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Teramo. Inizia a fare freddo. Senza tetto sceglie un tappetino d'ingresso come cuscino...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Questa foto non ha voce. Questa foto non ha voce ma solo forma. La forma dell'acqua che assume altre forme ma che rimane liquida, trasformista, immaginifica. Prendetela e proiettatela nelle grandi metropoli dove diventa banale, non sorprende, non indigna ma si quotidiana. Ecco il prezzo del nulla. L'androne di un condominio a viale Bovio di Teramo. La foto è stata scattata da un residente che andava a gettare l'immondizia. La testa sul tappetino d'ingresso e la polvere politica ben nascosta. Il resto è un'assonanza che si offende in una Città Capoluogo senza un centro di accoglienza notturna. Noi non siamo ancora così...

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Commenti

Dove sono gli amministratori comunali??
Continuano a dormire sonni tranquilli, loro!!

Angor ?!?
Viaaa! In 20 anni il cancro dell'immigrazione ha portato solo sporcizia e degrado nel nostro (ex) Belpaese!
Stanno cancellando la nostra cultura e quindi il nostro popolo!
Asviateve!!!
La classe politica non è solo complice ma soggetto altamente attivo di questa invasione.

E poi? Mi piacerebbe sapere il seguito: è stato mandato via perché indecoroso o potenzialmente pericoloso? È stato accolto dietro quella porta come essere umano? O è stato lasciato lì come uno straccio buono per lavare le coscienze? La povertà è colpevole, è minacciosa, è disgustosa, fa lasciare una monetina distogliendo lo sguardo. Qualcuno starà già pensando “perché non se lo porta a casa sua?”. L’ho fatto, lo rifarei, lo rifarò. Ma purtroppo non è la soluzione, sempre che a qualcuno importi qualcosa di trovarla.

Si prende il senza tetto e lo si rimanda a casa sua....

Eh, ma anche la Chiesa!! Non dovrebbe essere il suo compito principale?

Completamente d'accordo con Arturo.