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Teramo chiede una Cittadella della Giustizia...

di Anonimo
2 minuti

Una nuova e moderna Cittadella della Giustizia.

Prendo spunto dall’interessante, stimolante e illuminata sollecitazione del Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Avv. Lessiani, ripresa in modo molto positivo dal Presidente del Tribunale, Dott. Calvaresi, e dal Procuratore della Repubblica, Dott. Picardi, per ribadire quanto già proposto nel mio programma elettorale di candidato a Sindaco in ordine al fondamentale tema del sistema Giustizia sul quale si misura il grado di civiltà e di sviluppo di un territorio.

Infatti, non solo il Tribunale di Teramo, tra le poche realtà amministrative rimaste a Teramo, occupa un numero importante di personale (impiegati, tirocinanti universitari, soggetti ammessi a tirocini di inclusione da parte del Comune) e attira ogni giorno un rilevante numero di utenti ma è di tutta evidenza che il buon funzionamento del sistema giustizia è indispensabile per la percezione della sicurezza da parte della collettività, dell’attrattività e dello sviluppo economico e commerciale di Teramo e della provincia tutta.

Per questi motivi il Tribunale deve essere messo nelle condizioni logistiche e operative di offrire una risposta efficiente alle richieste di giustizia della nostra collettività e di rappresentare un luogo di naturale completamento e prosecuzione per l’offerta formativa della Facoltà di Giurisprudenza della Unite, altra eccellenza del nostro territorio.

In quest’ottica e con la stringente necessità di non svuotare ulteriormente il Centro Storico, propongo la creazione di una vera e propria moderna Cittadella della giustizia che, partendo dalla ristrutturazione e da una più funzionale distribuzione dei locali dell’attuale sede del Tribunale e dell’edificio che attualmente ospita il Consiglio dell’Ordine e parte degli uffici della Procura, utilizzi alcuni capannoni di proprietà comunale siti dietro al Santuario della Madonna delle Grazie per adibirli sia ad aule di udienza e a uffici di maggiore capienza rispetto a quelle esistenti, sia a sede dell’Ufficio Notifiche e degli Ufficiali Giudiziari, sia a un uso concordato tra Tribunale e Università al fine di favorire un approccio formativo pratico agli studenti di giurisprudenza, sia ad archivi, biblioteca e aule multimediali accessibili alla collettività e alle scuole.

Non c’è più tempo per attendere. I temi Tribunale e sistema giustizia, al pari di quello Ospedale e Sanità impongono soluzioni immediate e moderne. La Città di Teramo non può rimanere indietro su tutto e deve procedere in modo unito ad un immediato coinvolgimento degli altri Enti competenti.

Mi attiverò per sottoporre con urgenza la questione al Consiglio comunale anche al fine di predisporre un concreto studio di fattibilità in sinergia con tutti gli attori e gli operatori interessati.

Carlo Antonetti

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Commenti

Basta il tribunale che già c'è, vanno riaperti quelli chiusi, in primis quello di giulianova senza spendere soldi...altro che cittadella.

Peggio (quasi) del Ponte sullo Stretto.

Il tribunale di tramo sta per essere interessato da importanti lavori di messa in sicurezza. Prima di occuparci della cittadella della giustizia che è al di là di venire preoccupiamoci degli spazi ridotti che tra poco interesserrannogliuffici giudiziari con l aggiunta tra l altro dell area destinata dietro santuario ad una specie di teatro senza capire che tipo fi progetto ci sia.....dobbiamo essere realisti...il resto cari signori puo attendere

Bravo Carlo! Questo é il giusto modo di fare qualcosa di buono per la Città, per la collettività ecc..! Tutta quell' area di cui parli é ottima per lo scopo e per essere valorizzata. Ottima occasione per recepire i fondi pnrr. Con gli amministratori che abbiamo dubito che ciò possa realizzarsi, a meno che ci sia un pressing continuo da parte dell'opposizione. S. Berardo dacci una mano!

Sarebbe un' ottima idea una nuova e moderna Cittadella della Giustizia se fosse stato indicato Piano d'Accio come sito di realizzazione, al posto del nuovo Ospedale Civile che, ovviamente, riveduto e corretto, può restare, senza eccessivi problemi a Villa Mosca, quartiere ad antica e consolidata vocazione sanitaria. "Sconfessare" una delle più felici scelte fatte in questa città è francamente iniquo e irrispettoso nei confronti di chi ebbe la brillante idea di realizzare l'opera in questo sito, in collina e vicinissimo al centro storico, collocazione invidiata da altre città. Mentre fu improvvida, la decisione di costruire il nuovo Tribunale a ridosso del Santuario della Madonna delle Grazie che, una volta dismesso, in accordo con le istituzioni religiose potrebbe essere destinato, insieme agli altri uffici giudiziari, ad usi più appropriati, tali da "giustificare" la sua infelice collocazione.

Il mio commento inviato ieri ha bisogno della seguente nota integrativa: le preoccupazioni inerenti a un sempre più grave spopolamento del centro storico, assumono, a mio avviso, nel caso specifico, risvolti secondari poiché il cambio di destinazione d'uso del Tribunale - un vero e proprio cavolo a merenda - sarebbe un atto per così dire - di "giustizia riparativa". Lo stesso dicasi per gli uffici giudiziari ubicati nei suoi dintorni.