Vi avevamo lasciati alla prima puntata della telenovela dell'estate.
Il CDA dell'IZS che sfiducia il proprio Direttore Generale Fernando Arnolfo.
Nella seconda puntata tutta l'amarezza del Dg nei confronti di un cda, reo di mettere in pericolo la credibilità dell'Ente.
Riassunto della prima puntata.
" Ogni tanto sono felice di essere sorpreso.
Avevo raccolto molte indiscrezioni sul fatto che c'erano rapporti tesi tra l'attuale CDA dell'IZS e il Direttore Generale.
Ero convinto di un prossimo, imminente, pugno forte del massimo dirigente dell'Istituto.
Si parlava di una presunta e latente inattività del consiglio di amministrazione.
Invece?
Come nei migliori sceneggiati il colpo a sorpresa che richiama altre future ondate.
Il dott. Fernando Arnolfo, Dg dell'IZS è stato di fatto sfiduciato dal cda nell'ultimo consiglio.
Le motivazioni?
Scritte in un verbale di verifica dei risultati aziendali e del conseguimento degli obiettivi conferiti allo stesso direttore.
In sintesi secondo il cda furono conseguite pienamente le fasi 1.1 e 1.2 con punteggio assegnato apri a 15 (7,5 a testa)
Conseguito in modo parziale la fase 1.3 per la limitazione del piano operativo alla sanità animale che non ha considerato la sicurezza alimentare. Punteggio 4.
Non è stata conseguita la fase 1.4 per la mancata realizzazione del prototipo informatico: punteggio assegnato 0.
Erano presenti nel cda i dott. Ciarallo, D'Alterio, Grassetti, Presutti, Prosperi,
In assenza del DG era presente il Direttore Sanitario Migliorati e il Direttore Amministrativo Cecchini.
La memoria motivata o meglio la riserva il DG Arnolfo dovrà presentarla unicamente agli organi competenti ( Ministero della Salute, Regione Abruzzo, Regione Molise.
Saranno parole di fiducia?
La Politica?
Era assente come sempre.
Una questione di elezioni, eletti e leviamoci ditorno.
Ritorno al futuro".
Seconda Puntata.
La Lettera del DG Arnolfo è indirizzata al Direttore Amministrativo, al Direttore Sanitario e ai responsabili della struttura.
Una lettera dettata dall'amarezza e dalla preoccupazione che i portatori di interesse, Ministero della Salute, regioni Abruzzo e Molise, i cittadini, possano perdere stima e credibilità nelle attività di ricerca dell'Istituto.
Il dott. Arnolfo non rinuncia al suo ruolo, ma crede di potere con i fatti sconfessare le valutazioni espresse dal cda.
Non parla di nessuno ricorso al Tar ma potrebbe essere una strada?
Secondo noi la difesa è alquanto debole.
Perchè non spiegare le reali ragioni della rottura dei rapporti?
Si parla di una delibera del cda bocciata dal Direttore.
Che cosa era stato deliberato?
Perchè non essere coraggiosi e giocare a carte scoperte?
Noi siamo pronti, voi?
La Politica sta a guardare.
Senza giudizi.
Senza passi.
Aspetta il 25 Maggio.
...poi...
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