Salta al contenuto principale
|

Scandalo in Abruzzo: 13 milioni di euro pubblici per spianare con le ruspe rarissimi habitat e specie d'alta quota

di Anonimo
3 minuti

Sei associazioni: 13 milioni di euro pubblici per spianare con le ruspe rarissimi habitat e specie d'alta quota, già messi a dura prova dai cambiamenti climatici.

Martedì in comitato VIA della Regione Abruzzo la discussione sul mega-progetto di piste ed impianti di risalita.

Le osservazioni tecniche contrarie inviate anche al Ministero dell'Ambiente e alla Commissione Europea. Tutto in contrasto con le direttive comunitarie sulla conservazione dell'ambiente.

Video https://www.youtube.com/watch?v=GrKewso1XTc&feature=youtu.be

"Sarebbe un vero e proprio scempio, con le ruspe che spianerebbero habitat e specie rarissimi, uccidendo esemplari di fauna protetta a livello comunitario e rovinando un paesaggio d'alta quota non ancora toccato dall'uomo" così le associazioni Salviamo l'Orso, LIPU, Appennino Ecosistema, Stazione Ornitologica Abruzzese, ALTURA e Gruppo naturalisti di Rosciolo sul mega-progetto da 13 milioni di euro per la realizzazione, con i fondi del Masterplan, di nuove piste da sci e impianti di risalita in località Campi della Magnola e Valle delle Lenzuola - Comune di Ovindoli (AQ), nel cuore del parco regionale del Sirente-Velino.

L'area è addirittura Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione speciale, tale è il valore della flora, della vegetazione e della fauna che vi sono insediate. Parliamo di decine di specie di piante d'alta quota, sempre più localizzate e minacciate dai cambiamenti climatici, visto che il riscaldamento globale restringe sempre di più i siti abruzzesi idonei per queste specie adattate a climi rigidi. Qui vivono l'orso, il lupo, l'aquila reale, il grifone, la vipera dell'Orsini. Poiché i lavori prevedono lo sbancamento totale delle aree destinate alle piste per ben 17 ettari, è facile prevedere l'uccisione diretta di esemplari di specie protette oltre che la distruzione completa e per sempre di tipologie vegetazionali protette a livello comunitario e censite per l'area. Una di queste è addirittura habitat prioritario per l'Unione Europea tale è la sua rarità e vulnerabilità!

È incredibile che una tale mole di risorse pubbliche sia spesa per alterare definitivamente un ambiente e un paesaggio intatto, in un'area protetta. È un vero contro-senso. Non si hanno risorse per bonificare discariche e fiumi, far funzionare le reti idriche decentemente, ma si finanzia il lavoro delle ruspe per depauperare la biodiversità abruzzese. Il tutto per l'industria della neve in piena epoca di cambiamenti climatici quando, a partire dalle Alpi, stanno da tempo diversificando l'offerta turistica puntando su forme più soft di uso del territorio.

Abbiamo depositato dettagliate osservazioni al progetto che fanno emergere in maniera incontrovertibile l'impatto inaudito di tali lavori su questi rari ambienti. Decine e decine di pagine che sono forse anche pleonastiche vista la tipologia dell'intervento previsto e l'inequivocabile impatto deleterio su questi ambienti così delicati. Facciamo quindi appello al Comitato VIA affinché bocci questo progetto senza appello. In caso contrario, nostro malgrado, dovremo chiedere l'intervento del Ministero dell'Ambiente e della Commissione Europea visto che quanto si vuole realizzare contrasta palesemente con gli obiettivi di conservazione imposti dalle normative comunitarie e addirittura delle stesse misure di conservazione per SIC e ZPS che l'Abruzzo si è dato nel 2016. In casi simili diversi Stati hanno già subito condanne da parte della Corte di Giustizia. È veramente sconfortante dover intervenire ancora nel 2019 per pretendere la tutela della biodiversità che tutti dicono a parole di sostenere. Invece, in un parco regionale si vogliono mandare le ruspe per sbancare tutto!

Salviamo l'Orso, LIPU, Appennino Ecosistema, Stazione Ornitologica Abruzzese, ALTURA e Gruppo naturalisti di Rosciolo.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Siamo alle solite.
Il bravo politico é colui capace di intercettare fondi comunitari da destinare a qualsiasi opera pubblica, necessaria o inutile, questo non è influente.
Lo sviluppo per queste menti eccelse della politica é solo spendere in lavori che per loro creano occupazione (per quanto essa importante) e fantomatiche ricadute in termini economici sui territori (in realtà non fanno altro che assoldare esperti mercenari che diano una ridicola credibilità alla bontà dell opera).
Il gioco si ripete, i politici seminano distruzione e noi cittadini poi raccogliamo miserie.
Vorrei porre una domanda all organo politico regionale che ha deliberato i progetti Masterplan: Avete la più pallida idea di cosa ha bisogno il nostro Abruzzo? Avete la più pallida idea di cosa si intende per vocazione turistica di un territorio?
So già la risposta.... Conoscete soltanto la logica perversa del potere a tutti i costi... Cambi di schieramento... Indifferenza sulle possibili conseguenze che le vostre stupide decisioni possono procurare ai nostri figli e alle generazioni future.
E i cittadini?
Dormono, mangiano, bevono e votano.

......... salviamo i politicanti! (il bancomat che fine ha fatto?) gli abruzzesi lo hanno votato per fare il senatore.

come vi si può aiutare a dare risalto alla vostra battaglia?

Venite ai prati....qui si scia....
W la natura incontaminata
W il ns Abruzzo

ma perche non fanno la famosa strada che da colledara tramite forca di valle porta ai prati di tivo cosi rivitalizzano la zona

Bravo MirKo. Parole sante.

Cavolate, l'intervento può essere realizzato come si fece sì Prati di Tivo, tagliando fette di terreno per effettuare i lavori e poi riposizionarlo dove era. I no a prescindere non servono. Vuoi fare turismo? Ok, deve fare strutture e infrastrutture altrimenti con cosa fai turismo? Mah!!!

Quest'anno per la prima volta a 51 anni ho avuto la fortuna di andare in Trentino e vi assicuro che è un altro mondo. Possibile che da quelle parti tutte queste associazioni salvatrici del pianeta permettono di valorizzare il bel paese?
Aggiungo che abbiamo incontrato caprioli a bordo pista e aquile che volteggiavano sopra le nostre teste e non mi sembravano stressati dalla presenza a di noi sciatori amanti della montagna forse più di molti salvatori del pianeta