Una Domenica di Luglio.
Esigenze e degenze.
Tutto si muove seguendo il filo del destino in equilibrio tra fede, ateismo, soldi, fortuna e sfortuna.
Mare, montagna, città, collina, campagna, strada, insieme con il fato e quelle futilità da fuochi fatui.
Capita che ti scrive il tuo amico Antonio e ti racconta l'ennesima storia all'ospedale Mazzini di Teramo.
Capita che ti invia delle foto e capita che sotto gli oltre 30 gradi non resisti e in bici corri....e fai una visita al diritto alla salute, al diritto di visita, al diritto alla deambulazione, al diritto all'abbattimento delle barriere architettoniche.
Un ospedale è la sintesi della Costituzione Italiana.
Un luogo neutro dove tutto dovrebbe essere immerso nella legalità e rispetto.
L'Ospedale Mazzini di Teramo ha un altro respiro.
Gli ascensori che dovrebbero permettere a tutti, ma proprio a tutti, di salire piano piano, di piano in piano, come se fosse in piano, seguendo la musica di un piano...note annodate per una cura, per una visita, per il primo giorno di vita, per l'ultimo giorno di vita...sono guasti, scusate, rotti.
Cinque su cinque.
Un record per l'Asl di Teramo.
I tre dell'ingresso, poi lato radiologia e lato laboratorio analisi.
Erano le 14 e mi sono seduto.
C'era chi sudava, chi scuoteva la testa, chi prendeva un premio dirigenziale come repsonsabile degli ascensori, chi è al mare, in montagna, in collina, in città...noi eravamo in ospedale per l'ennesima vergogna....la stessa di sempre dell'ospedale Mazzini.
Teramo città gemellata con il Disagio.....
Commenta
Commenti
Le foto non mentono. ...poi il funzionamento a singhiozzo delle ultime due settimane é ancora più vergognoso.
Ore 17....I due ascensori centrali ora funzionano.
Anonimo mi fai ridere....chi sei l ascensorista per favore se puoi...va a piedi.