Salta al contenuto principale

Teramo Calcio: Campitelli non risponde. Non ci resta che piangere e due.....

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Ci sono abituato.
Parolacce su parolacce.
Ricordo l'inchiesta Tercas,  il Cirsu, quelle sull'asl di Teramo, sull'ospedale, sulla regione Abruzzo e le tante sul Comune di Teramo.
Poi il Teramo Calcio, il mio lato folle.
Il mio essere bambino.
Ora adulto, all'improvviso.
La verità?
Campitelli è come Di Giuseppe.
Non risponde.
Quindici minuti di linea difensiva. 
Catenaccio. 
L'altra verità?
Mi manca il cuore per andare avanti a far di questione ma sono pronto ad altre offese.
Campitelli aveva dichiarato che avrebbe risposto.
Campitelli non ha risposto. 
Sono preoccupato per il mercato e per il morale della squadra.
Io amo il Teramo Calcio, i colori bianco e rossi, amo le persone schiette, l'ambo delle guance, il bacio, il cuore, la sincerità, ma non autorizzo nessuno a lenire l'immagine di Teramo e soprattutto a prendermi per il culo, scusateci, a scansonate.
Fate vobis.

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa dell' avvocato Borzone.

La difesa del presidente del Teramo Calcio Luciano Campitelli, in esito all’interrogatorio tenutosi in data odierna, per evitare erronee interpretazioni o equivoci in ordine all’atto istruttorio, precisa che:
1) Il Presidente Campitelli, giunto a Catanzaro per rispondere all’interrogatorio, ha compreso, nella fase iniziale dello stesso, che i fatti ipotizzati nei suoi confronti, peraltro del tutto infondatamente, non sono riferibili a condotte realizzate nella giurisdizione di competenza della autorità giudiziaria di Catanzaro;
2) Di fronte alla formalizzazione di tale situazione processuale, la difesa ha chiarito immediatamente che l’indagato potrà rispondere e risponderà, in ossequio alle norme processuali, all’autorità giudiziaria competente, poichè il rispetto del giudice naturale precostituito per legge è un principio costituzionale posto a garanzia della legalità del procedimento ed è uno dei cardini dello stato di diritto;
3) Pertanto la difesa sta attivando, nelle forme di legge, gli istituti di garanzia previsti dal codice di procedura penale affinchè sia determinata la competenza territoriale adeguata ai fatti come ipotizzati dagli inquirenti
4) In tale situazione, suo malgrado, il Presidente Campitelli ha potuto soltanto rendere una dichiarazione di riserva a rispondere solo davanti al proprio giudice naturale, ribadendo, però, in tale dichiarazione: la propria assoluta estraneità ai fatti; la impossibilità dell’esistenza di conversazioni telefoniche che lo riguardino e che possano confermare l’ipotesi di accusa nei suoi confronti; la singolarità del riferimento ad incontri avvenuti in date in cui non era presente a Savona ma si trovava dimostrabilmente a Teramo; la convinzione di aver sempre posto in essere condotte trasparenti e leali, lecite sia dal punto di vista sportivo che da quello penale;
5) In attesa delle decisioni degli organi processuali sulla determinazione della competenza territoriale la difesa rappresenta che, pur comprendendo l’ansia e le aspettative della stampa e della pubblica opinione per la vicenda, e pur ribadendo l’assoluta innocenza del Presidente Campitelli, non sembra opportuno istituire processi mediatici paralleli alle competenti sedi giudiziarie, nel rispetto, dunque, sia delle prerogative degli organi inquisitori che della difesa.

avv. Renato Borzone


 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

E per fortuna che Di Giuseppe e Campitelli non vedevano l'ora di fare chiarezza. Che disastro, la strategia è evidente cercare di prendere tempo tentando di evitare grossi guai penali. La giustizia sportiva invece, non aspetta, in quella sede non puoi avvalerti della facoltà di non rispondere altrimenti sei fregato. ma ho come la sensazione che il lato sportivo della vicenda sia stato già abbandonato in realtà....
Un'altra bella vetrina per la città . I cittadini di Teramo sono abituati a farsi prendere per i fondellii . Carissimi tifosi pensate ad altro e andate al mare,ma a Giulianova.
E Il terno delle guance?
Giancarlo perdonami ma questa volta non concordo con quanto lasci intendere; mancava il PM incaricato a chi dovevano rispondere? Quello di cui sono accusati, con tempi e modi "particolari", non è uno scherzo. Non si può rispondere come se fosse una interrogazione a scuola ... Bisogna ponderare ogni parola. Diceva un famoso avvocato: " in tribunale un innocente ha tutto da perdere perché ben che gli vada ottiene quello che era suo già prima di entrarci, un colpevole invece può sperare di sfangare qualcuna delle sue malefatte." Aspettiamo prima di salire sul carro del colpevole o dell'innocente ... Aspettiamo

 Anonimo, gli interrogatori di Matteini e altri sono sempre stati condotti dal vice capo della Mobile.
Se non sapete le cose, per favore.
Leggete il comunicato che eccepisce anche la territorialità. 
Un abbraccio
 

Ho sperato fino a questa mattina, per la simpatia che ho per Teramo e l'amicizia con tanti suoi abitanti, che ci fosse stato un grande malinteso e che le accuse potessero essere confutate e annullate. Ma dopo gli atteggiamenti del presidente e del DS con il rifiuto a rispondere con il solo evidente tentativo di prendere tempo,ma a che scopo poi se non si sapesse che per la giustizia sportiva tutto ciò diventa solo un'aggravante nonché una palese conferma, tutto purtroppo mi autorizza a credere che ci troviamo difronte a un chiaro e grave atto truffaldino. Risibile è poi il comunicato diffuso dall'avvocato di Campitelli , comunicato chiaramente già in tasca del soggetto ancor prima di partire per Catanzaro. Siamo proprio nella commedia dell'assurdo. Anch'io credo che in realtà lor signori abbiano già abbandonato il Teramo per il piatto di lenticchie della salvezza dal penale.
Mi chiedo: ma perché un "tecnico" come Falconi valuta così superficialmente l'avvalersi della facoltà di non rispondere o l'eccepire la competenza territoriale della Procura di Catanzaro? Possibile che tu non capisca che si tratta di una strategia difensiva? Cosa vuoi dire con "Campitelli aveva dichiarato che avrebbe risposto. Campitelli non ha risposto" ? Eh non ha risposto, e quindi? Sai Giancarlo, mi assale un dubbio. E' lo stesso dubbio che m'invade quando vedo passeggiare, petto in fuori, alcuni politici che dovrebbero nascondersi per la vergona. Penso: ma se questi si procurano i voti promettendo posti di lavoro, se cioè la disperazione è il primo ingrediente delle loro vittorie elettorali, potranno mai risolvere il problema della disoccupazione? Allo stesso modo mi viene da pensare, ma se Falconi vive di scandali e di dirty world, potrà mai essere obiettivo per un indagato o un imputato che non sia se stesso? Per favore, sono un tuo assiduo lettore, spiegami...
MI AVVALGO DELLA FACOLTÀ DI NON PENSARCI ! Il giorno della promozione in B avevamo tutti l'aspetto di chi aveva bevuto il calice della vita e ci abbiamo trovato un bacarozzo morto in fondo! MI AVVALGO DELLA FACOLTÀ DI SORRIDERE.......AMARAMENTE.

 Ok ti spiego.
Tu sei l'ordine inquirente e mi hai appena accusato.
Bene.
Ti rispondo.
Non ho problemi.
Che mi hai chiesto?

...potrà mai essere obiettivo per un indagato o un imputato che non sia se stesso?
Ti rispondo figurati.
Pronto.
No, mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

Scherzi a parte.
Normale strategia difensiva ma non annunciare tre ore prima che avresti risposto.
Rimane un grave errore di comunicazione e immagine SPORTIVA

Si, è vero, sul piano della comunicazione è un errore. Forse ti ho frainteso. Credo che Campitelli, che pensa da "padrone" di poter sempre decidere in prima persona, questa volta abbia dovuto assecondare le scelte del suo avvocato. Lui avrebbe voluto rispondere ma l'avvocato lo abbia redarguito e "costretto" a non farlo. Ciao Grazie
Caro Sig. Falconi, non ha visto l'ora di puntare il dito contro il Presidente!!!! Appena è giunta voce che Campitelli non aveva risposto agli inquirenti, subito dopo ha postato il suo articolo, senza attendere le motivazioni che sono state, poi, puntualmente diffuse. Io no credo che Lei ami la Teramo Calcio!!!! . Leggendo quanto scritto dall'Avv. Borzone, io sono convinto che questa è la giusta linea difensiva; Il Presidente dimostrerà, a chi forse non ha pregiudizi, la sua innocenza. Ha ora il dovere morale di difendere, nel miglior modo possibile, la dignità propria e dell'intera città sportiva!

 Paolo lei non sa leggere.
Bisogna avere altri occhi, aver letto altri libri per poter sentire l'amore rubato. 
Mi dispiace per lei.

Sono io che sono dispiaciuto per Lei.... e buona lettura!
Tutti Bravi a Sparare a zero sul presidente e per cosa? Solo perché non ha parlato ??? Abbiate almeno il rispetto per questa persona e non iniziate a emettere giudizi tra virgolette quando il processo è appena iniziato e, a mio avviso, sembra davvero una grossa bolla di sapone creata "ad hoc" per distogliere l'attenzione da altri fattacci dove sono coinvolte società ben più blasonate del Teramo Calcio: Ascoli, Reggiana, Salernitana (Di Lotito), Aquila e tante altre.... I media hanno massacrato Campitelli con titoli assurdi senza saper nulla . . . Dopo le sue rassicurazioni con le interviste, il comunicato stampa e l'incontro con i tifosi, se dovesse risultare colpevole, allora sarebbe da punire 2 volte: per la disonestà e per la stupidità di aver comprato una partita con la squadra praticamente già in B !!! MA PRIMA DI ALLORA PER CORTESIA NON FACCIAMOCI DEL MALE E RISPETTIAMO IL TERAMO E LA PERSONA DI LUCIANO CAMPITELLI !!!
Falconi ti sputeremo in faccia.

 Va bene, tifosi, va bene, porterò il sapone.

Tifosi? ma quale tifosi? Quelli che sputano e tirano le pietre in campo e fuori? Non a zappare la terra che non ne sono capaci, ma a ripulire la città dalle merde di cani e piccioni. Non so se i dirigenti del Teramo calcio sono colpevoli oppure innocenti, ma se i suoi tifosi sono questi.....viva il rugby, la pallammano, la briscola e il tressette. Per quanto mi riguarda, se io fossi ingiustamente vittima di un'accusa infamante, pretenderei di essere subito ascoltato e interrogato, e nel frattempo non esiterei a denunciare alla giustizia i calunniatori. Nessun avvocato potrebbe convincermi ad attendere non so cosa.
Chiacchiere,chiacchiere e solo chiacchiere........aspettiamo gli sviluppi,abbiamo il sistema legislativo più' vecchio e complesso al mondo in Italia.....................
Sigg.pseudo tifosi delle ore 16.04 ,il calcio ormai non c'entra più' niente e' solo da parte vostra uno sfogo bestiale che dimostra una profonda idiozia.
Sportivo sono con te. Ma a Teramo si suol dire: chiè cache sobbr a la nave prime o dapù su scupre. Speriamo bene.
Leggendo l’articolo, un po’ si ha la sensazione che il contenuto sottintenda (in modo sommario, comunque affrettato) il silenzio di Campitelli come il gesto compiuto da chi ha la “coscienza sporca”. Ma i successivi commenti di Giancarlo aiutano a chiarire meglio il suo pensiero cosicché si intuisce che ciò di cui più che altro egli si duole, è la notevole discrasia fra la strategia di comunicazione posta in essere dal Presidente del Teramo prima dell’interrogatorio e la strategia processuale poi attuata dallo stesso – indubbiamente perché consigliata/imposta dall’avv. Borzone – al momento di essere ascoltato dagli Organi inquirenti. La fase dell’interrogatorio che oggi ha visto coinvolto Campitelli esiste in tutti i procedimenti penali ed ogni volta, senza eccezione, ergo parimenti in questa situazione, durante dette fasi sia gli indagati che i loro avvocati non hanno completa cognizione degli elementi accusatori che sono alla base dell’illecito contestato. In virtù di tale circostanza procedurale, avvalersi della facoltà di non rispondere è la cosa più giusta che possa fare non solo il colpevole che vuol salvarsi totalmente o perlomeno parzialmente le terga, ma soprattutto – sembra paradossale ma non lo è affatto – l’innocente che ha interesse a dimostrare la sua completa estraneità ai fatti che gli sono stati imputati, così da evitare il rinvio a giudizio attraverso tesi difensive maggiormente puntuali ed incisive in quanto articolate dopo che si sono “studiati” interamente gli atti (nel caso specifico, sostanzialmente dopo aver ascoltato le intercettazioni telefoniche). I Giudici non sono maghi, per cui per non essere condannati da un Tribunale l’innocenza va provata. E se non lo si fa in maniera esaustiva e pienamente convincente, si rischia di incappare in uno di quei tanti errori giudiziari di cui la storia della giurisprudenza italiana è piena. Pertanto, è più che probabile che quella di Campitelli non sia stata omertà, bensì si sia trattato dell’atteggiamento “normale” di chi mira ad ottenere un provvedimento di archiviazione, perché – voglio crederlo fortemente come sicuramente vogliono crederlo in molti – non ha commesso alcun reato. Ritengo di aver esposto una chiave di lettura talmente logica da essere addirittura banale, perciò sono convinto che, almeno per ora, si DEVE evitare qualsiasi affermazione avventata (chiamasi illazione…) in merito alla condotta assunta dal numero 1 del Diavolo biancorosso al cospetto della Procura di Catanzaro, che vada oltre la semplice ipotesi dell’opportunità strettamente tecnico-giuridica. Ma proprio perché è ragionevolmente scontato che le cose siano andate come io presumo, non è poi tanto assurdo sostenere che Campitelli sarebbe potuto essere più cauto nel dichiarare alla stampa la sua volontà di essere un fiume in piena immediatamente ed in qualsivoglia sede, visto che in effetti poi così non è stato (per quanto sicuramente l’avrà fatto sospinto dalla comprensibile foga di scagionare sé stesso ed il Teramo calcio). Se è (soltanto) questo che intendeva Giancarlo, sono d’accordo con lui. Ad ogni modo – aldilà di quale sia il reale senso di questo “non ci resta che piangere 2” – va sottolineato che le minacce sono SEMPRE odiose, a maggior ragione se caratterizzate dalla promessa di sputi sulla faccia (personalmente preferirei uno schiaffatone). Piena solidarietà a Giancarlo, fin troppo ironico nel rispondere a simili incivili bassezze.
Grande Santacruz, sempre lucido come pochi ! Si puo' essere o non essere daccordo con i suoi post ma e' sempre un piacere leggerli. Sopratutto quando esprime un giudizio su cui non sono, non si e', daccordo. Si chiama democrazia. Rispetto per le opinioni altrui...
A me non sembra né un errore di comunicazione né di strategia. basta guardare la cronologia dei fatti: 1 Campitelli dichiara di voler dire tutto perché convinto della sua innocenza 2 il magistrato gli contesta i fatti, che solo al momento della contestazione si rivelano commessi fuori dalla sua giurisdizione 3 Campitelli ribadisce la sua estraneità e contesta la competenza territoriale. Se l'avesse contestata prima avrebbe ammesso implicitamente di conoscere i fatti e le circostanze a cui si dichiara estraneo. NON FA UNA PIEGA. Nel senso che non dimostra niente né il contrario di niente. Tutto il resto sono chiacchiere da bar.
confessa caro Giancarlo anche tu non sei stato esiliato dalla trasmissione Carta Canta ... ma ti si adeguato all'andazzo generale e ti sei avvalso della facolta di non rispondere ..... :) ma d'altronde dal saperne una piu del DIAVOLO sei passato a una torre di babele al contrario ... tutto tace ... ti stimo profondamente .