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Chi non voleva la mostra di Chiarini a Teramo?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Parlo sotto voce.
Alberto Chiarini  è uscito di casa.
Gli artisti non muoiono e non vivono attraverso le loro opere.
Gli artisti non muoiono perchè sono nell'aria... per questo si parla dell'ampio respiro dell'arte.
Gli artisti non muoiono perchè sono nella polvere.... per questo le loro impronte seguono il vento.
Gli artisti non muoiono perchè sono nella storia.... per questo il futuro è un semplice ritorno al passato. 
Alberto Chiarini era un maestro di bottega.

Non scriverò della sua amicizia con Montauti e il Pastore Bianco, del suo modo intimista di "fare una litografia" e del suo piacere di vedere " ...le distese verdi, fresche nei colori dell’erba e del cielo. Di scoprire che anche dalle cose peggiori, dalle cose più brutte, sporche, nasce il bello".

Marco Chiarini e Alberto Chiarini.
Il figlio che onora il padre con una mostra Antologica.
Teramo illusa ed offesa dalla propria politica, l'ass. Lucantoni non sapeva chi fosse Alberto Chiarini, l' ex Assessore Di Dalmazio aveva fatto altre promesse da marinaio elettorale, dal museo di Teramo, la direttrice Di Felice non voleva ospitare la mostra perchè il maestro era defunto da troppo poco tempo ( 25 anni non sono da catalogo cit Prof)....si è artisti solo se morti stagionati.
Trenta anni sei un mosto di pittore.
Cinquant'anni un vino cotto.
Sessant'anni un' aceto balsamico invecchiato di Modena.
La Di Felice decanta gli artisti dall'invecchiamento.

Si è vergognato anche il sindaco Brucchi che sta alla cultura come il gel per i capelli a noi stessi..come il calzino bianco di spugna a un mocassino di finta pelle...La mostra si farà alla Pinacoteca di Teramo nel mese di Dicembre.
Chiarini si scusa con la d.ssa Di Felice ma deve ultimare la sua ultima tela.
Non fece in tempo...muorì troppo presto.
E si sente....la sua mancanza. 

 

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Commenti

É importante che io sottolinei un dettaglio: la mostra antologica si fará a dicembre 2014 grazie all'intervento, come sempre risolutivo, del Sindaco Maurizio Brucchi e con lui dell'Assessore alucantoni che DA SUBITO hanno appoggiato e voluto fortemente che la mostra avesse luogo in Pinacoteca.
I musei teramani, per non far vedere nulla, fanno pagare tre euro a visita i ragazzi delle scuole medie. Le visite poi vanno ripetute più volte in un anno. La Procura indaghi e ci faccia capire chi costringe i docenti!
...i Musei come le Biblioteche, devono essere gratuite sempre. Sono contento che alla fine la mostra si farà, Chiarini lo merita......e quando viene Marco da me é sempre una festa..lui lo sa. ciao bruno
Sono felice per MArco e Gianni e la prof Mattu che alla fine, dopo anni di tentativi, sono riusciti a rendere omaggio a un artista di grande pregio che ha gettato il seme in un campo che sta portando ancora bei frutti. Il fine giustifica i mezzi, anche in arte.
La notizia mi piace assai. Con Alberto abbiamo mosso i primi "passi pittorici" quando, alla fine degli anni cinquanta insieme a Sandro Melarangelo, Piero Marcattili, Diego Esposito, Romolo Bosi e tanti altri, oltre ad impegnarci seriamente nella pittura, all'ombra dei nostri grandi Maestri GIovanni Melarangelo e Guido Montauti, eravamo convinti di riuscire a stemperare e rendere meno soporifero il clima che mi dicono anche oggi incombe sulla città, nonostante i tentativi encomiabili di ". Teramo Nostra" è di pochi isolati combattenti. Di Alberto ho sempre apprezzato oltre l'indubbio talento,la sua voglia di sperimentare, di rinnovare la sua tecnica, di metterla in discussione. Io ho preso un' altra strada ma nel mio studio conservo una mattonella di Alberto che in maniera ariosa "rivisita", in chiave ironica e allo stesso tempo sarcastica la ceramica castellana che dopo l'exploit dei Mattucci, dei Visani e di altri Maestri purtroppo "importati" , ha subito una pesante penalizzazione. Un plauso assolutamente caloroso a tutti quelli che si stanno impegnando e un "in bocca al lupo" per la perfetta la riuscita dell'evento . Non posso esimermi dal congratularmi e di far giungere i miei complimenti a Giancarlo Falconi (che purtroppo non conosco) autore dell'articolo, che a mio avviso e'riuscito in poche righe a descrivere le nefandezze dei cosiddetti politici che ci governano assolutamente disinteressati alla cultura, del tutto disinformati, tesi soltanto a soddisfare le proprie esigenze di rassicurazione e di prestigio, del tutto inadeguati nei loro maldestri tentativi di imitare i loro predecessori democristiani altrettanto nefandi ma di tutt'altro spessore .
Gentile Marco, nel novembre 1983 ho avuto il piacere di incontrare e l'onore di approfondire la conoscenza con il compianto Alberto Chiarini e spontaneamente ne sono rimasto tanto affascinato da chiederGli una sintesi pittorica che "parlasse" della mia professione. Così è nata l'idea di realizzare la litografia, a tiratura limitata a trenta unità da Voi esposta nella Mostra Antologica, che raffigura una finestra aperta con vaso di fiori e un calorifero. Il pavimento riproduce esattamente quello della mia sala da pranzo. Sono orgoglioso nel poter affermare che quell'opera l'ho vista realizzare de visu. Io ho avuto il privilegio di donare l'opera a 27 professionisti e imprenditori a me cari. Stamane, guardando il video relativo all'intervista da Lei rilasciata, mi sono commosso nel ritrovare i Suoi tratti somatici in quelli del caro Alberto e ho voluto rivedere anche il filmato dell'intervista rilasciata dal Maestro nel 1985 in occasione della mostra tenuta presso lo Svarietto di Carlo Marconi. Cordialmente. Gaspare Grelli