Quando c’è in gioco il futuro del nostro territorio la politica, anche quando parte da posizioni diverse, deve “fare squadra” assumendo atti di responsabilità verso il proprio territorio
Abbiamo letto con grande attenzione le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo in merito al futuro del Liceo Delfico e seguiamo con attenzione la richiesta dello stato di emergenza formalizzata nella giornata di ieri dal Comune e dalla Provincia di Teramo.
Chiediamo però che, al di là da quelle che saranno le future scelte in merito allo storico edificio sito in piazza Dante, si proceda con determinazione a produrre tutte le perizie atte a formulare l’istanza di revoca del sequestro della scuola ed a tutelare gli interessi degli studenti, delle loro famiglie, dei commercianti del centro storico e dell’intero territorio teramano affinché siano ridotti al minimo i disagi per una comunità che, in queste settimane, deve fare i conti con gli ovvi disservizi legati allo spostamento di migliaia di ragazzi, alla ricerca di spazi idonei, alle lezioni pomeridiane ed ai conseguenti disagi nel trasporto pubblico scolastico per quanti si spostano dai vari angoli della nostra provincia.
Pur avendo idee politiche diverse su molti aspetti, in queste situazioni che riguardano gli interessi della nostra collettività riteniamo che la politica, quella con P maiuscola, debba assumere atti di responsabilità verso il proprio territorio; siamo quindi certi che le istituzioni che in questa situazione giocano un ruolo principale sapranno mettere al centro della propria azione amministrativa quei soggetti che stanno subendo i maggiori disagi da questa vicenda trovando le soluzioni più idonee per tutelare i nostri ragazzi e il futuro di una istituzione, il “Delfico” appunto, che tanti anni orsono ci ha visto tra i suoi banchi ed al quale siamo ovviamente legati a doppio filo.
A tal proposito, diciamo fin d’ora, e con molta chiarezza, che se l’edificio dovesse tornare libero, nelle more dei lavori di adeguamento già previsti, lo stesso dovrà necessariamente tornare nella piena disponibilità degli studenti e delle scuole; diversamente non si capirebbe il senso delle iniziative tese alla revoca del sequestro.
Allo stesso modo, l’appello che condividiamo, rivolto al Presidente della Provincia, è quello, condiviso non solo dal mondo della scuola ma da tutta la città, di evitare in ogni modo lo spostamento degli studenti fuori dal centro, trovando soluzioni alternative che peraltro sembrano essere agevolmente percorribili.
Paolo Gatti – Presidente V° Commissione (Sanità - Sicurezza sociale e del lavoro - Previdenza - Istruzione - Musei e Biblioteche - Beni culturali - Problemi gioventù - Sport - Pari opportunità)
Sandro Mariani – Presidente Commissione Vigilanza
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Commenti
Finalmente un discorso serio ancorato alla realta'!!
Qui Gatti ci cova
E quindi secondo i due cardinali teramani, D'Angelo quali interessi tutela? Quelli dei costruttori?
Una presa di posizione seria, responsabile di due politici che in passato avremmo definito di cavallo di razza con la speranza che ponga fine a quella miserabile passerella di politicanti in cerca di pubblicità.
D'ANGELO, D'ANGELO, Angelo mio, "a lo
parlare agi mesura".
Centro Destra & Centro Sinistra, eccezionalmente d'accordo, trafiggono la lingua di Camillo il Provinciale; è giunto, infatti, il momento di LIBERARE il Delfico, RESTITUIRLO agli studenti e
SALVARE il Commercio in Città .
Il buonsenso fa sempre bene alla Politica; parlare a vanvera provoca mal di gola!
Com'è triste Venezia
Aznavour
Priorità assoluta è la sicurezza dei ragazzi.
Se esistono dubbi sulla sicurezza del Delfico, è giusto bloccarne La fruizione da parte dei ragazzi,
Contemporaneamente e celermente adottare tutte le azioni necessarie per ulteriori accertamenti ed eventuali interventi consono a determinare una fruizione celere e sicura dei nostri Figli.
Siccome ho letto della risposta ai due consiglieri regionali da parte di un Presidente della provincia chiedo a d'angelo (voutamente scritto in piccolo) di destinare l'edificio della sede della Provincia in Via Milli agli alunni e personale del Delfico e trasferire gli uffici della Provincia (compreso il suo) nei Masp.