Il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi si crederà Dio ma per i miracoli bisogna rivolgersi al Governatore Luciano D'Alfonso.
Arrivato in ritardo all'incontro sul destino delle biblioteche provinciali, si scusa e comincia a parlare di priorità.
In precedenza il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, per colmare l'attesa, aveva elencato le sue doglianze sulla mancanza di fondi, sui tagli, sulle inutilità e sulle impossibilità.
Secondo Di Sabatino la biblioteca, in quanto istituzione del territorio, dovrebbe essere regionalizzata per poi, però, delegarne la competenza alla Provincia con il compito di metterla in rete con le altre istituzioni culturali.
Il direttore della biblioteca Delfico, Luigi Ponziani, repentinamente mandato in quiescenza anticipata, con un intevento sentito e duro, ricordava agli ospiti istituzionali che da tre anni e quattro mesi aveva chiesto interventi concreti.
All'ex assessore Mauro Di Dalmazio saranno fischiate le orecchie, ma forse le cuffie gli hanno impedito di prendere coscienza di quanto non è riuscito a fare.
Sempre Ponziani ha sottolineato la necessità di trovare quasi due milioni di euro per il funzionamento della biblioteca, ha sollevato dubbi, da alpino, sui soldi destinati al raduno nazionale dell'Aquila delle penne nere, per esempio.
Il sindaco Maurizio Brucchi ha preso atto e condiviso della necessità di salvare la biblioteca ma ha trovato il tempo per evidenziare che chi viene in visita alla città si complimenta con lui per la pulizia delle strade, per le opportunità che offre, per gli ufo dell'Ipogeo ( aggiungiamo noi).
Nessun applauso.
Per il rettore D'Amico le biblioteche vanno collegate all'università per dare linfa vitale.
Poco importa alla fine.
E' arrivato il presidente della Regione che tra una magia e un miracolo ha annunciato che tra tre settimane la giunta regionale si riunirà a Teramo per deliberare lo stanziamento dei fondi necessari a mantenere in vita Teramo e Chieti, ma anche Pescara e L'Aquila.
Applausi della platea.
I soldi verranno scovati da capitoli di bilancio diversi, come quello riguardante proventi da attività idroelettriche.
Saremo rimasti senz'acqua alcuni giorni, avremo vissuto a lume di candela, ma adesso proprio il settore idroelettrico salverà la cultura.
Basta che al Corte dei Conti non faccia le pulci sui 450 milioni di disavanzo.
Chissà se i conti torneranno.
Oltre ai quasi due milioni per il personale serviranno i soldi per la struttura di via Delfico.
E c'è chi mette in evidenza che a Teramo 48 dipendenti per la biblioteca sono un'esagerazione in tempi di ristrettezze.
Ma questa è un'altra storia.
Alessandro Tiraboschi.
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Non credo che i conti siamo molto diversi da quanto riportato. Almeno a sentire il presidente D'Alfonso 450 milioni è il disavanzo regionale che verrà riportato in bilancio di previsione;48 sono i dipendenti delleprovince in carico alla biblioteca; 2.8 milioni di euro il costo del personale delle biblioteche abruzzesi e visto che Teramo e Chieti sono quelle che costano di più (detto dal Governatore) facile che ci si possa aggirare vicino al milione. Altrettanto gestione e manutenzione della struttura.
Vedremo i dati a incrocio.
Intanto grazie a Dimitri.
Leggeremo Alessandro.