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Brucchi è obbligato per legge a prendere la Delfico....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il sindaco Brucchi sulla vicenda Biblioteca Delfico mi aveva piacevolmente sorpreso.
Si leggeva nel suo comunicato " Condivido e faccio mio non solo l'appello degli operatori della Biblioteca Delfico, ma anche il sentimento dell'opinione cittadina, che di ora in ora si fa sempre più diffuso, preoccupato per le sorti della prestigiosa e importantissima istituzione culturale.Ritengo sia doveroso assumere tutte le iniziative possibili per scongiurare le sconfortanti ipotesi che si affacciano sul futuro della Biblioteca, come così come ritengo sia indispensabile che le istituzioni cittadine intervengano per produrre ogni possibile sforzo teso a salvaguardare, anzi ad assicurare, il prosieguo delle attività di quello che può essere definito come il centro della vita culturale del nostro territorio, non solo provinciale.
Per questo, mi metto completamente a disposizione del presidente della provincia Renzo Di Sabatino e di tutte le altre autorità ed istituzioni che vogliano individuare e valutare le soluzioni possibili, anche attraverso produttive sinergie, pronto ad inserire nel percorso culturale del Comune di Teramo, la Biblioteca Delfico.
La condizione economica e sociale impone scelte difficili, ma obbliga la classe dirigente ad uno sforzo di creatività che, proprio in situazioni come quella della biblioteca Delfico, ha il segno della lungimiranza".

La verità?
Segnalata da un amico illuminato da tanti studi.
L'accordo Stato Regioni (redatto secondo il comma 91 della l. 56/2014 - legge delrio) secondo il quale le regioni devono occuparsi di tutte le materie di riordino delle province non di competenza statale. il punto 15  lettera E www.affariregionali.it/media/169300/a-delrio_-_accordo_e_all__-_approvato_11_sett_2014.pdf chiarisce che l'ente che subentrerà nella gestione delle funzioni ex provinciali (nel nostro caso la Delfico, comunque avrà le risorse che oggi la provincia percepisce per la gestione di quel servizio).
Dunque il passaggio di gestione non comporterà nuovi oneri per nessuno, semplicemente la regione Abruzzo ed il comune di Teramo devono affrettarsi a mettersi d'accordo per il passaggio.

Avete capito?
Avete letto?
Politica.
Il sindaco Brucchi non è il salvatore della Biblioteca Delfico ma semplicemente l'Ospite per Legge.
Mi sembrava strana tutta questa voglia di Cultura e Storia.
Applausi.

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Commenti

Giancarlo hai di nuovo colpito nel segno.
Caro Giancarlo purtroppo non è proprio cosi..... altrimenti perché tutti i dipendenti delle Province sono in fermento? perché a Teramo le sedi provinciali vedono ora sventolare bandiere di protesta. La Legge Del Rio aveva previsto quello che tu hai riportato ma il problema risiede nella Legge di stabilità 2015 dove questo Governo è intervenuto in modo pazzesco, creando 20000 esuberi. In pratica hanno cancellato le risorse per pagare 20000 persone e quando le funzioni si trasferiscono (come la biblioteca) le relative risorse del personale non viene più trasferito in quanto non esiste più e l'ente ricevente li deve pagare come nuove assunzioni (e non come effettive mobilità). Questo impedisce il trasferimento dei servizi e del personale vista la situazione deficitaria di quasi tutti gli enti locali. Personalmente spero che l'opinione pubblica e la stampa esca dall'ottica che in questi anni i governanti hanno creato cioè del dipendente pubblico quale "male assoluto" che si ragioni di riforme serie e funzionali per i cittadini e che si capisca finalmente che in questo momento il Governo ha creato 20000 nuovi disoccupati, annullato i servizi ai cittadini, ed il silenzio che ci circonda ci sta umiliando ancora di più. Io (come tanti altri) sono orgoglioso di essere un dipendente pubblico ed un dipendente dell'Ente Provincia e credo nella funzione che svolgiamo. Vorremmo solo riavere il diritto di difenderci da queste scellerate aggressioni ed invece la cortina di silenzio rimane inviolabile..... La lotta per la nostra dignità e per la verità continuerà e spero che anche tu possa soffermarti su quanto succede e farti la tua libera idea.... Massimiliano Bravo Segreteria provinciale UIl-FPL Componente RSU aziendale

 Caro Max  ti assicuro che la Delfico può salvarsi trasferendo la gestione al comune di Teramo mediante legge regionale di riordino.
Non è un mio parere che sono l'ultimo a potersi esprimere ma l'attenta analisi di un tecnico e fine professionista. 
"Questo documento è l'accordo stato regioni (redatto secondo il comma 91 della l. 56/2014 - legge delrio) secondo il quale le regioni devono occuparsi di tutte le materie di riordino delle province non di competenza statale. il punto 15 chiarisce che l'ente che subentrerà nella gestione delle funzioni ex provinciali nel nostro caso la Delfico, comunque avrà le risorse che oggi la provincia percepisce per la gestione di quel servizio. Dunque il passaggio di gestione non comporterà nuovi oneri per nessuno, semplicemente la regione Abruzzo ed il comune di Teramo devono affrettarsi a mettersi d'accordo per il passaggio.
 

Caro Giancarlo. Ok Legge Regionale ma i fondi regionali sono quasi zero...ok salvare la biblioteca anche tu purtroppo sottovaluti o non vuoi vedere il problema delle 20 unità lavorativa che sono in biblioteca per le quali le risorse sono state azzerate. Tu pensi che io parli tanto per parlare? Che inventiamo notizie false? Ecco forse, ma sicuramente mi sbaglio, vedo anche qui quel silenzio ed omertà che copre in Italia il futuro di 20.000 famiglie. Date uno sguardo al comma 421 della legge di stabilità e vedrete il taglio di cui parlo e che ci sta distruggendo. Quando e se vorrai dettagliate spiegazioni con carte alla mano sai dove trovarmi. Massimiliano Bravo

 Max io cito norme e leggi grazie all'attenta analisi di un esperto del settore.
Capisco il nervosismo  ma non è colpa mia.
Nessuno giudica il tuo lavoro e quello di molti impiegati pubblici ti prego di non farlo con il nostro...grazie.   Siete dei privilegiati per via dello stipendio sicuro e vi auguro di mantenere i privilegi e i diritti maturati e acquisiti.
Oramai non esiste più uno Stato di Diritto. 
Tornando all'oggetto dell'articolo ti assicuro che la Delfico e i suoi impiegati saranno riassorbiti quindi puoi sottrarre alle 160 persone le venti impiegate alla Delfico. 
Tutto qui....ma non puoi permetterti di dire che non siamo al vostro fianco.
Siamo solo fiaccati dalle tante battaglie sociali alle quali nessun dipendente della Provincia si è unito mentre noi siamo pronti per voi.
La differenza. 
Tutto qui. 

in merito alla vicenda, credo che il sindaco abbia di nuovo perso occasione per tacere... per quanto riguarda le lenzuolate sui balconi provinciali, ho la forte tentazione di addobbare la nostra silente città con altre forme di considerazioni che non sarebbero proprio edificanti nei confronti dei capaci e laboriosi dipendenti, e per favore lasciamo perdere i famigerati servizi, che da anni ormai non ha più senso nominare, ma sarebbe meglio limitarsi a difendere l'orticello di scrivanie e pc.... e poi tranquilli il posto di lavoro non lo perde nessuno
D'accordo con l'ultimo commento di Ricuccio e poi basta con questo vittimismo. In queste settimane di "protesta (tranne il dì di festa del 19 dicembre ovvio) non siete stati in grado di elencare uno e dico un servizio che solo e soltanto voi dipendenti provinciali potete garantire alla collettività. Vi è venuto in mente che non sono "opinione pubblica e stampa" ad avere preconcetti ma che realmente negli ultimi 15 anni la Provincia di Teramo non svolge alcun servizio davvero utile (o che comunque altri potrebbero svolgere ugualmente se non meglio). Parlo di...centri impiego (lì non si fanno altro che certificati), turismo (cosa fa l'ufficio turistico e il sito promozionale fermo da tre anni???), cultura (la biblioteca salva il settore per il resto il nulla). Viabilità... Non ne parliamo...edilizia scolastica... Vabbe. Vivo fuori Teramo e le assicuro che queste sceneggiate non sono ovunque: dove le province sono state virtuose...sono apprezzate e difese...e una soluzione la stanno trovando. Questo per dire anche che personalmente non sono contro province o dipendenti pubblici. Oggettivamente a Teramo la Provincia non ha piú ragion d'essere. Tutto qua. E poi mi perdono, ma leggere le parole delle Rsu!!!Per anni hanno difeso privilegi anche a danno dei precari storici...ora la nemesi. Un solo rimpianto: i dipendenti pubblici non saranno mai uguali a quelli privati...ergo si salveranno senza meriti. NB. Pronto a ricredersi quando un solo dipendente della Provincia mi darà un valido motivo per sostenere la "protesta"(?!?!)
Gentile Falconi, credo sia necessario ribadire o chiarire ancore il concetto espresso da massimiliano perchè evidentemente non riusciamo proprio a far comprendere cosa stia succedendo. Il tuo esperto ha, o meglio, avrebbe ragione se ci si fosse fermati alla legge delrio, ma non è così. La legge di stabilità ha introdotto degli elementi che non rendono assolutamente più vere le vostre considerazioni. Provo a fare capire brevemente con i numeri quale sia la verità. Rimane il fatto che se ci si vuole confrontare più approfonditamente su quale sarà la fine del personale e soprattutto dei servizi sul nostro territorio noi siamo disponibili e anzi lo auspichiamo. Ora, è vero che la delrio prevedeva, come dici tu e il tuo esperto, che i servizi non più in carico alle Province dovessero essere trasferiti con personale, risorse, immobili, ecc. agli enti subentranti, solo che la legge di stabilità ha previsto due semplici cose come la riduzione del 50% delle spese per il personale dal 31 marzo ed il taglio (questo è il punto vero) di altri tre miliardi di euro in tre anni. Cosa significa? ora provo a far capire. Significa che alla Provincia di Teramo (e quindi oltre che al costo per il personale, ai servizi e quindi ai cittadini plaudenti) vengono sottratte somme pari a 16.200.000,00 euro di spese correnti. Scusate i troppi numeri ma altrimenti non si capisce. Alla fine del 2014 la Provincia aveva a disposizione, dopo una serie infinita di tagli degli ultimi anni, circa 27.000.000 di euro a tale scopo, a febbraio del 2017 ne rimarranno quindi circa 11.000.000. Ancora due conti: il costo per il personale ridotto del 50% (e quindi senza tra gli altri quello per la biblioteca) sarà di circa 6 milioni, circa tre ne servono per interessi passivi sui mutui e scopriamo che ne rimarranno solo due per la manutenzione di 1600 Km di strade, per la manutenzione, riscaldamento, ecc. dei 25 istituti di istruzione e per tutti gli altri servizi (ma assicuro che la situazione è ancora peggiore ma per brevità semplifico). E' evidente che non ci saranno più i soldi per servizi di nessun tipo, per la biblioteca, per il braga, ecc. ecc. ed ancora per il restante personale che nel frattempo, messo in esubero, dovrebbe essere comunque pagato con quei fondi perché la mobilità per noi non la paga l'INPS, ma deve essere pagata con fondi di bilancio. Ora, siccome la moltiplicazione dei pane e dei pesci non siamo capaci di farla, significa che non ci saranno soldi per stipendi, mobilità, servizi e per finanziare il trasferimento della biblioteca ecc, ecc. Avete capito quale sia la situazione vera? A disposizione per ogni ulteriore informazione! Bruno Cozzi - RSU Provincia di Teramo ma anche un cittadino di questo paese
I dipendenti pubblici in esubero dovrebbero andare in cassa integrazione e poi in mobilità come i dipendenti privati. Basta con i privilegi!!!!
x Anonimo ore 13:01 "In queste settimane di "protesta (tranne il dì di festa del 19 dicembre ovvio) non siete stati in grado di elencare uno e dico un servizio che solo e soltanto voi dipendenti provinciali potete garantire alla collettività" - Intanto cominciamo con il dire che per "protesta" come la chiama lei, più di quel che si è fatto fino ad ora non si poteva fare, sia per questione legali (vedasi interruzione di pubblico servizio - vedasi dover dichiarare per tempo lo stato di agistazione). Il 19 Dicembre non si è fatto nulla semplicemente perchè per le motivazioni di cui sopra NON si poteva fare nulla, inclusa l'occupazione della sede. Si è preferito la sera prima ritardare di un paio di ore la riunione dei sindaci per poter valutare con loro e con il presidente una linea civile di azione che potesse servire a tutti. Le assicuro che se si volesse ricorrere ad una protesta che abbia visibilità basterebbe interrompere (e ci sono estremi LEGALISSIMI per farlo senza che si incorra in alcun problema) diversi servizi, ma ne andrebbe a danno della collettività. Inclusa la chiusura di strade e scuole pubbliche. I servizi forniti dall'Ente non dobbiamo essere noi ad elencarli. Se lei non è al corrente di quanto svolge la Provincia, basta che studi un pò le leggi per capire. Molti non sono servizi diretti al cittadino, quindi invisibili ai più, ma di coordinamento e cooperazione con le altre entità territoriali. Ma sono li e non li abbiamo decisi noi, ma leggi dello Stato (vedasi anche dalle Regioni). Ora Sig. Anonimo, quel che deve capire è che molti dei servizi da lei elencati non erano nelle iniziali attività dell'Ente, ma nell'arco degli anni nell'ordine di una riorganizzazione generale della macchina pubblica, lo Stato o le Regioni per quanto di competenza ce li hanno girati, alcuni con le risorse, altri senza risorse (per capirci, alcuni dando i soldi all'ente per eseguirli, altri a costo puro sul bilancio dell'Ente) A distanza di anni da tali operazioni, lo stesso Stato che prima ci ha "scaricato" addosso tali servizi, ha iniziato a tirare la cinghia. Se non lo sa lo stato annualmente "gira" risorse verso tutti gli enti, semplicemente perchè le entrate locali non posso coprire i costi dei servizi. Tali risorse vengono chiamate "trasferimenti". Orbene, negli ultimi 5 anni circa, il taglio di tali trasferimenti è stato (a parità di servizi) talmente elevato da portare il bilancio della Provincia di Teramo dall'avere l'avanzo di amministrazione (per capirci come se fosse un'utile) all'avere un passivo di diversi milioni di euro. IL TUTTO NON PER COLPA DELL'ENTE, ma per colpa di tagli continui ed indiscriminati FREGANDOSENE altamente dei servizi lasciati in capo all'Ente stesso. "dove le province sono state virtuose...sono apprezzate e difese...e una soluzione la stanno trovando." Questo è quel che crede lei, non c'è differenza tra Enti virtuosi oppure NO, la legge è legge, il taglio del 50% della spesa del personale va applicato punto e basta, senza se e senza ma, avanzo di amministrazione oppure disavanzo, non c'è scusa che tenga. Legga i decreti e poi mi saprà ridire, vox populi è spesso senza cognizione di causa. La legge è nero su bianco e va applicata. Non a caso TUTTE le regioni stanno facendo resistenza a tale riforma e tagli, semplicemente perchè la legge Del Rio inizlamente prevedeva spostamento di servizi e risorse, a Dicembre il governo ha introdotto il TAGLIO delle risorse, praticamente i servizi traslano SENZA SOLDI e contemporaneamente tagliano il 50% della spesa del personale. Questo vale per tutte le Regioni, salvo alcune a stato speciale se non erro. "Per anni hanno difeso privilegi anche a danno dei precari storici...ora la nemesi" Il presidente D'agostino (se ricordo bene le tempistiche) aveva la possibilità di stabilizzare i precari, basandosi su legge dello stato. Ha preferito fare altro.. Ricordi che tali scelte NON dipendono dai dipendenti, ma sono volontà politiche, come tante altre cose, quindi deve andare a prendersela con i politici di turno nel momemento dei fatti. I sindacati in queste cose hanno solo potere consultivo, l'ente li può o deve, a seconda consultare, ma il loro parere non è vincolante. In poche parole la Politica fa quel che gli pare. "i dipendenti pubblici non saranno mai uguali a quelli privati..." E' vero. Se fossimo una ditta privata, una volta messi alla porta, avremmo 4 anni di cassa integrazione. Siccome siamo dipendenti pubblici ne abbiamo solo 2 di anni. (parlo della mobilità) Purtroppo i dipendenti pubblici sono odiati e basta, una minoranza che ha comportamenti non professionali purtroppo inficia l'immagine degli altri che volgono il loro lavoro in modo professionale. AGGIUNGO e leggete bene. Non c'è di fatto, allo stato attuale, possibilità di ricollocamento (e qui sarebbe lunghissima da spiegare) e il Governo lo sa perfettamente, come anche la Funzione Pubblica che addiritture NON HA IDEA nemmeno di quali siano le disponibilità sul territorio, perchè NON HA OBBLIGATO GLI ENTI A fornire le disponibilità. Il futuro licenziamento in massa di 15.000/20.000 persone in tutta italia, non è che l'inizio. Dopo di noi (e basta leggere sui siti istituzionali) cadranno le Camere di Commercio, le Prefetture, le Agenzia delle Entrate ecc. Non ultime verranno accorpate le Regioni, con relativi tagli di organici e di bilancio. Le stesse che ora dovrebbero prendere i servizi di loro competenza dei nostri enti Questo è per farvi capire quanto siano criminali, disorganizzati, scellereti e senza una visione nel lungo periodo i decreti che stanno partorendo da Roma. Un macello senza precedenti che avrà ripercussioni devastanti sui territori e sull'economia degli stessi. Detto questo, nei limiti di quanto possibile, spero di aver chiarito qualche punto. Aggiungo: Dal primo di gennaio 2015 i dipendenti della Provincia di Teramo, sono VOLONTARIAMENTE a stipendio base da contratto nazionale, senza accessori di nessun tipo previsti PER LEGGE DELLO STATO. Questo significa che si sono tanti dipendenti che hanno responsabilità civili e penali sul loro operato senza averne una contropartita economica COME PREVISTO PER LEGGE. Ma continuano fare il loro lavoro.... Dal 2009 non ci sono stati aumenti di nessun tipo sugli stipendi per volontà dello stato che contemporaneamente ha aumentato i prelievi fiscali sugli stipendi mediante aumento delle "gabelle" locali. Liberi di odiarci, non possiamo farci nulla.... se non svolgere il nostro lavoro in modo professionale e corretto. Firmato Uno dei prossibili 15.000/20.000 licenziati dallo stato (dopo 31 anni di servizio) nel silenzio più assoluto di tutto e tutti.
Quale ghiotta occasione per nuovi e stimolanti eventi! Avanti con "aperilibo" o anche con a "aperidelfico"!
In quale altra parte del mondo i dipendenti pubblici hanno le stesse condizioni e rischi dei dipendenti privati? il dipendente pubblico non può essere soggetto agli interessi del primo cretino politico incompetente, che lo vorrebbe licenziare o spostare per sue incompetenze o per suoi interessi, per questo, pur avendo nella maggior parte, stipendi inferiori alla media europea e a parità di livello inferiori rispetto al privato, ha più garanzie una volta assunto. Tutto qui se poi si pensa che i dipendenti pubblici italiani sono peggiori dei dipendenti pubblici delle altre nazioni è un altro discorso ma bisognerebbe dimostrarlo con un po' di dati mentre è già dimostrato che la classe politica italiana è tra le peggiori europee, con privilegi inauditi, stipendi altissimi, immunità e dove addirittura si concentra una buona fetta di delinquenti. Attaccare senza motivo, generalizzando, i dipendenti pubblici è come sputare in aria o controvento... la meritocrazia in ambito pubblico è difficile migliorarla se non si migliora la classe politica... gli eletti o i candidati affinché siano come il significato della parola presuppone candidi e non delinquenti.