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Pescara-Roma: Il dono del superstite Giampaolo Matrone all'ex prefetto Provolo alla viglia della sentenza della Cassazione su Rigopiano

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Io quella nevicata non l’ho dimenticata. E tu?”. Alla vigilia dell’ultimo atto della tormentata vicenda giudiziaria sulla catastrofe di Rigopiano, con l’udienza iniziata oggi, mercoledì 27 novembre 2024, in Cassazione, e la sentenza finale attesa per domani, Giampaolo Matrone, il pasticciere di Monterotondo (Roma), oggi quarant’anni, superstite “simbolo” del più grave disastro sulle nevi mai accaduto in Italia, ha voluto “omaggiare” con un dono speciale, con la sua consueta ironia mista di dolore, uno degli imputati del processo a sua volta più “significativi”, Francesco Provolo, prefetto di Pescara all’epoca dei fatti: il funzionario è stato condannato in secondo grado dalla Corte d’Appello dell’Aquila a due anni e otto mesi, con la sospensione condizionale della pena, ma non propriamente per i ritardi dei soccorsi bensì per falso ideologico e rifiuto d’atti d’ufficio.

Matrone, l’ultimo ad essere estratto vivo, ma con pesanti menomazioni, soprattutto agli arti, dal resort nel comune di Farindola, nel Pescarese, spazzato via, il 18 gennaio 2017, da una valanga sotto la quale sono morte 29 persone, tra cui sua moglie Valentina Cicioni, ha deciso di regalare a Provolo una copia del suo libroL’ultimo sopravvissuto, 62 ore sotto la neve, un disastro ancora senza colpevoli”, pubblicato da Newton Compton Editori e uscito da poco, il 20 settembre 2024. Un volume nel quale, in 180 densissime pagine, il superstite racconta quell’inferno, la disperazione, la speranza, ma anche la rabbia, per le gravi lacune nei soccorsi e per l’amaro esito dei processi sulle responsabilità di questa “catastrofe di Stato” che ha visto il coinvolgimento delle massime istituzioni territoriali, Regione Abruzzo, Provincia e Prefettura di Pescara appunto (è rimasta tristemente famosa la frase di una funzionaria prefettizia, “la mamma degli imbecilli è sempre incinta”, rivolta a chi aveva segnalato per primo che l’hotel era crollato sotto la slavina, una “bufala” a suo dire), nonché il Comune di Farindola, dato che la stessa struttura, collocata in una posizione ad altissimo rischio, era di fatto abusiva. Anni di udienze alla fine non hanno prodotto quasi nulla, le vittime e i loro familiari fin qui di giustizia ne hanno ricevuta ben poca dai contestati verdetti.

Ma Matrone, assistito e supportato fin dall’inizio da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, non si è limitato a inviare a Provolo il suo libro, lo ha anche accompagnato con una dedica su misura vergata nella pagina occhiello e che non ha bisogno di tanti commenti, il tutto immortalato in un video ad hoc: “Caro Provolo, al secolo prefetto di Rigopiano, vista la tua situazione delicata – scrive Matrone alludendo al processo – volevo tirarti su di morale con un regalo che spero di piaccia. E’ il mio libro su quella “nevicata”, io di certo non l’ho dimenticata… E tu?”.

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