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Teramo: Quella grande Quercia sta morendo...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Bruno De Ruvo e Pasquale Di Ferdinando oltre a essere due amici sono anche due persone che rispettano l'ambiente e da sempre cercano di ricordare che tutto è in prestito.
Una questione di valori e di educazione alla vita.
Per la vita di tutti.
Quella grande quaercia sta morendo.
Il grido di allarme.
Ci scrive De Ruvo " .... credo che possa interessarti il destino della quercia che é sullo stradone all'inizio di via Flaviani.
La stiamo seguendo da tempo, una meravigliosa maestosità, ma l'altro giorno abbiamo notato una formazione fungina preoccupante per la salute della pianta.
Abbiamo raccolto e repertato il campione che adesso sarà sottoposto a studio microscopico per accertarne la specie ed eventualmente intervenire per cercare di sanarla.
Aspettiamo il verdetto, tieni conto che c'è di mezzo Annarosa Bernicchia, esperta internazionale di Aphyllophorales (i funghi e le croste del legno) che già si è espressa negativamente sulla sorte dell'albero.


Che cosa ha risposto la Prof.ssa Annarosa Bernicchia dell'Università di Bologna, esperta internazionale di Aohyllophorales?
"Bruno mi dispiace ma come ti avevo già detto, Inonotus dryadeus é una di quelle specie fungine che non perdona.
Dovrai segnalare la sua presenza alle persone competenti. Dovrebbe essere presente in Comune un Ufficio per il Verde Pubblico ma se non c'é dovrai informare il Funzionario che sovrintende alla sicurezza.
Dovranno fare delle prove di stabilità per vedere quanta parte del tessuto legnoso é stato invaso dal parassita e, in base a questi risultati, decidere se può essere mantenuta o se é necessario abbatterla.
Mi dispiace per la bellissima pianta ma......anche le piante vanno soggette a malattie".

Provate ad abbracciare un albero.
Provateci e sentirete la vita.
Teramo ha bisogno di un piano del verde e di quella coscienza ambientale che diventa coscienza umana.
Il lungo fiume, il boschetto di viale Cavour presentano lo stesso scenario.
Piante soffocate dall'edera che ne limita la resistenza meccanica.
I Platani di viale Bovio sono malati da tempo e insistono come pericolo per la sicurezza.
Aspettiamo...l'evitabile.

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Commenti

Grazie molte Giancarlo, adesso speriamo che chi di dovere intervenga per tranquillizzarci sulla stabilità della pianta stessa, speriamo di potercela godere ancora per diversi anni ed imparare a salutarla quando passeremo lì davanti....scopriremo un modo di vedere le cose diverso dal solito corri corri quotidiano. ciao bruno
Memoria storica e senso di riappacificazione con l'ambiente che ci circonda, ecco cosa sono gli alberi! Una sola cosa non capisco: esistono tecnici qualificati esperti in alberature, avete provato a contattare l'Ordine degli Agronomi e Forestali? Un caro saluto ai cittadini attenti come Bruno e Pasquale. Buona giornata
"un ufficio per il verde pubblico "??? magari Prof.ssa Bernicchia...... Teramo e' una citta' abbandonata ai rifiuti,ai cani randagi(povere bestie),alla sporcizia,all'inefiicienza totale" di coloro "che dovrebbero spendere i nostri TRIBUTI per erogare servizi!! Ieri e' arrivata la TASI,a proposito di tributi, e vorrei capire come useranno i miei soldi e tutti i soldi dei cittadini teramani!!
Tempo fa (10/12 anni) presentai un progetto di piano del verde urbano all amministrazione integrato in un distema gis con individuazione delle singole alberature in cui si riporrava una scheda tecnica delli stato manutentivo e di salute. Voi avete visto qualcosa????
Bellissima "Cerqua", adesso il simbolo della ci-viltà moderna, imprigionata in un mare di asfalto e cemento immobili e ancora resiste maestosa, iniziando a camminare sul marciapiede limitrofo. Cosa aspettarci? Il nulla, non importa niente a nessuno poichè tutto questo non genera profitto o affare, quindi risulta essere insignificante. Grande Pasquale, sì furt! :) P.S.: A Teramo non c'è più nemmeno il comune....altro che ufficio "verde", con il dovuto rispetto, basti vedere l'abusivismo assoluto della Te.Am. per capire quanto stiamo avanti in tema ambientale!!! Saluti
Ricordo quell'albero, grande e maestoso, praticamente da quando sono nato… Abitavo a Villa Mosca e praticamente ogni giorno passavo davanti alla "mia" quercia, e l'ho sempre vista immensa… purtroppo anche gli alberi hanno un ciclo di vita, e come tutti gli esseri viventi nascono, vivono, e muoiono, e spesso si ammalano, per cause naturali e, sempre più spesso, per la stupidità dell'uomo… forse la grande quercia seguirà il destino di altri esemplari altrettanto spettacolari che sono stati tagliati per far posto a case, parcheggi e cemento (ricordo la zona dove ora c'è il CONAD, a Villa Mosca, con splendide querce dove, d'estate, cantavano le cicale…). E' il progresso? Credo di no… gli alberi sono la vita, e se li eliminiamo senza sostituirli, anzi, se non riempiamo la città di chiome verdi, curandole e amandole come esseri viventi, saremo destinati all'estinzione… e forse, per la terra, sarà meglio così…
..........vogliamo parlare del totale abbandono dei viali cavour e bovio in quanto a potature e manutenzione alberi?? Aspettiamo che si sradichino e speriamo che non uccidano qualche malcapitato !!

Ed ora togliete la copertina dall'olimo di piazza Martiri ... chi sa cosa si sarà sviluppato lì sotto dopo anni !