Non ho avuto il coraggio di salutare le telespettatrici di Teleponte nell'ultima puntata della rubrica Carta Canta.
I telespettatori non mi sono mai interessati.
Scherzo, ovviamente.
Carta Canta è nata solo per il volere dell'editore di Teleponte, Aldo Di Francesco, che è riuscito con costanza e affetto a convincermi a metterci la faccia oltre che la firma.
I limiti del mio autismo mascherato sono stati evidenti in tutte le oltre duecento puntate del programma per uno strumento, quello televisivo, che non mi appartiene per complessità e differenza.
Tornerò a scrivere a tempo pieno per I Due Punti e per gli amici dei Blog italiani.
Affronteremo insieme il processo Tercas e tante altre inchieste.
Vorrei ringraziare, oltre all'editore Aldo Di Francesco, la pazienza e la professionalità del Direttore Roberto Almonti, che non mi ha mai censurato ma semplicemente guidato verso la giusta opera.
Il confronto corretto come anima di informazione.
Il mio pensiero è per la redazione giornalistica di Teleponte dalla quale ho compreso senza purtroppo apprendere completamente, giorno dopo giorno, il mestiere della quotidianità e della professionalità.
Poi, i miei preferiti, per stima, lavoro, umanità, costume, ironia, i registi di Teleponte, quei tecnici che hanno sopportato le mie bizze da divo, i capelli non stavano mai in ordine e il mio essere un pò troppo invadente.
Potrebbero distruggermi con i fuori onda per cui sarò servitore di caffè a vita.
A loro come questo mondo dorato che somiglia a un servizio pubblico va il mio abbraccio da blogger per un'esperienza che mi aiuterà a costruire un altro pezzo della mia strada...
Vi lascio con una citazione del mio amico Luca Maggitti " Io ho tanti amici, il mio giornale nessuno".
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