violazione della ZTL di Teramo. 150 accessi abusivi al giorno, da parte di chi riteneva di avere un qualche diritto ad entrare. Questa è la nostra comunità. Questa è Teramo, questi sono i teramani, disabili e non. Il problema è una singola multa ingiusta ad una persona disabile? Il problema, secondo me, sono le centinaia di violazioni che quotidianamente, disabili e non, commettono in nome di un proprio supposto diritto, una inderogabile urgenza, una personale priorità. Come quella di fermarsi davanti al bar per telefonare al meccanico, dopo aver acceso le quattro frecce, perché il display dell'auto segnala un'anomalia! P.S. Ma davvero ci sono ancora bar che hanno il telefono pubblico? A gettoni o a scatti?
Sono pienamente d’accordo con il sig. mariobici. La gravità della questione risiede più che altro nel “mero errore amministrativo da parte dell’Ufficio Traffico”, non nel fatto che ad essere capitata nelle maglie delle disfunzioni della P.A. sia stata una disabile. Certo, in linea generale se a seguito del “mero errore amministrativo da parte dell’Ufficio Traffico” la multa fosse stata inflitta ad un/una normodotato/a in perfetta salute fisica, semmai benestante al punto che per lui/lei pagare o non pagare la sanzione sarebbe stata la stessa cosa, la vicenda avrebbe suscitato minore indignazione. Ma da questa storia è innegabile che venga fuori il generale problema dell’incompetenza di molti impiegati pubblici (non tutti fortunatamente, bisogna dirlo) e, soprattutto, il loro essere “intoccabili” quando commettono un errore in danno della collettività – anche di un singolo componente della collettività – sia esso “mero” o grave. E’ un dato di fatto insopportabile. E’ la ragione per la quale gran parte delle cose in Italia vanno male e continueranno ad andare peggio. A ciò si aggiunga che spessissimo, forse sempre, i Giudici di Pace dinanzi ai quali si impugna la multa, allorquando riconoscono le ragioni del cittadino ricorrente non condannano l’Ente al pagamento delle spese processuali – nemmeno stabilendo una cifra simbolica, cosa che perlomeno aiuterebbe ad avere più fiducia nella Giustizia – utilizzando alla fine della sentenza la dicitura classica “spese compensate”. Per non parlare del “rimpallo” delle responsabilità, tipica di quelle categorie dove vige il motto “tu proteggi me che io proteggo te”. Si parla tanto di casta dei politici, dei liberi professionisti, dei notai… Ma a ben vedere, quando accadono vicende del genere si capisce che la vera casta, la peggiore oserei dire, è proprio quella degli impiegati pubblici. Solidarietà alla ragazza protagonista della disavventura che qui ci ha raccontato Giancarlo, ma non in quanto disabile bensì nella sua qualità di cittadina che paga le tasse.
In una città Italiana, qualsiasi essa sia, grande o piccola, esiste un "centro storico". Nessuno, a parte i residenti con parcheggio interno, le forze dell'ordine, le ambulanze, o i disabili o portatori di handicap, dovrebbero entrare in centro. Punto e basta. Finchè vedrò tranquillamente parcheggiate vetture di assessori in divietro di sosta, di costruttori, di consiglierucoli o potentini di vario genere, allora NESSUNO DOVRA' ESSERE MULTATO. Ricordo all'assessore, comunque, che anche se uno c'ha il permesso di entrare in ztl, il divieto di sosta è valido lo stesso. SOMARO
@Granado, vorrei darle torto ma l"impresa mi risulta troppo ardua. Quindi le do ragione e mi spingo oltre: mi spingo a dire che ci sono troppi contrassegni per disabili in giro. Troppo spesso mi capita di vedere, oltre agli assessori, i consiglieri o i costruttori che entrano in ztl e parcheggiano in divieto, arzilli giovanotti e gagliarde puledre che mollano la propria auto (munita di regolare contrassegno disabile) negli stalli riservati a persone con difficoltà di deambulazione. Ne ho sentite tante di chiacchiere e giustificazioni, al riguardo, ma non mi hanno mai convinto e credo che tutti possiate convenire con me che moltissimi (troppi) sono coloro che approfittano del contrassegno disabili generosamente (e irresponsabilmente) fornito da una madre, da un nonno, da una suocera o da una zia per entrare in ztl e parcheggiare dove più è comodo. Per non parlare di quelli che hanno amicizie presso le commissioni mediche e che il contrassegno riescono a farselo intestare direttamente pur non avendone diritto. Pertanto ho deciso di non rispettare più gli stalli riservati ai disabili per poi vederli occupare da tali indegni figuri. E mi spiace per i veri disabili, vittime (loro come noi) di un sistema marcio, cinico e corrotto fino al midollo. Così il cerchio si chiude: partendo dalla necessità di rispettare maggiormente la condizione di disabilità, siamo arrivati, con un paio di passaggi, a convenire sul fatto che non valga la pena rispettare nulla, finché furbastri e furboni, piú o meno potenti, continueranno, impuniti e sfacciati, a vanificare ogni nostro sforzo per migliorare questo porco mondo.
@ Mariobici Il suo Nik mi piace, sono un ciclista molto appassionato. Quello che proprio i nostri amministratori (o presunti tali), non capiscono, è che hanno una grossa rssponsabilità sulle spalle. Sono inetti, sono ignoranti, cafoni, spesso ridicoli, coprono con un vestito blu ed una cravatta la loro cialtroneria, non ne azzeccano una, parlano con un linguaggio da 3 elementare, scrivono ordinanze scombinate che qulasiasi Giudice di Pace smonta pezzo pezzo... Eppure, loro malgrado e per nostra somma sfortuna, rappresentano la "classe dirigente". E non se ne rendono minimamente conto, questo è il vero dramma. Il sindaco, ogni volta che risponde ad un'intervista con la sua solita arroganza, ogni volta che lo vedi passare in macchina o a piedi con il sguardo truce e non ti saluta, ogni volta che invece apre bocca baldanzosamente per autoproclamazioni varie...lui leggittima tutti i cittadini a fare lo stesso. Un assessore, ogni volta che si esprime col suo fare dialettale/ignorante e da dello stupido a chiunque gli rivolga una domanda, ogni volta che viola le leggi e viola anche le sue leggi sull'ordinamento del traffico cittadino....leggittima tutti a fare lo stesso. Un assessore, ogni volta che è sapientemente nascosto nella sua maggioranza, trovando colleghi pronti a tesserne le lodi, ogni volta che striscia per non inciampare...leggittima tutti a fare lo stesso. Una volta, tanti, tanti anni fa. Prima del ladro Craxi, prima del socialismo dei party e delle puttane, prima del pregiudicato di Arcore e dei suoi sottefrugi mafiosi, c'era ancora un briciolo di dignità negli uomini politici. Piccolo piccolo. La responsabilità dei politici è che teoricamente sono i migliori di una comunità, che vanno a rappresentare. Signori amministratori, guardate Teramo, riflettetela bene. Guardate tutti i suoi mali ed i suoi malanni. Guardate quale cloaca a cielo aperto è diventata. Guardate ai disabili, che vagano sconfitti dalle barriere architettoniche. Guardate agli anziani, chiusi in casa, perchè non c'è niente per loro. Guardate ai bambini, chiusi insieme agli anziani perchè è più sicuro stordirsi di televisione che girare tra il traffico o giocare nei parchi inesistenti o infestati. Guardate ai commercianti, ormai convinti che parcheggiare di fronte al negozio sia sinonimo di guadagno...con buona pace loro, visto le sempre più frequenti serrande abbassate. Guardate al livello culturale, evanescente in una città che ospita migliaia di bar e sale da gioco piuttosto che librerie ed auditorium. Guardate ai disastri ecologici, causati da piani regolatori che hanno rubato campagna e boschi sostituendoli con il cemento dei costruttori. Guardate ai poveri. No è inutile, è chiedere troppo. Siete solo ciechi di fronte alle vostre responsabilità e sordi alle richieste di aiuto. Troppo impegnati a darvi un tono col vestito nuovo, o a darvi pacche sulle spalle. Ma non dimenticate che state a Teramo e la frase più frequente che sento pronunciare su di voi è: ddù cos' n'nzaddumescteche...lu lup! E lu cafon' Ai posteri...