«Il silenzio è la terra nera e fertile, l’humus dell’essere, la melodia silenziosa sotto la luce solare. Su di essa cadono le parole. Tutte le parole. Le parole buone e le cattive».
Scriveva Josè Saramago, nel suo romanzo " Di questo mondo e degli altri".
Lo stesso silenzio e le stesse parole cadute... che mi hanno accompagnato di mattina all'alba tra i cespugli del nostro lungo fiume.
Gli invisibili dettati dalla luce.
Illuminati.
Il sole a calare decide di far issare le tende, il sole a salire ammaina una presenza ingombrante.
All'alba le tende vanno fatte sparire...al tramonto vanno montate.
Un campeggio.
La via di mezzo è la mattina quando tutto tace anzi sottace.
Quando l'acqua del Vezzola non sa di balsamo o shampoo.
Quando quelle ombre diventano uomini e donne che vagano in Città alla ricerca di un pò di cibo, una moneta, l'ennesimo rifiuto, un'occasione.
Rom senza camere.
Dormono su materassi improvvisati coperti da lontani ricami di lana.
Si lavano veloci e stendono i panni dall'altra parte della pista ciclabile.
Discreti e impalpabili.
Non è un articolo di morale o di etica, non è un articolo di razzismo, non è un articolo sulla fortuna di nascere in un posto invece che in un altro, in una famiglia che in un'altra, non è un articolo sulla capacità e sul valore dell'accoglienza, sono discorsi sociologici che lasciano intatta la polvere del tempo.
Templi storici.
C'è solo bisogno di attenzione da parte delle Istituzioni.
L'ufficio sociale per identificare la presenza di minori e salvaguardare la loro identità.
Le autorità per comprendere gli espedienti e il mestiere quotidiano.
Ascolto, considerazione, vigilanza e prevenzione.
Come vivono?
Come sopravvivono?
Regole e norme di vita....ci sono e valgono per tutti nello stesso modo?
Siamo in forte crisi economica e in allerta di caos sociale.
Ogni minimo cambiamento può far vibrare la scintilla.
Il Comune di Teramo continua a far finta di non sapere e vedere...
Paura?
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