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Abruzzo-Teramo: Non ci sono i soldi per il trasporto disabili

di Giancarlo Falconi
1 minuto

I disabili sono un peso della società.
Sono dei privilegiati.
Pretendono i diritti essenziali.
Pretendono di avere i marciapiedi liberi dalle auto.
Pretendono di avere il posto macchina.
Pretendono anche di essere trasportati a scuola come se lo studio fosse un diritto in Italia.
Per fortuna che a Teramo, in Abruzzo, ci sarà un netto e inesorabile giro di vite.
Si gioca a rimpiattino e di competenze in competenze, il Presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, in punta di diritto, ha comunicato al Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che dal prossimo anno il trasporto degli studenti disabili sarà di responsabilità economica comunale.
In fondo gli obblighi sarebbero chiari dal primo Gennaio 2015.
Una cifra annua che gira intorno al mezzo milione di euro per il comune di Teramo e alla cifra tonda, un milione di euro per la Provincia di Teramo.
Questi disabili...che pretendono di essere ricordati dalla Costituzione, dalle attribuzioni, dalla legge e dalle riforme.
Presuntuosi e pretestuosi.

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Commenti

Invito il sindaco, il comandante dei VU e quanti vogliono fare un'esperienza diversa, a percorrere i ns marciapiedi con una carrozzina x capire l'ignoranza e la maleducazione che regna in città e quando ti giri x cercare giustizia.... "provare per credere"!
Renzo Di Sabatino ha ragione. Ha ragione nel merito, in diritto, politicamente e quant’altro. Questa è la conseguenza – una delle conseguenze – dell’abolizione (oltretutto parziale) delle provincie voluta da Renzi, in astratto giusta ma alla quale si è giunti in maniera affrettata, confusa e inefficace solo per ottenere quel facile, immediato consenso popolare tanto caro al nostro Presidente del Consiglio (come gli 80 euro d’altronde, una “mancetta” che di fatto a nulla è servita per risollevare le sorti economiche dell’Italia). La “patata bollente” quindi passa a Brucchi, che tuttavia – è bene che si sappia sin d’ora – le risorse necessarie per garantire un così importante servizio, socialmente parlando forse il più importante, non riuscirà a trovarle anche se dovesse effettuare tagli a tutte le spese possibili, compresi quelli più demagogicamente pretesi dalla presunta (perché in realtà inesistente) opposizione in consiglio comunale. Ergo se davvero il trasporto dei disabili dovesse venir meno, ancora una volta si sprecheranno gli improperi nei confronti di chi amministra Teramo dimenticando – non si capisce perché – che giuste critiche andrebbero rivolte anche e soprattutto alla nostra Regione (soggetto certamente obbligato a risolvere tale problema... come mai di ciò non se ne tiene conto?). Ma se qualcuno pensa che questa mia considerazione rappresenti un tentativo per difendere Brucchi spostando il tiro su D’Alfonso, si sbaglia di grosso. Premetto innanzitutto che ovviamente Brucchi dovrà fare la sua parte, ma a conferma che la mia opinione non è finalizzata a “crocifiggere” a priori D’Alfonso voglio ribadire un concetto che ho già espresso in un mio commento ad un articolo qui apparso non tanto tempo fa, che denunciava i disagi di una signora disabile causati dal non funzionamento dell’ascensore in una palazzina ATER e che quindi sicuramente è pertinente anche in questo caso. L’intervento della Regione Abruzzo per evitare che si verifichi un così ignobile disservizio – intervento evidentemente imprescindibile visto che né la Provincia né il Comune hanno i fondi necessari – è subordinato alle capacità che i consiglieri regionali teramani TUTTI INSIEME (cioè sia di maggioranza che di opposizione) avranno, di sensibilizzare la Giunta capitanata da D’Alfonso. Siffatti intenti vanno perseguiti a prescindere dagli schieramenti perché qui non si tratta di scelte politiche, bensì di moralità, direi più appropriatamente di umanità, che mai come in questa occasione chi abbiamo votato deve dimostrare di avere, sia esso di centrosinistra o di centrodestra (o del M5S, lo sottolineo marcatamente perché sti diavolo di grillini in Regione non stanno facendo un emerito cazzo). Per cui se l’anno prossimo il trasporto dei disabili teramani non sarà garantito, ogni consigliere regionale eletto nel Collegio di Teramo dovrà fare i conti con la propria coscienza prima ancora che con gli elettori.