Tortoreto, 10 febbraio – «Non possiamo fidarci del sindaco Generoso Monti così come dei suoi compagni d’avventura Antonio Di Giovanni, Renato Chicchirchì e Luigi Ripani, e tantomeno dell’assessore provinciale Francesco Marconi: sulla discarica hanno cambiato idea troppe volte e la loro cronica incoerenza non ci garantisce nulla sul futuro della qualità della vita di Tortoreto e sull’impatto della discarica sotto la loro gestione». Lo affermano il segretario del Pd di Tortoreto, Mauro Di Bonaventura, e i consiglieri comunali Rolando Papiri, Mauro Postuma, Nico Carusi, Innocenzo Taddeo e Sandro Porrea. «Non dimentichiamo la violenza degli attacchi di Monti e compagni contro l’idea della bonifica dell’ampliamento controllato della discarica» dicono gli esponenti del Pd, «quando quel progetto era perfettamente integrato in un’idea di città sostenibile concretizzata in 13 anni di Bandiere blu, nella certificazione ambientale, nello sviluppo della raccolta differenziata, nel rilancio del verde pubblico. Loro erano contro quel progetto e nessuno ci garantisce che quello che oggi promettono non si trasformi, nel giro di poco tempo, in una discarica incontrollata». Come se non bastasse, dicono i dirigenti del Pd, «Tortoreto sta diventando una discarica delle scelte del centrodestra: il presidente della Provincia Valter Catarra non vuole riaprire l’impianto della sua Notaresco, di cui è sindaco, e così scarica tutto su Tortoreto dove l’assessore all’ambiente Marconi si è mostrato pronto a sacrificare la sua comunità. La verità è che Chiodi e Catarra stanno spingendo l’Abruzzo e la provincia di Teramo nella piena emergenza rifiuti, e in assenza di un piano per uscire da tale emergenza il sacrificio dei tortoretani, e cioè subire 100 camion al giorno strabordanti di immondizia, non servirà a nulla. Tanto più che a gestirla saranno persone inaffidabili, pronte a cambiare idea e a trasformare questa discarica in chissà cosa».
FATE DEL BENE A TORTORETO DIMETTETEVI.
Mauro Di Bonaventura
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