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Thermal Imaging: si scrive termografia, si legge emozione

di Susanna Ciminà
8 minuti

A Chieti vive, cresce e si alimenta un’eccellenza.
A Chieti batte un cuore grande, il cuore del Laboratorio di immagini termografiche, diretto dal professor Arcangelo Merla.
Uno scienziato che ha saputo unire la ricerca scientifica alla sfera emotiva, ottenendo risultati universalmente riconosciuti.

L’Abruzzo è soprattutto questo: una terra fatta di uomini di grande cuore, di grande ingegno, che sanno valorizzare la loro arte in silenzio ed in silenzio sanno farsi spazio tra i grandi.
Ed è proprio nella piccola Chieti, presso l’istituto di tecnologie biomediche avanzate (ITAB), che l’Abruzzo della ricerca, si trasforma da crisalide a farfalla e che affaccia al mondo la sua eccellenza.

Un po’ di storia…

La termografia è una tecnica di analisi non distruttiva che si basa sull'acquisizione di immagini nell'infrarosso, con cui si può mappare graficamente la temperatura di tutti i corpi, solidi, liquidi e persino tessuti biologici. E’ interessante sapere che, tutti gli oggetti ad una temperatura superiore allo zero assoluto emettono radiazioni nel campo della radiazione infrarossa e, con la termografia è possibile visualizzare i valori assoluti di temperatura degli oggetti e le sue variazioni, indipendentemente dall’aspetto che assumono osservandole con l’occhio umano.

Grazie all’aiuto delle termocamere, i raffinatissimi strumenti utilizzati per acquisire e registrare la distribuzione termica e la sua variazione in tempo reale, è possibile rilevare le radiazioni dello spettro elettromagnetico, misurando l’intensità di radiazione infrarossa, per poi successivamente  ottenere un’immagine “colorata”, in cui ciascun colore comunica la temperatura che possiede il corpo in quel punto.
 Gli usi biomedici dell’imaging termico (termografia medica classica) furono intuiti già alla fine degli anni ’60, se anche con risultati così scarsi e contraddittori che questa tecnica fu abbandonata negli anni ‘80.

Infatti, la termografia classica era solo qualitativa ed era imprecisa circa la distribuzione cutanea, a causa di una serie, non trascurabile ,di motivazioni strettamente tecniche.
Tuttavia, con il declino della termografia classica, emersero nuove generazioni di imaging termico, se anche  prevalentemente focalizzate su applicazioni militari. Le termocamere, infatti, grazie ai microsensori speciali, erano e sono ancor più oggi, assai sensibili,  capaci di rilevare, nell’arco di millisecondi, temperature nell’ordine del centesimo di grado e del millesimo di millimetro.

Tutti aspetti, che chiaramente facevano gola all’industria bellica, che le utilizzava per rilevare i nascondigli dei nemici o l’eventuale presenza di ordigni.
Oggi, con l’imaging termico, grazie agli enormi progressi condotti dalla tecnologia si può applicare l’indagine termografica al campo della biomedicina ed è possibile studiare in modo quantitativo e funzionale le proprietà termiche del corpo umano e del nostro sistema di controllo termico.

La novità promossa dal Nostro Lab: la ricerca sociologica senza contatto.
Nel mondo scientifico, molti ricercatori che si sono trovati a fronteggiare lo studio di aspetti neurovascolari legati all’analisi delle interazioni sociali tra esseri umani, si sono spesso imbattuti nei limiti nei comuni metodi adottati nelle neuroscienze. Infatti, il più delle volte, tali studiosi, son dovuti ricorrere all’utilizzo di elettrodi o di altri strumenti di misura che presupponevano un contatto diretto con la pelle del paziente, cosa questa che inevitabilmente andava ad interferire con il comportamento spontaneo del soggetto esaminato e finiva, prevedibilmente, con il falsare la misura finale.

Una soluzione a questo problema è stata apportata dalla tecnologia del thermal imaging, condotta, appunto, presso l’ITAB di Chieti.
La grande forza di questa tecnica è proprio quella di realizzare una misura, definita passiva e senza contatto, tale cioè, che lo strumento di misura o termocamera, posta ad una certa distanza dall’oggetto dell’analisi, registri la radiazione infrarossa emessa dal soggetto, evitandone il contatto con lo stesso e facendo in modo che esso non sia soggetto a radiazioni di alcun tipo. Questo permette, ai ricercatori, di ottenere informazioni in tempo reale sulla distribuzione di temperatura del corpo e di consentire ad esso di continuare a muoversi spontaneamente.

Si scrive termografia, si legge emozione.
La termografia è emozione. Il thermal imaging, come più volte ripetuto, permette di registrare la radiazione termica emessa spontaneamente dal corpo umano. Le reazioni del corpo e della mente sono perciò pure, “ecologiche” come le definisce il Prof. Merla e sono intimamente legate alla sfera delle emozioni. In sostanza la sensazione di empatia, che spesso viene a generarsi tra due soggetti è legata ad un comune codice neurale di percezioni dell’uno nei confronti dell’altro, è perciò possibile, spiega Merla che l’empatia conduca i soggetti coinvolti, ad un diretta condivisione di cambiamenti nella fisiologia del corpo.

Una chiara sintesi del Prof. Merla: il thermal imaging, costituisce uno strumento eccellente per studiare i fondamenti neurobiologici delle interazioni sociali umane e la sua forza si erige sulla natura della misura  libera da ogni contatto con il soggetto da misurare”.

Chiaramente … questo articolo costituisce solo una polvere di stelle sui numerosi studi condotti dal Laboratorio del Prof. Merla, che copre una vastissima area di interesse che và dall’analisi del comportamento del soggetto al volante di un’auto, all’indagine sull’interfaccia uomo-computer, alle nuove frontiere innovative nelle applicazioni biomedicali, quali la ricerca nel campo urologico e della fertilità, dalla immunologia alla dermatologia, dalla neuropsicologia all’ortodonzia.

E poi ancora … screening dell’ipertermia scrotale (con risvolti sulla fertilità maschile) fino allo studio dell’empatia madre-figlio nella condivisione degli stati emotivi… impossibile dimenticare la termografia mammaria che ricopre, un ruolo importante nella diagnosi del tumore della mammella. E’ fondamentale sottolineare che ad oggi, la termografia non costituisce una tecnica di diagnosi che può sostituirsi alla medicina è solo un importante supporto di indagine, con un grande potenziale futuribile!!

E’ necessario, inoltre ribadire che il metodo termografico trova attualmente, applicazione in svariati settori: dalla siderurgia all’ edilizia, dalla veterinaria all’ industria chimica, dai beni culturali all’aeronautica, dall’automotive alla protezione dell'ambiente.
…. ma di questo potrete avere saggio nel video proposto, che dimostra come… alle volte, sensazionali poteri cosmici sono racchiusi…in un minuscolo spazio vitale….

...Onore al laboratorio di immagini termografiche dell’Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara, esaltazione dell’emozione…espressione dell’Abruzzo nel mondo...per il mistero dell'amore bisogna ripassare e i dubbi di Keats superano ancora e per fortuna il tempo della scienza "

Dici di amarmi, ma con un sorriso freddo come un'alba di settembre. Mi sorridi, lo vedo, ma il tuo sorriso non mi scalda. Dici di volermi bene, ma il tuo bene non mi abbraccia. Invece questo vorrei da te, un'amore da poter infilare come un morbido, carezzevole, soffice maglione di lana. Ne sei capace!?... Oh, amami davvero!

      Video:

http://ateneotv.unich.it/udaruslink.php?video=956


Reference
[ www.unich.it; http://www.dni.unich.it; www.flir.com; lis of publications of Arcangelo Merla; Università degli studi di Chieti Pescara]
 

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Rispondo al tuo articolo, come sempre interessante, completo ed esaustivo, con le parole di Pessoa: "La campagna è dove non siamo. Là, soltanto là, c'è vera ombra e veri alberi. La vita è l'esaltazione tra un'esclamazione e un interrogarsi. Nel dubbio, c'è un punto finale" . Condivido. Meglio il dubbio. Specialmente nella sfera dei sentimenti. Lascia aperto il campo all'illusione e al sogno. Naturalmente..onore alla ricerca e a chi ad essa si dedica con dedizione e impegno. E, con un sano campanilismo, onore all' Abruzzo, restituito finalmente alla considerazione che credo meriti. Brava Susanna, anche per questo!!
Brava Susanna, articolo molto interessante per i medici e per gli innamorati come te ma io la userei sull'analisi dei pannelli fotovoltaici per individuare le celle che si surriscaldano e che abbassano i rendimenti dei pannelli fotovoltaici!!! Viva l'Amore e viva la scienza un abbraccio dal tuo Amico Inventore folle di Energie Rinnovabili
E' bello sapere che in questo disgraziato paese fatto di furbi di vario spessore c'è ancora gente che con il proprio lavoro alimenta la sperenza per un futuro migliore. E' auspicabile che l'autrice di questo articolo che conosco abbastanza bene, faccia conoscersi per le sue enormi potenzialità che sono nella testa di questo ingegnere
Onestamente non avrei mai pensato che una tecnologia del genere potesse avere una potenzialità così grande, ma del resto la ricerca stupisce sempre!!. Forse un giorno su qualsiasi veicolo ci saranno termocamere che monitoreranno le condizioni del guidatore, le troveremo negli edifici per controllare il comfort termico e poi negli ospedali per gli usi più svariati, sembra quasi fantascienza ahahah....magari si può pure fare un'opera d'arte? Un film che riprenda la "temperatura e le emozioni" delle persone nelle più disparate occasioni...davvero interessante questa termografia!!
Susanna, hai saputo cogliere e raccontare da un mezzo diagnostico, sempre "grigio" l'aspetto più fantasioso: quello che si rivolge allo studio delle emozioni rendendo lo stesso più amabile, questo ti permette anche di mettere giustamente in luce, il centro di eccellenza di Chieti, diretto dal Prof. Merla. Per quanto riguarda l'appello dell' "innamorato" Keats nella citazione in chiusura, mi dispiace dovergli dire che potrà difficilmente suscitare amore nell' amata "fredda", al massimo benevolenza.
Susanna testimone di una Italia che non soccombe alla crisi, di germogli che crescono sotto la neve ad annunciare la primavera. La termografia è una tecnica di analisi avanzata che promette e già realizza grandi cose. Spero che il centro abruzzese guidato dal professor Merla possa essere faro e baluardo di una più estesa ricerca a livello nazionale. Viva l'Italia!
Mi associo al commento di Magda! attraente l'invenzione ma più attraente l'amore percepito coi sistemi tradizionali dove la chimica epidermica ti porta a vivere un'ebrezza magica! Aggiungo che mi fa enorme piacere capire che una terra come l'Abruzzo, che ho avuto il piacere di frequentare per qualche anno e non sempre in circostanze che racconterei come storie di successo, si fregi di persone di tale spessore professionale e con tanta passione per la ricerca. Una terra che contribuisce a ricostruire la forza della nostra povera nazione, forza fatta di creatività e cuore. Complimenti anche a chi scrive perché trasmette emozione mentre usa la penna non trascurando la chiarezza! A kind of magic!
Complimenti al Prof. Merla ed ai suoi valenti collaboratori che con professionalità, entusiasmo e serietà, danno lustro alla nostra amata terra. Lo studio in campo scientifico è un'esperienza fantastica, ma è necessario possedere una vera passione: sottende sacrifici per- sonali e familiari, straordinario impegno, pazienza, determina- zione e competenza. Auguro quindi grinta, energia e successo all'ITAB! Ringraziamo l'Ing. Ciminà che ha messo in luce questa eccellente e prestigiosa realtà, ricordandoci che la ricerca è anche emozione!
Articolo più che interessante. I Thermal Imaging sarà sempre più utilizzato nel ambito dell' edilizia (isolamento e detezione di ponti termici, ma anché come lo dice benissimo ludovico "inventore folle di energia rinovabile" sul analise dei fotovolaici (probabilmente per sapere l'inclino ottimale dei panelli). In un futuro prossimo, potremmo anche imaginare un applicazione sullo smart phone per trovare l'anima gemella no? A meditare... Vorrei candidarmi per fare il test del bacio! Lascio l'ipertermia scrotale per un altro (ludovico forse?) Communque ancora bravissimo per quest' articolo, comprensibile per un semplice francese mortale non scientifico come me!! La scienza aspettava Su, l'Abruzzo le ha dato!! À bientôt