Ivan Di Cesare parte sfavorito nella corsa per la presidenza della Ruzzo Reti.
Non ha due condanne penali in primo grado come Carlo Ciapanna.
Non è stato presidente dimissionario della Ruzzo reti come Vittorio Scuteri.
Non è stato complice in passato degli oltre 70 milioni di euro di debiti della società in House di via Nicola Dati.
Il suo nome è stata fatto dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e digerito dall'Ass. regionale Paolo Gatti.
Si dichiara di sinistra.
Comunista.
Un ossimoro essere di sinistra e prendere gli incarichi dal centro destra?
No, guardando i riflessi del centro sinistra e gli uomini del centro destra.
Di Cesare è un commercialista.
Direttore di Eventi Italia, che si occupa prevalentemente di progetti e formazione.
Un calderone di professionalità e professonisti, che ha visto in passato, la comparsata del clan di alcune mogli di politici.
La moglie del sindaco Brucchi e la moglie del senatore Paolo Tancredi.
Solo breve apparizioni. Questioni di ore di docenza o di piccoli progetti o di altri consigli.
L'ultimo veto spetta al senatore Tancredi, che continua a difendere come migliore delle scelte possibili il presidente Carlo Ciapanna.
Una questione di coerenza, stile ed eleganza.
In fondo la storia si ripete con l'altro pezzo forte della scuderia Tancredi, il presidente mezzo dimissionario dell'Ater, Marco Pierangeli.
Caro Di Cesare, revisore dei conti della Te.Am, al Comune di Montorio, Castellalto, Giulianova e altri comuni, incaricato dall'Amministrazione Brucchi di redigere lo statuto della Farmacia comunale, uno...due e trino...PD più PDL...dicevo caro Di Cesare...io mi aspettavo il famoso manager o super manager in quota Tancredi-Chiodi ex Alitalia, comunque, dicevo, il nostro mare è inquinato, i nostri fiumi sono inquinati, le fontanine pubbliche di Alba Adriatica zona Bambinopoli sono state chiuse per il carico di batteri, ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2013/08/15/news/acqua-vietata-dalla-asl-nella-bambinopoli-di-alba-1.7584046 al Ruzzo non esiste la manutenzione delle condotte, gli imprenditori vengono pagati secondo il taglio del banco a note musicali, non vi è il fotovoltaico o il mini idroelettrico, ma soprattutto, il Ruzzo non si può permettere un altro presidente dimissionario.
Per favore, la politica teramana ha già il suo trota....i suoi salmoni....le sue facce da pesce lesso...non faccia anche lei...il passo del gambero o il pesce fuor d'acqua.
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Commenti
Caro anonimo nessuno ha messo in dubbio le qualità (eccellenti) professionali del dott. Di Cesare.
Abbiamo solo scritto dati e fatti di cronaca quotidiana.
Caro Luigi, lei è un critico, lettore molto attento e la ringrazio per i suoi punti di vista. Io sono per lundicesimo che le manca. Il mio.
Il mio è che il presidente del Ruzzo debbe essere necessariamente un manager, slegato completamente con la politicuccia e con una forte esperienza amministrativa e imprenditoriale.
Sono troppi i danni fatti dal nostro tessuto socio politico economico.
Ivan Di cesare è slegato dalla politica e dall'influenza della politica locale?
Le dispiace se un cronista abbia la libertà di esprimere un giudizio?
Esisite un momento in cui il limite si supera.
Il vostro interesse è illimitato.
Continuate vi prego perchè mi sto divertendo....