Qulcuno ci dovrà rispondere.
Qualcuno ci dovrà spiegare come la società della Città di Teramo si è permessa di avviare e formalizzare, una campagna di abbonamento senza avere in mano alcun contratto con il gestore dello stadio Bonolis.
Che cosa ci hanno venduto?
La Fontana di Trevi?
Rimaniamo umili. L'ipogeo di piazza Garibaldi?
Sono sei articoli che come detentori di un abbonamento da "sostenitore" ci vediamo costretti per la seconda giornata consecutiva a visitare il meraviglioso comune di Notaresco.
Non è una questione di soldi. Non avremmo fatto l'abbonamento da sostenitore ma di principio di legalità e non abbiamo chiesto alcun rimborso.
Non è una questione di soldi. Non avremmo fatto l'abbonamento da sostenitore ma Teramo, la storia del calcio teramano non può diventare una barzelletta.
La Società non risponde. Qualcuno ci dovrà chiarire l'ardimento.
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